Colpi di diritto
Pagamento in contanti
In linea di principio, la previdenza professionale è una previdenza vincolata per i rischi di vecchiaia, invalidità e decesso. Se uno di questi rischi si concretizza, la cassa pensione versa una rendita mensile. Insieme alla rendita AVS, la persona assicurata dovrebbe riuscire a percepire all’incirca il 60% dell’ultimo guadagno assicurato. La rendita rappresenta la norma, il pagamento in contanti l’eccezione.
Secondo la legge sul libero passaggio, è possibile interrompere il rapporto di lavoro e far trasferire gli averi di previdenza depositati presso l’istituto di previdenza su un conto di libero passaggio presso una banca o una compagnia di assicurazioni. L’avere di previdenza rimane sul conto di libero passaggio finché non si trova un nuovo impiego e viene poi trasferito all’istituto di previdenza del nuovo datore di lavoro. In tre casi, tuttavia, l’assicurato può eccezionalmente chiudere il conto di libero passaggio ed esigere il pagamento in contanti della prestazione d’uscita, ovvero se:
- avvia un’attività lucrativa indipendente,
- lascia definitivamente la Svizzera o
- raggiunge l’età di pensionamento LPP.
La prima opzione è destinata a chi desidera svolgere un’attività indipendente in Svizzera. La seconda opzione concerne chi emigra all’estero: se la destinazione è un Paese dell’UE, l’Islanda o la Norvegia e la persona che emigra è assicurata in loco obbligatoriamente contro i rischi di vecchiaia, invalidità e decesso, non è possibile prelevare in contanti l’intero avere di previdenza. Una parte di esso, quella cosiddetta obbligatoria, rimane vincolata in Svizzera. La terza opzione riguarda i salariati che hanno raggiunto l’età di pensionamento LPP. Secondo la legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP), gli uomini vanno in pensione a 65 anni e le donne a 64. In una finestra temporale di cinque anni precedenti o successivi il raggiungimento dell’età di pensionamento LPP, è possibile chiudere il conto di libero passaggio e farsi versare l’avere di previdenza in contanti: si tratta quindi di un’età compresa tra i 60 e i 70 anni per gli uomini e tra i 59 e i 69 anni per le donne.
Chi esige il pagamento in contanti si assume la responsabilità, il rischio e le spese di gestione del proprio avere di previdenza. Tutto questo non concerne chi ha optato, invece, per la rendita. In questo caso può contare su un’entrata certa, ma non può disporre dell’avere di previdenza. In caso di decesso, quest’ultimo viene interamente assorbito dalla cassa pensione. Rendita o pagamento in contanti: la propria previdenza va pianificata con cura, ma ottenere i giusti consigli non deve essere per forza dispendioso. Il SEV dispone di una relativa offerta di formazione continua ed esorta ogni socio a fruirne, così da affrontare in modo proattivo la propria previdenza per la vecchiaia!
Protezione giuridica