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Rapporto del Consiglio Federale sul futuro modello della gestione della proprietà di FFS Cargo

La Confederazione deve restare proprietaria di FFS Cargo

Paragonado diversi modelli di proprietà per FFS Cargo SA, il Consiglio federale giunge alla conclusione che la Confederazione deve restare azionista di maggioranza di FFS Cargo. Il Sindacato del personale dei trasporti (SEV) prende nota con piacere che la privatizzazione non è un obiettivo. Il SEV ritiene che oltre la variante prediletta del mantenimento in seno al Gruppo FFS, il ricongiungimento alla Confederazione deve pure essere analizzato.

«FFS Cargo deve essere gestita dalla confederazione, perché la mobilità delle persone e delle merci fanno parte del servizio universale» spiega Philipp Hadorn, responsabile del SEV per FFS Cargo. In veste di Consigliere Nazionale dovrà decidere sull’oggetto ‘organizzazione dell'infrastruttura ferroviaria’ (OIF), in stretta relazione al rapporto del Consiglio Federale. «Se il gruppo FFS non riesce a garantire il servizio pubblico, è compito della Confederazione colmare la lacuna».

Philipp Hadorn formula alcune condizioni per l’entrata di azionisti privati di minoranza nel capitale di FFS Cargo: «Se clienti o terzi desiderano entrare nel capitale, devono pure partecipare agli investimenti e ai rischi dell’esercizio».

Niente conclusioni affrettate

Secondo Philipp Hadorn, attualmente non persiste nessuna necessità di modificare il modello della gestione della proprietà di FFS Cargo per rafforzare il traffico merci su rotaia. «Proprio per questo motivo all’inizio del 2017 è stata revisionata la Legge sul trasporto delle merci. Grazie a ciò il traffico merci riceve, per esempio, migliori tracce, ma i primi piani di utilizzazione della rete saranno applicati solo con l’orario 2018. Per questo motivo bisogna dapprima analizzare l’impatto della revisione, prima di prendere decisioni gravide di conseguenze», sostiene Hadorn. «Prendere una decisione troppo affrettata non è una buona cosa, anche in relazione alle strutture di proprietà di FFS Cargo International».

Questa posizione è condivisa anche dalla segretaria sindacale e Consigliera Nazionale Edith Graf-Litscher. «È sensato discutere il modello della gestione della proprietà al di fuori del progetto OIF e applicare per ora gli altri punti. In questo modo avremo il tempo necessario per analizzare il modello della gestione della proprietà. Questo è importante e necessario», puntualizza la vicepresidente della commissione dei trasporti del Consiglio Nazionale. «Una decisione affrettata potrebbe rivelarsi controproducente, poiché indebolirebbe il traffico merci su rotaia con il rischio di un trasferimento sulla strada».

Ulteriori informazioni

Philipp Hadorn, segretario sindacale SEV e Consigliere Nazionale

Edith Graf-Litscher, segretaria sindacale SEV e Consigliera Nazionale

Manuel Avallone, vicepresidente SEV (responsabile per le FFS)

 

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