Dopo il Lockdown
I battelli hanno ripreso la rotta
Dal 6 giugno, le corse turistiche vietate in precedenza dal Consiglio federale a seguito del Covid-19, sono di nuovo possibili, previa elaborazione di un piano di protezione. Le società di navigazione e di impianti di risalita hanno quindi potuto aprire la stagione estiva. Una buona notizia anche per il personale, che durante il lockdown ha spesso dovuto accettare il lavoro ridotto e riduzioni di stipendio.
«Per la navigazione, il lavoro ridotto è stato di fondamentale importanza», ci spiega Michael Buletti, segretario sindacale del SEV che segue il settore. «Solo poche linee svolgono infatti prestazioni di trasporto regionale ordinato e indennizzato dall’ente pubblico. Le aziende hanno di conseguenza richiesto il lavoro ridotto, che è stato loro rapidamente riconosciuto e hanno così potuto limitare le perdite derivanti dal ritardo dell’apertura della stagione e dalle misure di protezione che hanno dovuto adottare. Il SEV è poi intervenuto per migliorare le prestazioni di perdita del salario. In alcuni casi ci siamo riusciti, ma purtroppo non ovunque». Per esempio, per il personale BLS dei laghi di Thun e di Brienz, il SEV ha potuto ottenere il versamento integrale dello stipendio, indennità comprese, per il mese di aprile; al 90 % comprese le indennità per maggio e al 90% senza indennità per giugno. «Considerato come la riduzione di salario riguardi solo i giorni di lavoro effettivamente soppressi, essa ha potuto essere contenuta a meno del 10%, perché in molti giorni il personale ha potuto lavorare in cantiere, oppure collaborare con la pulizia dei treni BLS», aggiunge Michael Buletti.
La società di navigazione del lago di Bienne BSG ha riconosciuto il 100% dello stipendio in aprile, anche perché in cantiere vi era molto lavoro. In seguito, ha pagato però solo l’80%, previsto dalla legge. Altre colleghe e colleghi, come quelli dei laghi Bodanico, Maggiore o della Untersee und Rhein hanno sempre ricevuto solo il minimo. La maggioranza del personale viaggiante della SGV si è trovata in regime di lavoro ridotto, anche perché vi sono ormai pochi dipendenti polivalenti in grado di lavorare anche in cantiere, le cui attività sono state delegate ad una filiale separata. La società di navigazione del lago di Zurigo ha invece continuato a pagare lo stipendio intero, come del resto tutte le aziende della comunità tariffale zurighese, tuttavia senza indennità per i giorni non prestati. Una parte del personale della ZSG ha svolto in cantiere anche attività che andavano oltre a quelle usuali di manutenzione.
«Per il SEV continuano ad essere prioritarie la difesa della salute del personale e il mantenimento dei posti di lavoro», continua Michael Buletti. L’Unione dei trasporti pubblici ha emanato un allegato per le aziende di navigazione e di trasporto a fune al piano di protezione elaborato da FFS e Autopostale. Su questa base, ogni azienda ha definito il proprio piano di protezione. «Il personale è tenuto a indossare la mascherina ogni qual volta è a contatto con la clientela», spiega Michael Buletti. «Anche se non è molto piacevole, colleghe e colleghi sono consci del fatto che devono dare il buon esempio, se vogliono poter sperare che a loro volta i passeggeri indossino la mascherina quando non possono mantenere una distanza di 1,5 metri».
Buletti ritiene inoltre molto importante che le aziende impieghino il personale a rischio solo laddove non corre pericoli di contagio, per esempio dietro a sportelli per la vendita equipaggiati da plexiglas protettivo. Le «sue» aziende, BLS e BSG sembrano rispettare queste precauzioni. «A volte, il personale di navigazione va protetto anche un po’ da sé stesso, perché il proprio lavoro gli piace talmente da voler tornare a tutti i costi sul lago, trascurando le protezioni», aggiunge Toni Feuz, segretario sindacale che segue la sezione SEV-VPT-SGV. Sui battelli vige ora una riduzione del 50% della capacità di trasporto passeggeri, tranne che per le prestazioni del traffico regionale. Nelle prime settimane, questa limitazione non ha posto alcun problema alla BSG, anche a seguito delle cattive condizioni meteo, mentre alcune corse della SGV hanno presto raggiunto il limite. Per evitare di dover lasciare a terra passeggeri nei giorni di bel tempo, sono previsti numerosi battelli di picchetto. Le limitazioni del numero di passeggeri si ripercuotono anche sulla redditività delle corse speciali. Per la gastronomia, sono applicabili le direttive di Gastrosuisse «che in sostanza vietano ogni forma di buffet self-service, in genere molto apprezzate nelle corse speciali», spiega Toni Feuz. «Sono permessi solo il servizio ai tavoli o il Take-away confezionato. A seguito del Covid-19 sono inoltre state annullate anche diverse corse di comitive o per matrimoni. Per la SGV, adesso, riprogrammare questi eventi è una sfida veramente importante».
Markus Fischer
Commenti
Hirsch christoph 25/06/2020 07:09:21
Die BLS-Schifffahrt verspielt sich, kaum dass sie den Schiffsbetrieb wieder aufgenommen hat, die besten Chancen! Die 50 Prozent Auslastung sind schnell erreicht worden. Erste potentielle Fahrgäste haben schon wieder verzichtet in Interlaken Ost auf das Schiff zu gehen, weil zu wenig Kapazität bereitstand. Wann lernen die Schiffsbetreiber, dass sie vor dem nächsten Fahrplanwechsel etwas (grössere Schiffe, zusätzliche Schiffskurse) unternehmen müssen?