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I motivi della manifestazione del SEV a Berna del 21 settembre

«Pensioni sicure e buoni salari non piovono dal cielo»

La crisi finanziaria sottopone salari e rendite a pressioni crescenti, che non risparmiano il trasporto pubblico. Il 21 settembre, il SEV ha quindi dato appuntamento ai suoi membri sulla Schützenmatte di Berna per lanciare un segnale chiaro, in primo luogo nei confronti delle «rendite variabili» volute dalla cassa pensioni FFS e contro le quali il SEV ha promosso una petizione (vedi a fianco).

Giorgio Tuti

Il 21 settembre, il SEV intende in particolare opporsi fermamente alle «rendite variabili» proposte dalla cassa pensioni FFS. Perché?

Giorgio Tuti: Perché queste rendite scaricano tutti i rischi degli investimenti finanziari sulle spalle delle e dei pensionati, che si vedrebbero decurtate le rendite in caso di risultati negativi della cassa pensioni. E non si tratta di riduzioni di poco conto, ma di tagli significativi, basti considerare gli esempi presentati dalla stessa cassa pensioni (vedi riquadro qui sotto). Una volta in pensione, è per contro fondamentale poter contare su di un reddito certo e costante, per far fronte a spese come i premi di cassa malati o l’affitto che variabili non sono. Per questo giudichiamo la proposta di rendite variabili intollerabile e meschina.

Ma questi rischi non potrebbero essere compensati dall’opportunità di aumenti di rendita in caso di andamento positivo della borsa?

Le crisi finanziarie degli ultimi anni hanno dimostrato che non sarà il caso, né i sindacati possono prestarsi a simili speculazioni. Il nostro compito è di garantire il livello delle rendite. Rendite variabili sono interessanti tutt’al più per i datori di lavoro, che hanno la possibilità di evitare contributi di risanamento, dato che le casse pensioni verrebbero risanate a spese dei pensionati, appunto riducendo le rendite.

Il SEV può contare sul sostegno dell’USS. Non è quindi solo un problema del personale FFS.

Le FFS sono di esclusiva proprietà della Confederazione. L’introduzione di rendite variabili da parte di questa azienda costituirebbe inevitabilmente un esempio che sarebbe ripreso anche dagli altri. È solo una questione di tempo e vedremmo la fine del secondo pilastro come l’abbiamo conosciuto sino ad oggi, che dava prestazioni sicure nella nostra terza età. Queste sono le considerazioni che hanno indotto l’USS a sostenere in pieno il SEV.

Il 21 settembre, il SEV vuole manifestare per un trasporto pubblico valido con buone condizioni di lavoro. A chi si rivolge in particolare?

Vogliamo ricordare ai politici e all’opinione pubblica che un servizio pubblico attrattivo può essere garantito solo da persone che lavorano in buone condizioni. Se però, come sta accadendo, la Confederazione impone a parità di prestazioni tagli del 2,5% per il 2014 e di un ulteriore 1% nel 2015 alle indennità per il traffico regionale viaggiatori, di fatto impone misure di risparmio che sappiamo fin troppo bene dove andranno a battere: sulle condizioni di lavoro del personale.

Dopo la sua manifestazione «preliminare» il SEV si unirà al corteo dell’USS verso la Piazza federale. Con quale messaggio?

La manifestazione si svolge all’ insegna della richiesta di rendite sicure e buoni salari, che come sappiamo non cadono certo dal cielo. Le rendite variabili saranno quindi un tema toccato anche sulla piazza, perché potrebbero poi estendersi a tutti i pensionati. Un altro tema saranno le imminenti trattative salariali e, non da ultimo, abbiamo l’iniziativa sull’AVS Plus, che chiede di rivalutare le rendite AVS del 10%. I membri SEV hanno dato un contributo decisivo alla sua riuscita, raccogliendo 22 000 firme in tempo record. Un primato del quale sono orgoglioso e per il quale ringrazio tutte e tutti!

 Fi

ProfessioneRendita mensile attualeRendita base 87,5 % 2017Diminuzione
Montatore binari2600.-2200.-400.-
Manovrista2300.-1930.-370.-
Collaboratore Rail Clean1870.-1570.-300.-
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Macchinista3580.-3020.-560.-