Prima giornata B100 del SEV
«Siamo macchinistie vogliamo essere riconosciuti come tali»
I macchinisti B100 delle FFS vogliono organizzarsi meglio e lottare più uniti per le loro rivendicazioni. 35 macchinisti della categoria B100 si sono riuniti il 1° giugno presso l’hotel Olten per la prima giornata svizzera di categoria del SEV. Ora chiedono maggior considerazione per il loro lavoro e migliori condizioni di lavoro in tutti i settori in cui sono chiamati a operare.
«Dobbiamo organizzarci in modo trasversale», ha spiegato il segretario sindacale SEV René Zürcher in apertura. «In altre parole, non dobbiamo creare un’altra sottofederazione, ma organizzarci oltre ai limiti di quelle esistenti». Quasi tutte le attuali sottofederazioni contano macchinisti B100. Tra quelli presenti a Olten, oltre la metà erano della sottofederazione lavori, ma vi erano anche membri di LPV, RPV, TS e AS. Le differenze in seno ai macchinisti B100 non riguardano però solo l’organizzazione sindacale ma anche, e soprattutto, la loro quotidianità lavorativa e la definizione delle condizioni di lavoro, a dipendenza della divisione e del settore FFS presso i quali sono impiegati. Trovare un’organizzazione comune non è quindi una questione da poco e durante questa prima giornata di Olten si è tentato di elaborare una panoramica dei vari problemi.
Esigenze elevatema scarsa considerazione
Non tutti i macchinisti sono assunti nella funzione di «conducente di veicoli a motore B100». Vi sono infatti anche colleghi che lavorano come montatori e che hanno una funzione ulteriore quale macchinista B100. Di conseguenza, vi sono anche differenze nei livelli di esigenze e, quindi, nella retribuzione. Anche qui, dipende da dove si è assunti. Presso FFS Cargo, dall’anno prossimo sarà previsto un nuovo profilo professionale «Macchinista cat. B100» (cfr questo giornale). Questo permetterà di passare dal livello di esigenze F al G, qualora siano state svolte le formazioni di «verifica d’esercizio dei treni BZU»; «radiocomando a distanza FF» e «verifica del carico dei vagoni PWL». Presso la divisione Infrastruttura, la situazione è completamente diversa: la direzione del settore Disponibilità e Manutenzione VU aveva promesso ai propri macchinisti B100 un’indennità di compensazione di mercato di 3000 franchi, negata invece, almeno in un primo tempo, ai macchinisti B100 del settore Intervento. L’inoltro di una petizione ha ora portato a colloqui volti a chiarire la situazione (cfr. Giornale SEV 3/22). Infine, presso la divisione viaggiatori, i B100 sono integrati nel sistema salariale dei macchinisti, beneficiando di condizioni che gli altri possono solo sognare.
I miglioramenti ottenuti in diversi settori non hanno permesso di allontanare il malcontento. «Ci viene chiesto sempre di più, dal punto di vista della formazione, ma i salari marciano sul posto», ha spiegato un collega. «A volte vorremmo che i nostri addetti alle HR ci accompagnassero anche un giorno solo, per rendersi conto di cosa viviamo quotidianamente», ha aggiunto un altro. Spesso mancano prospettive, in particolare quando si è raggiunto il massimo della propria curva salariale e non bisogna quindi stupirsi se vi sono colleghi, soprattutto giovani, che passano alle dipendenze di imprese di trasporto private, dove arrivano facilmente a guadagnare fino a 1000 franchi in più al mese. Ciò dimostra come i macchinisti siano piuttosto ambiti sul mercato del lavoro e come rientrino nelle categorie di specialisti in cui manca personale.
«Siamo macchinisti!»
In comune vi è il fatto che tutti i macchinisti B100, nei rispettivi settori di lavoro, svolgono una funzione chiave e che, senza di loro, tutto presso le FFS si fermerebbe. Nonostante questo, i macchinisti B100 sono anche accomunati da una generale mancanza di considerazione. «Vogliamo essere considerati come macchinisti, semplicemente perché noi siamo macchinisti», ha affermato un collega con tono battagliero.
Questa prima giornata comune di Olten costituisce quindi un primo importante passo per migliorare le condizioni dei macchinisti* B100. Un secondo passo potrebbe essere costituito dall’elaborazione di rivendicazioni comuni come, per esempio, la possibilità per tutti i macchinisti B100 di accedere al livello di esigenze G.
«Non possiamo promettervi aumenti di stipendio dall’oggi al domani», ha detto in conclusione René Zürcher, «poiché siamo solo all’inizio di un processo, che si prospetta però molto importante». La prima giornata B100 del SEV ha permesso di stabilire nuovi contatti e, da questo punto di vista, è stata un successo. I contatti andranno però sviluppati e consolidati, per raggiungere anche altri risultati. Intanto, la seconda giornata nazionale B100 è in agenda per il 6 giugno 2023.
Michael Spahr
Cosa significa«Macchinista B100»?
Presso le Divisioni FFS e FFS Cargo sono circa 700 i dipendenti e le dipendenti assunti/e oppure in possesso di una funzione ulteriore quale macchinista B100.
La categoria B100 permette concretamente di svolgere movimenti di manovra e di guidare dei treni sino ad una velocità massima di 100 km/h.
I macchinisti B100 sono presenti anche presso alcune imprese di trasporto concessionarie (ITC).
La licenza di guida e l’attestazione della categoria B100 permette anche di guidare veicoli a motore sulle reti tramviarie.