Tutela della salute

Una buona alimentazione è importante

Risparmiare sull’alimentazione del personale nuoce alla salute. Anche i dipendenti però sono direttamente responsabili. E occorre considerare il più possibile le necessità individuali.

Contare su un’alimentazione sana è possibile solo se il datore di lavoro lascia il tempo necessario ai collaboratori, assicurando una struttura adeguata.

«Il SEV cerca con i datori di lavoro una soluzione rapidamente applicabile per l’alimentazione di collaboratori e collaboratrici impiegati in turni irregolari. Occorre prestare attenzione affinché queste possibilità siano sempre disponibili e non solo dalle 7 di mattina alle 8 di sera». Così recita la proposta congressuale C15.004 «Alimentazione di collaboratori e delle collaboratrici durante i turni di lavoro irregolari» della Commissione donne SEV, approvata dal Congresso SEV a maggio 2015.
Le motivazioni fanno riferimento a un problema concreto: «In molti posti di pausa mancano attualmente le mense, le persone devono quindi andare al ristorante o al supermercato. Questa offerta può essere apprezzata quando queste strutture sono aperte, ma il discorso è ben diverso per collaboratori e collaboratrici che devono mangiare al di fuori degli orari di apertura o che sono confrontati con la chiusura settimanale dei ristoranti.»

Cercansi adeguate soluzioni individuali per ogni sede

Poiché i bisogni e le abitudini sono molto diversi a dipendenza dei luoghi, «non sono pensabili modelli standard», ma occorrono «soluzioni condivise dalle persone interessate, adeguate alle condizioni locali e finanziariamente sostenibili», continuano le motivazioni.
Il Comitato SEV ha sostenuto la proposta, osservando come, di principio, siano questioni di competenza delle commissioni del personale. Contatto.sev ha perciò chiesto non solo alla Commissione donne ma anche alle Commissioni del personale (CoPe), in che modo vogliano migliorare le possibilità di alimentazione per chi lavora a turni alle FFS e rimediare ai peggioramenti delle attuali buone infrastrutture esistenti.

Iniziare dall’indispensabile

«Non pretendiamo soluzioni di lusso», sottolinea Lucie Waser, segretaria sindacale incaricata per la Commissione donne. «La prima priorità è laddove non vi è alcuna possibilità di refezione e magari nemmeno un locale per le pause per il personale viaggiante (vedi riquadro) e poi nelle località dove potrebbero essere realizzate migliorie a costi relativamente contenuti».

Perfezionare l’offerta Selecta

Scomparti vuoti al posto dei sandwich per il personale di locomotiva e del treno a Zurigo HB (ala Nord), domenica mattina 17 gennaio 2016.
«Andrebbero risolti anche i problemi legati al riempimento dei distributori automatici Selecta nei locali di soggiorno», continua Lucie Waser, «con prodotti che soddisfino in misura maggiore i bisogni e i gusti dell’utenza, prevedendo ad esempio anche articoli destinati ai vegetariani».
Anche l’agente del treno Janine Truttmann di Bienne si chiede perché «a Losanna o Bienne l’offerta degli automatici non è così variata come a Ginevra o San Gallo. Non sempre si trovano pasti già pronti come i «maccheroni dell’alpigiano» da riscaldare nel microonde. Più in genere, vorrei anche piatti di insalata, ad esempio con la mozzarella, oppure una Ceasar Salad». Anche Andrea-Ursula Leuzinger, macchinista di FFS Viaggiatori a Zurigo, ritiene l’offerta troppo spesso carente. Lei non apprezza molto i pasti pronti o i sandwich, a causa delle salse utilizzate. Il problema del riempimento nei fine settimana è stato a lungo molto acuto a Zurigo. Da un anno però le cose sono cambiate, certamente grazie all’intervento della CoPe. A volte mancavano i panini (vedi foto) e i guasti non erano sempre riparati.
Ruedi Baumann, responsabile del gruppo di lavoro Aspetti sociali della CoPe Viaggiatori, ci conferma come un anno fa la CoPe sia intervenuta presso la ditta Selecta, a seguito dei reclami ricevuti. Gli automatici adesso sono riempiti meglio, soprattutto prima dei giorni festivi e le lamentele sono praticamente scomparse. Oggi i guasti possono (e dovrebbero) essere segnalati su tutto l’arco della giornata ad un numero speciale di Selecta e gli automatici dovrebbero essere riparati anche nel weekend, nel rispetto del contratto siglato tra Selecta e FFS. Le trattative condotte due anni fa (con la codiscussione della CoPe) hanno portato inoltre alla posa di 180 nuovi distribuitori di acqua. Per questi tuttavia il servizio non è sempre al massimo livello, come è stato riferito a contatto.sev. I problemi andrebbero annunciati alla CoPe.
Thomas Walter, presidente della CoPe Superficie Gestione del traffico (P-VM) ci spiega anche come Selecta abbia tentato di variare l’offerta di insalate, mele e piatti pronti, ritrovandosi a volte con merce deperibile invenduta. La CoPe dal canto suo è sempre aperta ai suggerimenti.

Risparmi sulle mense

Tutti gli interpellati lamentano la chiusura di numerose mense – a volte finanziate anche dalla Posta – come a Bienne, Chiasso, Coira, Romanshorn o Winterthur, avvenuta negli ultimi anni come effetto dei tagli occupazionali in loco. E tutti vorrebbero ristoranti per il personale perlomeno nelle sedi più grandi, aperti dal mattino presto a tarda sera come a Zurigo o Erstfeld. Le FFS però hanno stretto i cordoni della borsa per la ristorazione del personale e insistono sull’economicità. Ciò ovviamente si ripercuote sugli orari di apertura dei punti di ristoro ancora esistenti.
Le Cope puntano quindi, in alcune località, alla cooperazione con ristoranti all’interno o nei pressi delle stazioni, che offrano menu scontati (p. es. i buffet delle stazioni di Basilea o Winterthur) e, nella misura del possibile, posti riservati al personale (come p. es. a Briga). Dal canto loro, le FFS comunicano solo i contratti ufficiali, cosicché si viene a conoscenza solo casualmente di accordi informali

Locali attraenti

Entrambe le rappresentanti della Commissione donne sottolineano l’importanza di locali di soggiorno gradevoli e rapidamente accessibili, dotati di forni a microonde o piastre di cottura, dove potersi rifocillare con calma nei tempi spesso troppo corti delle pause e staccare dalla pressione della clientela (personale dei treni). Dove la ditta Selecta non ha una sua offerta, loro si portano spuntini equilibrati preparati da sé – soprattutto se le pause sono previste fuori degli orari di apertura dei negozi e dei ristoranti.

Markus Fischer

Mangiare in modo sano va oltre il contenuto del piatto: occorre mangiare rispettando ritmi regolari e bere a sufficienza. Ma non basta ancora: bisogna mangiare in un luogo gradevole e nella calma. Contare su un’alimentazione sana è possibile solo se il datore di lavoro lascia il tempo necessario ai propri collaboratori, assicurando una struttura adeguata.

 

Mancanza di locali di soggiorno per i macchinisti Cargo

In molti posti dove i macchinisti Cargo trascorrono le loro pause mancano spazi adeguati, come ad esempio a Rothenburg LU: il ristorante più vicino si trova a 1 km e mezzo e apre solo alle 8. Così, il più delle volte si mangia in cabina. A Mellingen AG, i WC della stazione sono chiusi e ci vuole un quarto d’ora fino alla toilette del distributore Coop Pronto. L’art. 32 dell’ordinanza 3 sulla legge sul lavoro prescrive che un numero sufficiente di gabinetti dev’essere messo a disposizione in vicinanza dei posti di lavoro e dei locali di riposo, mentre l’art. 33 parla di «refettori e locali di soggiorno adeguati, silenziosi, dotati possibilmente d’illuminazione naturale [...]». Secondo l’art. 46 dell’ordinanza 1 sulla LDL, in caso di lavoro notturno il datore di lavoro deve approntare «attrezzature di cucina per preparare pasti caldi in un locale idoneo oppure servire pasti caldi.» Secondo le BAR Cargo, è ammesso assegnare pause solo se vi sono effettivamente a disposizione almeno 30 minuti per un rinfresco nel locale di ristorazione più vicino. Fi