Iniziativa per la disdetta
Le associazioni migranti si oppongono all’iniziativa per la disdetta dell’UDC
L'iniziativa per la disdetta dell'UDC è perfida. Afferma di voler limitare l’immigrazione ma nella realtà vuole migranti senza diritti e lavoratori senza protezioni salariali. Le/i rappresentanti delle associazioni migranti si rivolgono a tutte/i migranti e alla società civile svizzera affinché si impegnino per battere questa pericolosa iniziativa. Per questo motivo hanno adottato un manifesto.
Numerose associazioni migranti della Svizzera hanno adottato un manifesto contro l'iniziativa per la disdetta dell'UDC. Il manifesto mostra quanto sia importante il contributo delle/dei migranti al successo economico, culturale e sociale della Svizzera. È anche l'espressione di una Svizzera aperta e solidale.
Non si torna indietro alla Svizzera delle baracche
Le associazioni migranti respingono l'iniziativa per la disdetta perché non vogliono tornare alla Svizzera delle baracche e dello Statuto della stagionale. A quel tempo, centinaia di migliaia di persone vivevano e lavoravano in Svizzera in condizioni inaccettabili. Migliaia di figli di lavoratori stagionali sono cresciuti nella clandestinità
Questo è quanto ha affermato durante un incontro delle associazioni migranti dalla Presidente Unia e Vicepresidente dell'USS Vania Alleva: "L'iniziativa dell'UDC attacca i nostri diritti di lavoratrici e lavoratori, attacca la libertà di soggiorno e il diritto di vivere insieme alla propria famiglia", ha detto Alleva. Soprattutto, l'iniziativa apre la porta all'abuso di potere, allo sfruttamento e al dumping salariale.
La libera circolazione delle persone e la protezione dei salari vanno di pari passo
Anche il consigliere nazionale del PS Fabian Molina ha preso una posizione chiara: "Questa iniziativa è molto più radicale e pericolosa della cosiddetta iniziativa sull'immigrazione di massa del 2014. L'UDC non intende regolare solo la migrazione, ma vuole anche più migranti senza diritti. Per questo intende porre fine alla libera circolazione delle persone e "indebolire" i sindacati.
In tempi di difficoltà economica questo è un gioco pericoloso con posti di lavoro e protezione dei salari. Anche gli oltre 450'000 cittadini svizzeri che vivono, lavorano, studiano e fanno ricerca nell'area dell'UE beneficiano della libera circolazione delle persone.
L’abolizione della libera circolazione delle persone metterebbe a repentaglio anche la protezione dei salari, poiché anche le misure di accompagnamento cadrebbero. Con le misure di accompagnamento, la Svizzera dispone di uno strumento per proteggere i salari in Svizzera e per dichiarare più rapidamente di obbligatorietà generale i contratti collettivi di lavoro.
Non è una politica isolazionista e retrograda a offrire soluzioni alle sfide del futuro, ma una politica non discriminatoria e solidale che garantisca i diritti di tutti. Prosperità significa non solo forza economica, ma anche solidarietà e responsabilità verso i nostri simili.