I rapporti sociali con il settore funivie sono ancora in una fase arcaica
Il SEV intende insistere nel suo impegno per corrette condizioni di lavoro nel settore turistico
Il SEV ha preso atto con rammarico e delusione del mancato sostegno dell'associazione Funivie Svizzere ad un CCL quadro che regoli le condizioni di impiego del settore. La mancanza di un accordo tra le parti sociali rende praticamente impossibili anche eventuali deroghe alla legge sulla durata del lavoro.
Già la consultazione svolta presso i propri membri dall'associazione Funivie Svizzere aveva evidenziato come la parte padronale non avesse ancora maturato la consapevolezza dell'utilità di disporre di rapporti chiari tra le parti sociali. Il SEV ha comunque confermato la sua disponibilità a mantenere i contatti con l'associazione, nell'ottica di concordare a medio termine un CCL quadro. «In questo periodo, il SEV intensificherà i propri sforzi per instaurare rapporti di fiducia con le aziende, migliorando nel contempo le loro conoscenze della legge sulla durata del lavoro e dei rapporti tra le parti sociali e fugando i numerosi dubbi tutt'ora presenti», afferma il segretario sindacale Hans Bieri, che segue la questione unitamente al collega Peter Peyer.
Quest'ultimo precisa però anche: «Funivie Svizzere deve però adesso chiarire la sua visione dei rapporti tra le parti sociali, in mancanza di una regolamentazione unitaria e vincolante.» Il SEV esclude poi la possibilità di concessioni unilaterali da parte del personale nella definizione delle deroghe alla legge sulla durata del lavoro, che non possono i essere definite sulla base di accordi singoli, in quanto la legge stessa pone la condizione di accordi tra le parti.
Senza un contratto collettivo di lavoro, il SEV prevede che il settore sarà confrontato con importanti difficoltà per rispettare le disposizioni della legge sul trasporto viaggiatori, che per il rilascio e per il rinnovo delle concessioni chiede il rispetto delle "condizioni usuali d'impiego". Nel 2013, per esempio, la funivia Bernina–Diavolezza del gruppo Bergbahnen Engadin St. Moritz (BEST) e la Le Châble–Verbier di Téléverbier dovranno rinnovare la loro concessione. Il SEV intende quindi chiedere all'Ufficio federale dei trasporti UFT, autorità di rilascio, quali debbano essere considerate le condizioni usuali del settore, riservandosi anche la possibilità di adire le vie legali.