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Presidenza del SEV

Matthias Hartwich succede a Giorgio Tuti

Il Congresso del Sindacato del personale dei trasporti (SEV), riunitosi il 27 ottobre a Berna, ha eletto a larga maggioranza Matthias Hartwich, 55 anni, alla presidenza. Hartwich succede a Giorgio Tuti, che ha diretto il SEV per 14 anni. Matthias Hart-wich ha convinto per il suo solido percorso sindacale. La data esatta per la sua en-trata in funzione è ancora da decidere. Gli altri membri della direzione del SEV – i vice-presidenti Christian Fankauser e Valérie Solano, così come il responsabile del-le finanze Aroldo Cambi – sono stati riconfermati senza difficoltà nelle loro funzio-ni. Il congresso ha pure caldamente onorato il presidente uscente Giorgio Tuti.

Matthias Hartwich ha fatto valere la sua lunga esperienza sindacale, dapprima in Germania dove ha lavorato nel sindacato IG BAU (attivo nella costruzione, agricoltura e ambiente) dall’inizio degli anni ’90, per poi passare al sindacato Unia, dove ha lavorato alla Centrale a Berna dal 2008.

Si è occupato del coordinamento e delle negoziazioni dei CCL, del coordinamento e l’accompagnamento dei comitati d’azienda europei, così come di una parte delle misure di accompagnamento. Cinque anni dopo è passato a IndustriALL Global Union a Ginevra, dapprima come direttore del settore dei Materiali e del Genio Meccanico, per poi cambiare dai Materiali ai Metalli di base. Si è interessato al SEV perché desiderava ritornare in un’organizzazione che cura il contatto diretto con i membri. «Essere sindacalmente organizzati è sempre più necessario», ha sottolineato Matthias Hartwich. Le sfide che attendono il nuovo presidente sono numerose: i trasporti pubblici – e quindi il SEV in veste del più grande sindacato del settore – conosceranno un cambiamento di generazione. Si tratta quindi di rinnovare gli effettivi rivolgendosi in particolare alle donne e ai/alle giovani. D’altra parte, il dialogo sociale si fa teso in molte aziende.

Ovazione per Giorgio Tuti

Questo Congresso è stato carico di emozioni. Le delegate e i delegati hanno assistito ad un vero cambio d’epoca. Gli addii al presidente uscente Giorgio Tuti sono stati particolarmente commoventi. I militanti del SEV, ma anche i suoi vecchi e attuali colleghi in seno alla direzione, o ancora i rappresentanti dei sindacati europei, così come il presidente dell’Unione sindacale svizzera, hanno ritratto un dirigente sindacale di grande qualità, vicino ai lavoratori, capace di trovare delle soluzioni. È stato caldamente applaudito dai congressisti. «La forza del SEV, sono soprattutto i numerosi militanti!», ha ringraziato Giorgio Tuti.

Commenti

  • D’ALESSANDRO Gilbert

    D’ALESSANDRO Gilbert 28/10/2022 18:16:52

    Lors de ce congrès, il y’a la fin d’une ère et le commencement d’une nouvelle.
    Les défis seront nombreux, les embûches aussi.
    Ils nous faudra être unis, fort solidaire comme l’a été ce congrès. Le message aux responsables des entreprises de transport est très clairs. On change de président, mais on change pas notre attitude et notre posture pour La Défense des travailleuses et travailleurs du service public.
    Vive le SEV