Clima
I salari bassi beneficiano della legge sul CO₂
La revisione totale della legge sul CO₂ sarà sottoposta al popolo il 13 giugno. Il SEV partecipa alla campagna e invita i suoi membri a votare sì. Nel periodo che precede il voto, dedicheremo vari articoli a questo tema. In questa edizione esaminiamo l’impatto finanziario della riforma sul borsellino dei lavoratori. Diversi studi dimostrano che chi è pagato poco non verrà penalizzato.
La cifra fa tremare i polsi! 1500 franchi in più per una famiglia di quattro persone. È questo lo scenario brandito dall’UDC che ha lanciato il referendum contro la revisione totale della legge sul CO2, in votazione il prossimo 13 giugno. Certo è che se si immagina una tegola mensile di 125 franchi in più per famiglia, è sufficiente per far venire i brividi anche al più caloroso dei lavoratori di questo paese sensibile alle questioni climatiche.
Solo che questa cifra è semplicemente irrealistica. Si somma infatti l’insieme del tetto massimo dei prezzi, ma la cui probabilità che sommati raggiungano quei 1500 franchi, è semplicemente così piccola da essere inverosimile. E – fatto ancora più importante – è una cifra «lorda» che esclude completamente il rimborso pro capite delle nuove tasse, che è di due terzi (almeno) per la tassa sul CO2 e il 50% per la tassa sui biglietti aerei.
Sulle cifre l’Unione sindacale svizzera ha voluto vederci chiaro; ha così analizzato diversi studi che mostrano che i redditi più bassi beneficeranno della nuova legge sul CO2. «Una delle prime constatazioni riguarda il fatto che i redditi più alti portano generalmente a spese più elevate, che a loro volta inducono a consumi più elevati e quindi a maggiori emissioni di CO2», dice Reto Wyss, responsabile del dossier per l’USS.
Molto concretamente, uno studio dell’agenzia BSS commissionato dal Partito socialista svizzero mostra, per esempio, che il rimborso dell’attuale tassa sul CO2 sui carburanti supera il conseguente aumento dei prezzi dell’energia. Uno studio Infras commissionato da Swisscleantech ha esaminato l’effetto distributivo di una revisione che introdurrebbe una tassa sul CO2 sui combustibili in aggiunta all’aumento della tassa sul CO2 sui carburanti e alla tassa sui biglietti aerei. «Tutte le famiglie con basso reddito e basso consumo di energia, alla fine starebbero meglio. Nel caso di un consumo energetico elevato, l’onere netto massimo per una famiglia a basso reddito sarebbe di soli 5 franchi al mese. La ridistribuzione della tassa attraverso i premi sanitari beneficerà i lavoratori a basso reddito. Per l’USS questo punto è cruciale, sottolinea Reto Wyss. Che aggiunge: «Ci stiamo infatti battendo affinché la somma principale di questo conto mensile dell’assicurazione malattia, cioè il premio stesso di cassa malati, sia finalmente e radicalmente ridotto per le famiglie a basso reddito, poiché pesa molto di più sul loro bilancio che un eventuale aumento di pochi franchi all’anno delle tasse sul CO2».
Nelle cifre pubblicate nell’ambito di questa campagna di voto, la Confederazione ha calcolato che una famiglia di quattro persone vedrebbe i suoi costi aumentare al massimo di circa 100 franchi all’anno. Questo è possibile solo a partire dalla fine di questo decennio. Uno scenario che sarebbe possibile solo se le tasse fossero effettivamente aumentate. Questo dipenderebbe dal raggiungimento degli obiettivi climatici stabiliti dalla legge e dal tipo di consumo della famiglia. Se la famiglia viaggia molto in aereo e/o guida un’auto ad alto consumo di carburante per molti chilometri, il conto sarà più alto.
Vale la pena ricordare che gli aumenti massimi sulla benzina possono arrivare a 12 centesimi al litro – rispetto ai 5 centesimi di oggi. Questo limite può essere applicato solo se gli obiettivi della legge non sono raggiunti. Un segnale chiaro della bontà del compromesso raggiunto con questa revisione è dato dal fatto che ha convinto una vasta gamma di gruppi e movimenti. Anche il TCS è a favore, sostenendo che il prezzo della benzina rappresenta solo il 15% del budget dell’automobilista e che la legge rivista è un compromesso accettabile. Inoltre, è ovvio che il consumo di carburante delle nuove auto sarà molto più basso, compensando così il leggero aumento delle tasse.
Vivian Bologna
Maggiori informazioni sulla campagna del 13 giugno: https://per-il-clima.ch/
Commenti
Faine 22/04/2021 14:50:28
Cette loi, ne sert que prendre de l'argent au peuple.
Elle ne va rien résoudre sur le problème du CO2.
Il faut d'abord créer un réseau électrique et d'hydrogène comme actuellement les moteurs à énergies fossiles.
Subventionner l'achat de véhicules dits "non polluants" et seulement ensuite, ceux qui ne veulent pas jouer le jeux, les taxer.
En Suisse on fait tout le temps l'inverse on taxe et c'est tout. Pas de contrepartie.
De plus la confédération va mettre à l'essai des péages parce que avec les véhicules électriques qui a actuellement il y a moins de rentrée d'argent pour l'entretien des routes.
He hop encore une taxe.
Pour rappel la vignette autoroutière est toujours à l'essai !!!!
Alors pour ma part je vais voter NON
Gilby 23/04/2021 10:04:18
Qui sera gêné par la taxe sur avion jusqu'à 120.-, la taxe jusqu'à 12 cts/lt sur les carburants ? Les plus fortuné ou nous qui devront peut être renoncer à des vacances ?.
De plus qui croira que les transports et voyages Suisses taxés, qui représentent à peine 0,003 % de la consommation mondiale ,vont sauver la planète.. Je voterai NON