Risoluzione in favore del riconoscimento dell’esperienza professionale presso le FFS
Non solo accademia
Le FFS sono incamminate verso una realtà in cui conta solo il titolo di studio al posto del-l’esperienza pratica?
«Abbiamo la netta impressione che alle FFS le competenze dei/delle ferrovieri/e vengono rimpiazzate dalle conoscenze puramente accademiche», si leggeva sull’invito alla riunione indetta dalla sottofederazione AS per la consegna della risoluzione, adottata dall’ultimo congresso SEV, al capo del personale FFS Markus Jordi.
Naturalmente, la manifestazione non si è limitata ad una consegna pura e semplice della risoluzione. Jordi ne ha approfittato per confutare questa tesi, con una relazione corredata da molte cifre a dimostrare come una larga maggioranza del personale FFS non disponga di diplomi di scuola superiore. Jordi ha anche aggiunto di essere convinto che questa realtà non sia destinata a cambiare, con la sola eccezione dei settori in cui una formazione accademica è una premessa fondamentale, oppure risulta indispensabile in termini di legge. Il vicepresidente SEV Manuel Avallone ha replicato con numerosi esempi pratici che andavano in tutt’altra direzione, ricevendo sostegno anche da colleghe e colleghi: «oggi non potrei più nemmeno candidarmi al mio posto attuale, perché non dispongo dei diplomi richiesti» è stato il tenore generale degli interventi.
Riflessioni utili
La discussione ha comunque sottolineato l’importanza per tutte le aziende di una solida formazione professionale, che deve quindi essere promossa a tutti i livelli. Per l’occupazione di posti liberi si dovrebbe però tenere in maggior conto anche dell’esperienza pratica accumulata. L’importanza di un settore non dovrebbe dipendere dal numero di accademici che impiega.
Questa manifestazione, indetta dalla sottofederazione AS e dal SEV, pur non portando a nuove conclusioni, ha tuttavia favorito un’utile riflessione su di un tema molto importante. pan.