Petizione della sottofederazione AS
Un deterioramento che vale un'ingiustizia
Un trasloco subito che genera soppressioni o riduzioni a livello di indennità regionale. Icapi della circolazione dei treni non sono d’accordo e l’hanno fatto sapere.
Le centrali di esercizio di Losanna e Olten ospiteranno tutti i dirigenti della circolazione dei treni dei nodi di Basilea, Berna e Ginevra. Questo trasloco si svolgerà, per alcuni, nel corso dei prossimi mesi; più tardi per altri. Una cosa è già certa per tutti: le rispettive indennità regionali saranno o ridotte o addirittura soppresse. Un’ingiustizia che i diretti interessati hanno denunciato attraverso una petizione, consegnata giovedì 9 aprile al direzione al centro Wankdorf di Berna.
Petizione plebiscitata
La sottofederazione ha organizzato una raccolta di firme nelle centrali di esercizio e sono stati interpellati i collaboratori interessati dalla riduzione o dalla soppressione dell’indennità regionale legata al trasloco. Oltre il 90% dei dipendenti interessati ha firmato la petizione, raccogliendo in cifre 131 consensi. I firmatari chiedono che l’indennità regionale sia garantita al di là dei due anni fissati dal contratto collettivo di lavoro. In altre parole chiedono che sia illimitata nel tempo. Occorre tenere presente che le indennità regionali sono differenti in base al luogo di servizio: da 4’800 franchi percepiti a Ginevra, i capi della circolazione dei treni passerebbero a 3’000 franchi a Losanna; coloro che a Berna e a Basilea percepivano 3’000 franchi, a Olten non riceveranno nulla, a causa del costo della vita più basso. Logico? Non veramente ...
Diverse ragioni per mantenere l’attuale indennità
Nella maggioranza dei casi il personale continuerà ad abitare nella medesima città; dovrà in più far i conti con trasferte più lunghe per recarsi al lavoro. Avranno inoltre spese supplementari legate alla lontananza del luogo di lavoro. La riduzione dei salari non può che demotivare i dipendenti che, trascorsi i due anni in cui l’indennità viene garantita, si confronteranno con una reale contrazione del salario. Joel Jufer, membro di AS, ha fatto notare che l’importo di 3’000 franchi non è per nulla insignificante, in modo particolare per le famiglie. E anche se nel CCL non è previsto un diritto, «questa soppressione è vissuta come un’ingiustizia». I firmatari della petizione hanno fatto valere la loro flessibilità dimostrata in occasione del trasloco; il mantenimento illimitato dell’indennità regionale sarebbe un modo per ricompensare i loro sforzi. In assenza di un gesto di riconoscenza e confrontati con la soppressione dell’indennità, queste persone si guarderanno intorno e le FFS non potranno fare altro che subire le conseguenze della perdita del personale qualificato che si è accasato in altre aziende. Sono già numerose le persone qualificate che hanno lasciato le FFS per approdare verso altri lidi.
Non toccare le indennità regionale sarebbe per le FFS una buona soluzione, tanto più che non costerebbe nulla: la massa salariale totale non aumenterebbe, perché l’importo è già attualmente calcolato. Le FFS hanno promesso di esaminare la questione, peraltro già nota ai loro servizi.
Una petizione identica è stata consegnata ieri, mercoledì, anche alla direzione di FFS Cargo a Olten; nella quale il personale ha protestato per la stessa sorte subita, ossia la soppressione dell’indennità regionale in seguito al trasloco da Basilea a Olten.
Henriette Schaffter