FFS/FFS cargo
«Ci attendono trattative difficili»
Un nuovo sistema salariale, le incertezze presso FFS Cargo e le necessità di chiarire le modalità di compensazione del tempo di lavoro durante la crisi del Coronavirus, sono solo alcune delle sfide che il SEV dovrà affrontare. La vicepresidente Barbara Spalinger illustra i rapporti con le FFS.
In luglio, il SEV ha chiesto alle e ai dipendenti di FFS e FFS Cargo di annunciare eventuali contrasti sulla compensazione del tempo di lavoro dopo la fase di lockdown. Vi sono stati molti casi?
Abbiamo ricevuto una settantina di annunci, che adesso stiamo catalogando in base al tipo di problema e al settore di appartenenza. Se consideriamo le dimensioni dell’azienda, non si tratta di una cifra drammatica, anche se in alcuni casi sono stati commessi chiari errori che devono essere corretti. In particolare, vi sono molti aspetti da chiarire per il personale a tempo parziale.
Come intendete procedere per questi casi?
Prossimamente, provvederemo a contattare i e le dirette interessate e a fissare un incontro con le FFS per rivedere i casi che non sono stati trattati correttamente. Laddove vi sono numerosi casi simili, cercheremo di trovare una regolamentazione collettiva. Con FFS Cargo, dobbiamo invece discutere dei principi, in quanto già in luglio ci siamo resi conto che avevano adottato, a scapito del personale, soluzioni diverse rispetto al gruppo FFS. Questo non rispetta gli accordi, in quanto abbiamo sempre discusso di soluzioni uniche per tutto il gruppo. FFS Cargo infrange il principio della buona fede e di conseguenza esigiamo trattative immediate.
Il 19 agosto un primo incontro sul nuovo sistema salariale. Cosa ci puoi dire in merito?
Le FFS ci hanno presentato le loro idee su come dovrebbe evolvere il sistema salariale e hanno chiesto di integrare nelle prossime trattative anche misure di risparmio con ripercussioni sul personale. Dal canto nostro, ci siamo dichiarati disponibili a discutere del sistema salariale, ma ci siamo riservati di decidere sulle misure di risparmio. Sarà la conferenza CCL del prossimo 27 agosto a doverci impartire un mandato in proposito. Non sarà un compito facile.
In che senso?
Nel 2018, quando abbiamo accettato di discutere le modifiche del sistema salariale, la situazione era completamente diversa. Nel frattempo, a questa trattativa si è aggiunta quella sul risanamento del modello di pensionamento anticipato Valida e adesso si vogliono unire anche le misure di risparmio. Tutto ciò in un’epoca in cui vi sono molte circostanze da chiarire, dalla situazione di FFS Cargo a quella generale derivante dalla crisi del Coronavirus. L’atteggiamento delle FFS di voler combinare tutti questi aspetti pone molte difficoltà, in quanto rende la situazione ancora più ingarbugliata. E io ho molti dubbi che, in una fase in cui la stabilità sarebbe ancora più importante che mai, questo sia l’atteggiamento giusto.
Elisa Lanthaler
Ecco come si va avanti presso Cargo
FFS Cargo è attualmente in fase di ristrutturazione, in quanto non è più gestita come divisione di FFS, dal momento che sta diventando una filiale. Dopo un lungo periodo di crescente incertezza, il 24 agosto, in occasione di un incontro ad alto livello tra SEV e FFS Cargo, è stato possibile rispondere ad alcune domande aperte. FFS Cargo non sarà coinvolta nell’ulteriore sviluppo del sistema salariale. Ha invece annunciato che l’anno prossimo avvierà le trattative per il CCL con il SEV. «FFS Cargo è attualmente sotto una forte pressione finanziaria e il Coronavirus ha aggravato la situazione», spiega Barbara Spalinger. Cargo ha quindi voluto discostarsi dal CCL esistente per alcuni aspetti.
«Sono state evocate le classiche parole chiave: misure di risparmio, riduzione dei costi e flessibilizzazione perché l’autofinanziamento prescritto dalla legge sul trasporto merci deve essere implementata», spiega Barbara Spalinger. FFS Cargo potrà dire di più solo verso la fine dell’anno. Quel che è certo è che non si tratterà di una normale trattativa per il SEV, ma indubbiamente di una grande sfida su più livelli.
Commenti
peter nef 02/09/2020 15:20:06
Hallo. Ein grosses Danke erstmal an Euch für Euren Einsatz!
Zu den Verhandlungen: Wenn das SBB-Management von Weiterentwickung des Lohnsystems spricht, klingt das nicht vertrauenserweckend. Wenn diese Leute grossspurig verkünden, sie würden auf 15% der Boni verzichten, behaupte ich, dass es einer Firma immer noch gut geht, wenn sie Boni ausschütten kann.
Und was ist mit der halben Milliarde CHF Gewinn vom letzten Jahr? Wurden denn keine Reserven gebildet?
Sparen könnte das Management bei sinnlosen Projekten und dem Administrativ-Personalbestand
in Wankdorf!
Der SEV sollte dem Kader das Sparpotenzial aufzeigen. Ich wünsche mir einen fordernden und starken SEV.
Das Personal sollte nicht für Fehlentscheide und Unfähigkeit dieser Leute bezahlen müssen.