Oggetto del contendere l’interpretazione data alla «Decisione 25»
Il tribunale dà torto alle FFS
La «decisione 25» inerente il CCL 2011 non rimarrà lettera morta. Il tribunale arbitrale, al quale il SEV si era appellato, ha deciso che SEV e FFS debbano definire congiuntamente criteri per definire eventuali ulteriori categorie professionali da attribuire alla curva salariale dei macchinisti. Le FFS si sono opposte per quattro anni a questa richiesta.
La sentenza del tribunale arbitrale non ha ancora risolto il fondo della questione, ma ha almeno stabilito che si dovrà seguire il procedimento da sempre richiesto dal SEV.
Un conflitto che perdura
Occorre ricordarsi che il CCL del 2011 era stato concluso nel cuore della notte, dopo una trattativa estenuante. In quell’occasione erano state prese decisioni che impegnavano entrambe le parti. E una di esse era la decisione 25 che riguarda la curva salariale dei macchinisti. Nell’accordo si precisa che «un accordo separato sarà stabilito tra le parti contraenti per quanto riguarda i macchinisti». Il termine per verificare quali conducenti sarebbero potuti rientrare nei criteri stabiliti dalla curva salariale medesima, era stato fissato al 31 marzo 2011. Alla scadenza del termine le FFS avevano informato il SEV in questo senso: dalle nostre verifiche non abbiamo individuato conducenti di veicoli a motore che rispondono a criteri richiesti. E da quel momento si è palesato il conflitto. Intanto va detto che la verifica avrebbe dovuto essere svolta non in modo unilaterale come fatto dalle FFS; inoltre unilaterale è stata anche l’interpretazione data al concetto «criteri identici». Le FFS hanno optato per un’interpretazione restrittiva, mentre il SEV vede la questione in modo diverso.
Che cosa dice la sentenza
La sentenza del tribunale arbitrale stabilisce che FFS e SEV debbano seguire assieme un procedimento per sviluppare criteri per l’attribuzione di eventuali ulteriori conducenti di veicoli ferroviari alla curva salariale dei macchinisti. Questa sentenza stabilisce che le FFS non potranno più sottrarsi al compito di verificare con il SEV quali altri conducenti di veicoli ferroviari possono essere posti al beneficio del trattamento salariale dei macchinisti. È pure stabilito che la questione deve essere chiarita entro fine anno.
Alimentare concrete speranze da parte di una categoria o l’altra è tuttavia prematuro. Non è infatti chiaro quali categorie possano adempiere ai criteri. Il tribunale arbitrale ha però rilevato che ve ne dovrebbero essere, altrimenti non si giustificherebbe l’adozione stessa della decisione. La definizione dei criteri sarà comunque impegnativa, soprattutto per il fatto che le FFS punteranno ad un’interpretazione molto restrittiva. Il SEV invece, nell’interesse dei suoi membri, si batterà per una definizione corretta, che non era stato possibile trovare nella lunga notte di trattativa che ha portato alle decisioni sul CCL 2011.
SEV
Commenti
Battista 09/02/2017 18:33:36
Salve ,e passato più di un anno e mezzo ,e vi siete dimenticati di noi conducenti veicoli motore???? Non siamo più importanti ??? Grazie