Bus e treno
Contro la penuria di personale condizioni migliori!
Nella Svizzera francese alcune aziende di trasporto pubblico hanno cancellato alcune corse. La situazione tesa per gli autobus è migliorata nella Svizzera tedesca, ma non per la ferrovia. Di fronte all’elevato assenteismo e alla carenza di personale, servono più conducenti e migliori condizioni di lavoro.
Alla fine di agosto, l’edizione principale del telegiornale della RTS ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze della carenza di personale in alcune aziende di trasporto pubblico. Due autisti della TransN a Neuchâtel, da poco in pensione, hanno spiegato lo stress del loro lavoro, cambiato negli ultimi anni con l’aumento della frequenza delle corse e del traffico urbano. «A volte si susseguono 10 giorni di lavoro», commenta Jacques Solande. «Le persone non ce la fanno più. Rimaniamo in città per otto ore, guidiamo solo in città... I conducenti sono stufi», gli fa eco Denis Burri. Di conseguenza, il numero di casi di malattia è aumentato e la direzione ha dovuto tagliare alcune corse. A causa di un tasso di assenteismo superiore al 10% quest’estate, i dipendenti in congedo sono stati richiamati per rafforzare la squadra. «Non riusciamo a riportare il tasso di assenteismo ai livelli pre-Covid. E poi ci sono altri aspetti da tenere in considerazione, come la soddisfazione del personale», dichiara alla RTS Gabriel Schneider, direttore di produzione di TransN.
Lo scorso autunno, i TPG e CarPostal hanno cancellato alcuni collegamenti. Il problema riguarda molte altre aziende che giocano sulle frequenze regolari nel traffico urbano, in modo che gli utenti percepiscano solo semplici ritardi. La stessa carenza di conducenti di autobus e tram si è verificata la scorsa estate a Basilea, Zurigo, Aarau e Lenzburg. Nella Svizzera tedesca la maggior parte delle direzioni aziendali ha preso sul serio il problema e sta cercando di assumere personale e di creare riserve per compensare le assenze, a volte con personale d’ufficio.
Il settore ferroviario non è stato risparmiato. A luglio, i macchinisti dei TPC della regione dello Chablais hanno presentato una petizione per denunciare le modifiche alla pianificazione, avvenute senza consultazione e in un contesto di carenza di personale. La situazione rimane grave e sarà presentata una nuova petizione. Oltre Sarina la situazione è altrettanto tesa, in particolare presso RhB, ZB e Thurbo, che stanno cercando soluzioni con il pagamento delle ferie. «I nostri colleghi devono prendersi cura della loro salute e rifiutarsi di lavorare nei giorni di riposo», afferma il vicepresidente del SEV Christian Fankhauser.
Di fatto, nella Svizzera francese l’intero settore dei trasporti pubblici è sotto pressione. Secondo RTS, si è registrato un aumento generale dell’assenteismo di circa il 2 %. «Il problema è che in un lavoro estenuante come quello del conducente, che richiede una concentrazione costante per ore e ore, i nostri colleghi si ammalano o cambiano lavoro. Poiché non ci sono riserve sufficienti per motivi finanziari, le persone vengono richiamate durante il periodo di riposo – necessario per la loro salute – e a loro volta si ammalano. È un circolo vizioso», afferma senza mezzi termini il segretario sindacale SEV Jean-Pierre Etique, che chiede alle aziende, ai cantoni e alla Confederazione di non far pagare agli autisti l’austerità finanziaria.
Critica anche gli orari «Che sono organizzati in modo da ottenere un tasso di rendimento vicino al massimo. Ciò significa che le pause o il tempo a disposizione al capolinea sono ridotti al minimo legale. Ciò significa che i conducenti sono quasi sempre al volante o ai comandi della loro locomotiva a volte per cinque ore di fila». Questi ritmi di produzione e questi lunghi nastri di orari di lavoro si ripercuotono inevitabilmente sulla salute dei colleghi. «Dobbiamo tenere conto del loro benessere per rendere questi lavori attrattivi, piuttosto che rincorrere i malati. Con condizioni di lavoro allettanti (orari di lavoro, nastri sostenibili e vero personale di riserva), i problemi di carenza di personale e di assenteismo saranno molto più facili da risolvere» conclude Etique.
Yves Sancey
Commenti
Matthias Currat 13/02/2024 21:39:49
Vielleicht müsste man darüber nachdenken, den Ticketverkauf direkt beim Fahrpersonal früher als erst 2035 abzuschaffen. Dies ist in meinen Augen der grösste Stressfaktor, insbesondere wenn Fahrgäste nicht mal genau wissen, was sie eigentlich brauchen oder / und noch nicht mal einen kleinen Geldschein oder zwei bis drei grössere Münzen bereit halten. Nach der Pandemie hatte ich die Hoffnung, dass so gut wie alle Leute auf das Handy umsatteln, aber das ist leider nicht geschehen, bzw. man hat sich wieder zurückentwickelt. Wenn man sich wieder rein auf das Fahren konzentrieren könnte, wäre der Beruf bereits wieder um einiges attraktiver. Grüsse aus der Nordschweiz.