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FFS e ITC: i dipendenti sono connessi ma non tutti alle medesime condizioni

Telefonini professionali & Co:

Sono sempre più numerosi i collaboratori e le collaboratrici a ricevere smartphone e tablet sul postodi lavoro. Alcuni sono felici, altri sono diffidenti e altri ancora non ne vogliono proprio sapere. Di fatto qualche insidia c’è ed è opportuno porsi qualche domanda.

Presso i TPF, tutti i conducenti sono provvisti di tablet...

Smartphone, tablet e altri dispositivi collegati possono perturbare confine tra sfera privata e professionale. Ogni azienda, per ora, agisce come meglio crede e come un cavaliere solitario. C’è di tutto: datori di lavoro che esigono dai propri dipendenti il possesso di uno smartphone ma spetta sempre a loro pagare; oppure il datore ne offre uno a scopo puramente professionale o ancora il datore di lavoro ne offre uno e ne autorizza l’uso anche per scopi privati. Insomma, il quadro è simile ad una giungla. Fino a quando ognuno gioca il gioco correttamente, tutto va bene. Ma se il datore di lavoro inizia a monitorare le chiamate e le attività dei suoi dipendenti? E se il dipendente ha fatto chiamate causando costi molto elevati? Che cosa dice la legge? Come vengono tutelati i dipendenti?

Sorveglianza dei lavoratori

A livello federale la protezione della personalità dei lavoratori è definita dall’articolo 328 del Codice delle obbligazioni. E con l’articolo 26 si estende nel diritto pubblico del lavoro.

In questo modo i lavoratori sono giuridicamente protetti per quanto attiene la sorveglianza del loro comportamento. Pertanto, non è possibile derogare a tali disposizioni. L’installazione di un sistema di sorveglianza o di controllo è ammissibile unicamente se necessaria per altre ragioni, quali la sorveglianza della sicurezza o del rendimento. Nel contempo occorre assicurarsi che la protezione della personalità e della salute dei lavoratori sia preservata il più possibile.

Per esperienza sappiamo che i sistemi di controllo hanno un impatto problematico sulle persone osservate: generano sentimenti negativi e danneggiano il clima generale dell’azienda. Sono nocivi per il benessere, la salute mentale e la capacità produttiva dei lavoratori. È pertanto nell’interesse pubblico non utilizzare tali strutture, o almeno di farlo in modo molto restrittivo.

Sorveglianza telefonica

L’apparecchio telefonico è uno dei mezzi di comunicazione più utilizzati sul posto di lavoro, di solito per necessità sia professionali che private. Quando decide di sorvegliare le comunicazioni telefoniche, il datore di lavoro deve rispettare e proteggere la personalità dell’impiegato e in particolare la sua sfera privata. L’incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) ricorda sul suo sito che «In mancanza di un regolamento, non c’è chiarezza sulla legittimità dell’uso privato del telefono. Se l’uso del telefono per scopi privati non viene esplicitamente limitato o proibito, l’impiegato può presumere che sia consentito nei limiti del ragionevole e che non esiste una sorveglianza telefonica. Vanno comunque sempre salvaguardati gli interessi e i mezzi del datore di lavoro».

Ricevere uno smartphone dal proprio datore di lavoro non è mai un fatto banale e occorre fare in modo di essere ben informati prima di utilizzarlo.

In questo dossier vi presentiamo l’esempio di alcune aziende attive nel settore del trasporto pubblico in Svizzera.

«I pericoli ci sono»

Franziska Schneider, servizio protezione giuridica del SEV: «Se lo smartphone appartiene al datore di lavoro è quest’ultimo ad avere il controllo»
Per Franziska Schneider, del servizio di protezione giuridica del SEV, la concessione di uno smartphone non è un regalo. Si tratta prima di tutto di uno strumento di lavoro. E il miscuglio tra vita professionale e vita privata non è buono. «Ci sono pericoli reali, poiché tutto è visibile, tutto è possibile» spiega Franziska Schneider. Che aggiunge: «Il datore di lavoro può controllare tutto, a cominciare dall’ora in cui telefoniamo a qualcuno. Se lo smartphone appartiene al/alla dipendente, è lui/lei ad avere il controllo. Mentre nel caso in cui appartiene all’azienda, è quest’ultima ad avere in mano il controllo». Giova ricordare che il datore di lavoro non può esigere né una disponibilità né una sorveglianza permanenti. Ma il limite tra ciò che è possibile e ciò che è permesso, è molto labile. Occorre prestare attenzione, malgrado ciò che affermando le FFS.

Henriette Schaffter

Avete domande? Non esitate a prendere contatto con il servizio di protezione giuridica del SEV.

I casi dei TPF e dei TPG

Presso i TPF, tutti i conducenti sono provvisti di tablet dalla scorsa primavera. Per inquadrare il loro uso, i TPF hanno creato la «carta informatica», un regolamento applicabile all’insieme del personale. I conducenti dispongono anche di un telefono abbinato ad ogni veicolo da usare in caso di problemi. Anche le persone che lavorano nei settori dell’esercizio e dell’infrastruttura, possiedono un cellulare.

Strettamente professionale

L’uso di cellulari e di tablet è riservato unicamente alle necessità professionali. La cronologia di internet non è registrata ed è impossibile accedervi senza l’accordo del collaboratore; lo stesso vale per le chiamate. Tuttavia nel caso in cui il superiore gerarchico dovesse constatare un abuso estremo, in accordo con il collaboratore è possibile procedere alla sorveglianza tramite il servizio informatico. Tablet e smartphone sono equipaggiati di un sistema di geolocalizzazione attivato di default, alfine di localizzare l’apparecchio in caso di furto. L’accesso a queste informazioni è protetto da un sistema di sicurezza ed è possibile unicamente su richiesta del collaboratore e del proprio superiore in caso di smarrimento o di furto. È libero di disattivare il sistema di geolocalizzazione ad ogni momento. I tablet hanno un unico abbonamento DATA, per cui non sono possibili spese aggiuntive. Per quanto riguarda gli smartphone, il roaming e le chiamate a tariffa maggiorata non sono bloccate d’ufficio. In caso di abuso estremo, tuttavia, il superiore può chiedere spiegazione al collaboratore. Durante le ore di lavoro, il collaboratore deve essere disponibile nella misura in cui non deve assumersi dei rischi (come quando sta guidando). Si aggiorna sulle informazioni al momento di iniziare il servizio. Secondo la charta informatica, consultazioni, apertura, registrazione e trasmissione di immagini a carattere pornografico, sono vietati. Il servizio informatico controlla e blocca il traffico verso le reti porno. In caso di violazione della charta informatica, la direzione prende misure appropriate dopo aver ascoltato il collaboratore. Le possibili sanzioni sono previste nel CCL o nel CO e vanno dalla restituzione dell’apparecchio fino alla disdetta del contratto di lavoro.

Sempre informati

Prima dell’uso dei tablet, le informazioni venivano diffuse attraverso circolari e le bacheche di servizio. Con i mezzi informatici i conducenti sono costantemente informati. Lo scopo di questi supporti è di facilitare l’accesso e lo scambio di informazioni.I tablet rappresentano pure un potenziale per la formazione.

Presso i TPG solo alcune categorie sono interessate

Ai TPG i conducenti non hanno telefoni forniti dall’azienda. Durante il lavoro, i contatti avvengono esclusivamente attraverso la radio di bordo. Altre categorie del personale, invece, ne sono equipaggiati. Isabel Pereira, addetta stampa dei TPG, ha risposto alle nostre domande. «Solo i collaboratori molto impegnati sul terreno ricevono telefoni dalla parte dell’azienda. L’uso privato di questi apparecchi è tollerato a condizioni che sia ragionevole. A partire dal momento che la fattura del collaboratore supera una certa soglia, viene attivata una procedura interna. Essa consiste nel sensibilizzare il collaboratore e di renderlo attento sulle sue spese in materia di telecomunicazioni».

La cronologia internet non viene registrata ma la lista delle chiamate effettuate è nota al gestore telefonico, che conserva la cronologia esattamente come nel caso degli abbonamenti privati. All’interno delle telecom due gerenti sono abilitati dalla direzione ad avere accesso ai dati in caso di necessità. Nessuna geolocalizzazione, per contro, da parte dell’azienda.

Avvertimento dell’azienda

Se un collaboratore genera spese supplementari non giustificate e conseguenti, gli verranno addebitate. All’interno dell’azienda esiste una charta che regola l’utilizzo dei supporti informatici. Informazioni sui rischi di costi esorbitanti (come il roaming durante i soggiorni all’estero) vengono diffuse regolarmente.

Se il collaboratore deve assicurare il picchetto e deve pertanto essere raggiungibile al di fuori delle ore di lavoro abituali, deve consultare sempre le informazioni che gli vengono inviate. Se non è di picchetto, non ci si aspetta da lui di seguire il flusso delle informazioni fuori dall’orario di lavoro.

Nessun controllo dei siti consultati

E se conserva delle immagini a carattere porno che cosa succede? «Nulla - risponde Isabel Pereira - poiché non controlliamo la natura dei dati scaricati dai nostri collaboratori sui loro telefoni cellulari».

Per il personale dotato di smartphone, va ricordato che si tratta di strumenti che vanno usati soprattutto durante il lavoro, poiché semplificano notevolmente la vita del collaboratore e dell’azienda.

Se un collaboratore rifiuta il telefono aziendale, occorre trovare delle alternative, che spesso sono meno interessanti (telefono personale, comunicazione ostacolata, ecc.). E a volte decisamente impossibili.

Hes

Commenti

  • Roberto Bertazzi

    Roberto Bertazzi 01/09/2015 10:46:22

    Es ist auch in einem höchst kreativen Umfeld (Universitätsspital Basel) möglich mit unendlich vielseitigen Mobiles, Arbeitsabläufe zu optimieren und Nutzer zu unterstützen bzw. auf Ihre Bedürftnisse einzugehen.
    Dabei steht ein angenehmeres Arbeiten im Vordergrund. Es muss sich für beide Seiten lohnen.
    Rund ein drittel private Geräte, der aktuell 1400 Mobiles, sprechen eine klare Sprache.
    Dabei ist Raum für private Bedürftnisse, wie auch die Umsetzung von klaren Firmenvorgaben, welche nötige Sicherheitsaspekte abdeckt (Gerät, Daten, App, Mail, Zugänge ect.).
    Es ist eine WIN-WIN-Situation.
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    In 95% aller Fälle benötige ich nur noch mein Mobile, sei es im privaten Umfeld, für Enterainement, für Kulturelles, für in-house Daten (Patienteninformationen), wie auch für die Administration. Dies hochsicher, schnell und weltweit.
    https://www.youtube.com/watch?v=XMnaJ4Mbnws&list=FLHfD12xwiQtO06bZB0AnrwQ
    ....... wenn Leitung und Technik kooperieren - dann funktioniert es auch.
    http://www.swissict-award.ch/finalisten-2015/swiss-ict-award-2015/unispital-basel/