Colpi di diritto
Vittima di una forma di sonnambulismo
Il caso di un macchinista con trent’anni di esperienza alle spalle. Il SEV lo ha difeso con successo.
Uno scontro frontale tra due treni: ecco l’incubo di ogni macchinista. Un dramma di questo tipo si è purtroppo verificato e l’origine della collisione è stata attribuita alla disattenzione del conducente del convoglio, che non ha rispettato una fermata dove avrebbe dovuto incrociare il treno che proveniva in senso inverso .
Gérard*, che ha trent’anni di esperienza alle spalle, è stato condannato, con la condizionale, a una multa di 60 giorni. Seguito da un’avvocata a cui il SEV ha dato il mandato di patrocinarlo, ha impugnato con successo la decisione di fronte al tribunale. Una perizia neurologica ha permesso di appurare la sua innocenza. Gérard aveva perso conoscenza in seguito ad un arresto cardiaco che si è prodotto con un semplice movimento della testa. Malgrado questo, ha conservato automatismi perfettamente adeguati e in sintonia con i gesti quotidiani, senza averne coscienza», ha spiegato il medico. Il macchinista ha compiuto meccanicamente i gesti di conduzione del suo treno. La collisione è stata come un elettroshock e gli ha permesso di ritornare in sé. Del resto non conserva alcun ricordo di ciò che è successo prima dell’incidente.
Oggi è stato trasferito presso il servizio commerciale dell’azienda, dal momento che la guida del treno gli è stata formalmente vietata dall’- Ufficio federale dei trasporti. Quanto alla linea ferroviaria dove si è prodotto lo scontro frontale, dovrebbe essere dotata di un sistema di bloccaggio automatico entro la fine del 2012 o l’inizio del 2013. Eviterà che due treni possano trovarsi l’uno di fronte all’altro sullo stesso tratto di linea.
Il team di protezione giuridica
* Nome attribuito dalla redazione