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Giornata VPT ferrovia a Neuchâtel

Clienti in incognito per l’UFT? Reagire!

Il presidente René Tschantz ha realizzato un desiderio: accogliere i partecipanti nelle sue terre, o meglio sulle rive del «suo» lago. Un bel successo, malgrado il cattivo tempo.

Una cinquantina di partecipanti alla giornata VPT ferrovia che si è svolta a bordo di un battello su un luogo simbolico: il lago di Neuchâtel, dove la LNM ha firmato il suo primo CCL.

Gilbert D’Alessandro, presidente centrale della VPT, si è detto dispiaciuto per l’assenza di alcune sezioni, anche se, «la cosa più importante è che queste sezioni funzionano bene». È tornato su un argomento che gli sta a cuore, ossia la violenza nei trasporti pubblici, invitando tutti i partecipanti a leggere il memorandum che spiega la procedura da seguire in caso di aggressione. Ha inoltre invitato tutti a dare una buona accoglienza alla prossima richiesta di donazioni in vista della campagna di AVSplus. La commissione centrale VPT ha già sbloccato 1000 franchi.

Finalmente un CCL nazionale?

Il presidente del SEV Giorgio Tuti è tornato sul caso Crossrail, precisando di avere l’intenzione di convocare le grandi aziende di trasporto merci per dare vita a un CCL nazionale di settore. Riprendendo il discorso del presidente centrale VPT, ha invitato tutti alla manifestazione nazionale che si terrà nel mese di settembre per sostenere l’iniziativa AVSplus e per contrastare la riforma delle pensioni. La vicepresidente Barbara Spalinger si è soffermata sulla revisione della legge sulla durata del lavoro (LDT), passata il giorno prima in Consiglio nazionale. La legge adottata tiene conto delle richieste del SEV. Ora spetta alla Camera alta pronunciarsi. Per quanto riguarda le controversie con transfair, ha ricordato che il SEV ha inviato ai vertici sindacali una nota di protesta, dopo che il presidente di una sezione del SEV è stato attaccato verbalmente da un loro collaboratore. Ci si è anche soffermati sul problema dei piccoli sindacati che non raggiungono più il 7% di rappresentanza necessaria per partecipare ai negoziati con le direzioni aziendali.

L’UFT usa il denaro pubblico in modo inappropriato

La vicepresidente ha informato i partecipanti sul nuovo approccio dell’UFT, che invierà sul terreno clienti in incognito per valutare le prestazioni del trasporto pubblico. Il settore ferroviario si è espresso contro questa pratica e ha approvato l’intenzione del SEV di reagire con vigore contro questa pratica.
Alla fine della riunione, i membri del settore hanno adottato due risoluzioni all’unanimità, una prima assoluta per il caso «Taglang» (vedi contatto.sev n. 4) e una seconda relativa alla soppressione dei minibar elvetino.

 Henriette Schaffter

«Alla base del finanziamento dei trasporti pubblici
ci sono anche esigenze ecologiche, sociali ed economiche»

Benoît Gaillard in azione, sullo sfondo il presidente del settore ferrovia, René Tschantz.
Benoît Gaillard,  collaboratore personale di Nuria Gorrite, consigliera di Stato vodese, ha presentato il tema scelto dalla VPT Ferrovia: «Il finanziamento dei trasporti pubblici». Per lui promuovere i trasporti pubblici è necessario per la qualità della vita, la diminuzione delle emissioni di gas ad effetto serra, ma anche per assicurare la competitività in modo durevole, contribuire alla crescita e collegare maestranze e datori di lavoro. Ha citato l’esempio dell’azienda Bobst Losanna, che paga una parte del deficit della linea tl a Losanna.
Questo genere di finanziamento di tipo privato è ancora molto raro in Svizzera, poiché sono principalmente le collettività pubbliche
e gli utenti a partecipare al finanziamento. Ha in seguito messo in antitesi due logiche: il servizio pubblico, che difende, e le prestazioni puramente commerciali. Due sistemi opposti: il primo pilotato dall’offerta e controllato dal monopolio parapubblico; il secondo pilotato dalla domanda ed espressione dell’apologia della concorrenza.
Secondo lui le prossime sfide sono: combattere il sistema di tariffe come il Mobility Pricing; conservare il servizio di base, punto forte della Svizzera; evitare la messa in concorrenza selvaggia e riposizionare la ferrovia rispetto ai trasporti terrestri ed aerei.
Alla fine della sua relazione ha risposto ad alcune domande sul TISA, precisando che secondo lui gli oppositori a questo accordo riusciranno a fare sentire la loro voce. 

Hes