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Jürg Hurni* risponde

Quarantena: quali regole?

Un dipendente delle FFS è stato messo in quarantena due volte. L’azienda voleva che il secondo fosse a suo carico Il SEV ha potuto correggere il tiro?

Disegno di Hatice Erol su pixabay.

Con la crisi del coronavirus, i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici sono sotto attacco, spesso ingiustificati. La questione delle regole sulla quarantena è ricorrente.
La situazione di Gianni è interessante. Quest’estate è andato in vacanza all’estero e il paese in cui soggiorna è stato messo, durante le sua permanenza, nella lista rossa dei paesi a rischio. Di conseguenza, non è responsabile della situazione e la sua quarantena è a carico del suo datore di lavoro. Sarebbe stato diverso se si fosse recato in un’area a rischio sapendo che al suo ritorno sarebbe stato messo in quarantena.
Manco a dirlo, Gianni ha dovuto di nuovo mettersi in isolamento perché sua moglie è risultata positiva al Covid-19. La sua gerarchia ha ritenuto che, essendo la seconda quarantena dell’anno, era a carico di Gianni. Quindi avrebbe dovuto prendersi un po’ di tempo libero. Giudicando questa situazione ingiusta visto che la quarantena è imposta, Gianni ha voluto saperlo con certezza e si è rivolto al SEV. Abbiamo potuto discutere la situazione con l’HR delle FFS, che ha dato ragione a Jean. Il numero di quarantene non ha un ruolo nel determinare chi debba sopportarne le conseguenze.
Il SEV difende gli interessi dei suoi membri e Gianni ha potuto approfittarne. Questo non vale solo per la pandemia di coronavirus: che si tratti di orari di lavoro, salari, misure disciplinari o del vostro CCL, il SEV è a tua disposizione.

FAQ sul coronavirus sul nostro sito: sev-online.ch/it/schwerpunkte/coronavirus/

*Jürg Hurni è segretario sindacale SEV e responsabile della Divisione Viaggiatori FFS. Hai domande sui tuoi diritti legati alla crisi sanitaria o ad altre questioni? Scrivici a