Flop informatico alla BLS
Non trasferire i costi sul personale!
Il Sindacato del personale dei trasporti SEV accoglie con favore la decisione della BLS di abbandonare l’introduzione del nuovo sistema di pianificazione delle risorse IVU.rail. «È meglio porre fine a questo incubo che ricorda il sistema Sopre alle FFS», afferma il segretario sindacale di SEV Michael Buletti.
«Dato i problemi tecnici del sistema, soprattutto per le distribuzioni a breve termine, non abbiamo capito dove questo ci avrebbe portato, soprattutto in termini di costi», spiega Michael Buletti. Per questo motivo, i rappresentanti del SEV hanno già chiesto più volte al loro interno di sospendere il progetto. Il SEV è soddisfatto che la direzione abbia finalmente riconosciuto questa esigenza. È una decisione saggia, ma arriva un po’ tardi.
«Si tratta ora di implementare tranquillamente una soluzione alternativa per il sistema RailOpt finora utilizzato, senza ripetere gli stessi errori per non aggravare ulteriormente il disastro finanziario», continua Michael Buletti. C’è una buona probabilità che il sistema RailOpt possa essere aggiornato. Era poi stata la BLS stessa ad aver sviluppato questo prodotto, almeno in larga misura, e ne può essere orgogliosa.
Secondo la sua nota stampa, con la conclusione del progetto la BLS deve correggere il risultato aziendale del 2019 verso il basso tra i 20 e i 23 milioni di franchi a causa del flop del nuovo sistema di pianificazione delle risorse. «Questi costi elevati ci preoccupano: non accettiamo che il personale passi alla cassa», dice Michael Buletti. «Negli ultimi anni, il personale è già stato sottoposto a numerosi programmi di risparmio e riorganizzazioni che ha dovuto accettare per consentire alla BLS di migliorare le proprie prestazioni. Questa situazione finanziaria non deve portare ad altre misure di questo tipo perché sono i direttori del progetto ad essere gli unici responsabili».
Premio di flessibilità per i macchinisti
Come le FFS, anche la BLS soffre di una grave carenza di personale di locomotiva. A titolo di misura temporanea immediata, la BLS ha pertanto deciso di versare un bonus di 100 franchi al giorno in più ai macchinisti che dimostrano flessibilità svolgendo giornate di lavoro supplementari. Viene così seguito l’esempio del servizio passeggeri delle FFS che da agosto paga ai macchinisti un premio di CHF 80.- al giorno. Per il momento, la BLS intende versare il bonus dal 1° ottobre 2019 al 30 aprile 2020 e discutere i prossimi passi con i rappresentanti del personale a metà marzo. La LPV BLS ha preso atto del bonus e lo discuterà nella sua prossima assemblea generale del 10 ottobre, giorno della pubblicazione di questo giornale.
Questo premio ha suscitato delle controversie in seno al SEV. In primo luogo, un premio per i giorni liberi persi non può in linea di principio essere l’obiettivo. Perché un accumulo di giorni liberi che, in ultima analisi, non può essere preso quasi mai, porta a problemi di salute a lungo termine. In secondo luogo, se già lo si fa, per equità verso tutte le categorie professionali, che a causa della mancanza di personale dimostrano la loro flessibilità e pertanto lavorano giorni in più, esse dovrebbero ricevere un premio equivalente.