Nuovo risanamento di Cargo che si sovrappone a Railfit
Risparmiare a oltranza può costare caro
Nel primo semestre del 2017, Viaggiatori, Infrastruttura e Immobili hanno fatto registrare buoni risultati. FFS Cargo è invece incorsa in un disavanzo di 25 milioni di franchi e ha lanciato un «programma di risanamento» che andrà a sovrapporsi a «Railfit20/30» .
«Il personale continua a fare un lavoro eccellente, nonostante le condizioni sempre più difficili», commenta Manuel Avallone, vicepresidente SEV, «e le FFS dovrebbero avere tutto l’interesse che continui così. I programmi di aumento dell’efficienza non dovrebbero quindi compromettere le condizioni e la sicurezza sul lavoro, per esempio nelle cabine di comando, né minacciare la salute dei dipendenti. Riceviamo segnalazioni sempre più frequenti di problemi psichici e di casi di burn-out non solo presso i collaboratori più anziani, ma anche nei giovani. Il ritiro del personale dalle stazioni e dai treni, oltre che peggiorare il servizio, genera insicurezza nei clienti, che voltano le spalle al trasporto ferroviario».
Il segretario sindacale SEV e Consigliere nazionale Philipp Hadorn che segue FFS Cargo, aggiunge: «FFS Cargo soffre già oggi la carenza di personale e di materiale rotabile, che ha generato problemi nell’applicazione del nuovo sistema di trasporto dei carri completi. Mancava infatti ogni possibilità di riserva e non vi era quindi alcuna flessibilità. Risparmiare sino a tagliare prestazioni, in modo tale che si perdono clienti, può dare il via ad una spirale discendente, in contrasto con l’interesse generale ad incrementare i trasporti per ferrovia. Anche la politica deve rendersi conto che FFS Cargo non può raggiungere le cifre nere oltretutto se, alla concorrenza da dumping della strada, si aggiungono circostanze straordinarie sfavorevoli come il blocco della line a Rastatt».
Markus Fischer
FFS sotto pressione
Cifre positive per viaggiatori, infrastrutturae immobili, ma deficit per Cargo
Nel traffico viaggiatori l’utile semestrale è progredito da 29,9 a 59,8 milioni di franchi, in particolare grazie all’aumento di prezzi dello scorso dicembre e ai maggiori introiti del traffico internazionale. I viaggiatori sono aumentati dell’ 1,3%, le persone-chilometro dello 0,27%. La differenza è spiegabile con l’accorciamento delle tratte percorse anche a causa della nuova galleria di base. Nonostante i cantieri, in particolare nella Svizzera occidentale, puntualità, rispetto delle coincidenze e soddisfazione della clientela sono leggermente migliorati.
Anche Infrastruttura ha migliorato il proprio risultato da –75,5 a +15 milioni, comprimendo le proprie spese amministrative e aumentando l’efficienza. L’utile di Immobili è per contro calato da 173 a 127 milioni a causa della diminuzione delle vendite. Il gruppo ha quindi incrementato il proprio utile da 72 a 152 milioni, ma l’indebitamento gravato da interessi è lievemente aumentato dello 0,2% a 8,834 miliardi di franchi.
Railfit «efficace»
Le FFS indicano che il programma di efficienza Railfit20/30 ha permesso di contenere la crescita delle spese operative allo 0,5% e di ridurre di 242 unità l’effettivo di personale a 32875 dipendenti.
Permane però l’urgenza di ulteriori risparmi, data per esempio dal risultato di FFS Cargo o dai crescenti costi dopo la messa in esercizio della galleria di base del San Gottardo.
Il disavanzo di 25 milioni di Cargo deriverebbe da un calo nel traffico Export-/Import e di carri completi, dovuto alla progressiva deindustrializzazione e alla debolezza dell’Euro. A questi fattori, nella seconda metà dell’anno si aggiungeranno le conseguenze del blocco della linea in Germania. FFS Cargo non possiede ancora la flessibilità necessaria e ha costi strutturali ancora troppo elevati e processi altrettanto dispendiosi. È quindi stato varato un programma per risparmiare 80 milioni l’anno dal 2020 in poi.
Fi
Commenti
Martinez Jose Luis 29/09/2017 11:16:20
Et ils économisent combien Avec les rétrogradations ?