Direttiva sui salari minimi per il settore dei bus
I salari minimi dell’UFT hanno un effetto a cascata
I subappaltatori dei TPG con sede in Francia, ma che effettuano delle corse in Svizzera, per quanto riguarda il salario minimo dei conducenti di bus, hanno dovuto adattare la loro retribuzione in base alla direttiva dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT). Ancora una vittoria per il personale e i sindacati che lo difende, tra cui il SEV.
Decisamente, la direttiva dell’UFT sui salari minimi, valida dal 1° aprile dello scorso anno, non ha finito di produrre effetti positivi. Dopo l’adeguamento degli stipendi del personale presso le aziende subappaltatrici dei TPG con sede in Svizzera - in base ad un minimo di 58 300 franchi per 2100 ore - è la volta delle aziende subappaltatrici con sede in Francia: anche loro dovranno adeguare i salari. Il riconoscimento del lavoro in moneta sonante, è coerente.
Ad esempio, il protocollo firmato dalla società Gembus - una filiale di RATP DEV - con il sindacato francese CGT, prevede il rimborso delle ore lavorate in Svizzera, con effetto retroattivo al 1° aprile 2014. «Dopo la deduzione del premio (in vigore fino ad oggi) legato al chilometraggio, il personale interessato riceverà tra i 400 e i 6000 euro di arretrati maturati l’anno scorso», dice Valérie Solano, segretaria sindacale SEV. È stata lei ad avviare questo processo di adeguamento salariale per i subappaltatori con sede in Svizzera, quando i dipendenti della RATP DEV avevano chiesto l’adeguamento dei loro stipendi. Ragion per cui i sindacati SEV e SIT hanno fatto appello all’Ufficio cantonale di ispezione e dei rapporti di lavoro (UCIRL).
«Questa mobilitazione ha avuto un impatto al di là del confine. I delegati sindacali delle aziende subappaltatrici con sede in Francia, hanno contattato il SEV. Abbiamo così chiesto all’UCIRL di intervenire. Questa azione ha permesso di esercitare la pressione sulle aziende che hanno finito per sedersi attorno al tavolo con i sindacati francesi», spiega Valérie Solano. E la soddisfazione è palpabile anche tra il personale di Annemasse TP2A, il cui accordo è simile a quello ottenuto per Gembus. «Per noi è molto positivo perché il nostro premio è più che raddoppiato», sottolinea Michel Bouchaud, delegato sindacale Annemasse TP2A.
Vittorie a cascata
Questi adeguamenti salariali hanno conseguenze che vanno oltre i meri miglioramenti in busta paga del personale interessato. Facendo crescere gli stipendi del personale delle aziende subappaltatrici, la mobilitazione dei dipendenti ha avuto un impatto di peso: rendere meno attrattivo il subappalto. Il Partito liberale radicale aveva chiesto che l’esternalizzazione delle linee TPG raggiungesse il 20 % (contro il 10 % di oggi) per fare abbassare i costi dell’esercizio. Risultato: per ora il progetto è fermo presso la commissione per i trasporti. Secondo le nostre informazioni è piuttosto finito nel congelatore.
Se il dossier è congelato è perché gli incrementi salariali del personale delle aziende subappaltatrici con sede in Svizzera, sono stati coperti da TPG stessi. «In questo modo la pratica dell’esternalizzazione perde davvero la sua attrattiva. Fare del dumping non ne vale proprio la pena. E constatiamo che il lavoro sindacale, insieme all’azione dell’UCIRL, contribuisce al declino del subappalto e del dumping salariale. Tutto questo è possibile anche grazie alla qualità dei nostri CCL, che fissano buone condizioni di lavoro, comprese quelle salariali. Giova ricordare che la direttiva dell’UFT sul salario minimo nel settore degli autobus deriva dall’analisi dei salari previsti nei CCL negoziati dal SEV» evidenzia con soddisfazione Valérie Solano.
E in questo contesto è interessante fare luce sulle problematiche di Ginevra: le società con sede in Francia che operano sul suolo svizzero, devono rispettare le condizioni vigenti in Svizzera. L’UFT potrà ignorare la posizione di un organismo di controllo cantonale, quando dovrà esprimersi sui salari nel settore del traffico merci? Come noto il SEV aveva sporto una denuncia all’UFT contro il dumping salariale praticato dall’azienda Crossrail.
Vivian Bologna