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colpi di diritto

Il congedo nella LdL

Kai lavora come manovratore e viene temporaneamente esonerato dalle sue mansioni nell’ambito di un’indagine. Fortunatamente, l’indagine non ha avuto conseguenze disciplinari per lui. Quasi per caso, però, viene a sapere dal suo superiore che i suoi crediti di tempo positivi saranno compensati con i giorni di riposo. È giusto?

© Gerd Altmann / Pixabay

I dipendenti nei servizi di esercizio possono essere esonerati dal lavoro per un certo periodo di tempo per motivi operativi o disciplinari. Durante questo periodo, il dipendente è esonerato dall’obbligo di lavorare, ma deve rimanere a disposizione per ulteriori istruzioni da parte del datore di lavoro. Durante questo periodo il diritto allo stipendio, comprese le indennità, continua ad essere applicato. Se non diversamente concordato, ai singoli crediti di tempo si applica quanto segue:

Ferie: il dipendente in congedo è esonerato dall’obbligo di lavorare, ma rimane in attesa di ulteriori istruzioni da parte del datore di lavoro. Il dipendente deve tornare al lavoro quando viene chiamato. Non è quindi possibile prendere ferie, di conseguenza, il diritto alle ferie non viene ridotto per questo motivo.

Orario di lavoro flessibile: poiché il congedo è un’esenzione ordinata dall’obbligo di lavorare, il datore di lavoro è in mora nell’accettazione. In altre parole: il datore di lavoro non accetta il lavoro del dipendente anche se questi lo offre. Di conseguenza, il datore di lavoro non può ridurre unilateralmente e retroattivamente il credito per l’orario flessibile.

Giorni di riposo e compensazione: la LdL non prevede alcuna regolamentazione in materia di congedi. Se l’azienda ha una settimana di 6 giorni, i giorni di riposo che cadono durante il periodo di congedo si considerano goduti. Se l’azienda ha una settimana di 5 giorni, i giorni di compensazione e di riposo che cadono durante il periodo di congedo si considerano goduti.

Conclusione: Kai farebbe bene a tenere sotto controllo i suoi registri di presenza e a verificarli. Se necessario, può rivolgersi al dipartimento HR della sua azienda. In caso di irregolarità, il servizio di protezione giuridica del SEV può fornirgli consulenza e assistenza.

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