Congresso 2009

Documento programmatico 3: Politica sociale

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Revisione AVS

I sindacati sono riusciti a far fallire, tramite referendum, il primo progetto di questa revisione, ma il Consiglio federale prevede un nuovo taglio di prestazioni, soprattutto a carico delle donne, che risultano già discriminate nel campo della previdenza di vecchiaia e dal punto di vista salariale, oltre a dover accettare lavori a tempo parziale e dalle condizioni precarie per far fronte a compiti di assistenza. Le donne anziane sono poi particolarmente esposte alle difficoltà del mercato del lavoro. Per questi motivi, è fondamentale che i sindacati affrontino il dibattito sulla previdenza di vecchiaia in un’ottica di politica sociale e di parità dei diritti. Una riduzione dell’AVS non può entrare in linea di conto. Sarebbe per contro necessario svilupparla, quale principale pilastro della previdenza sociale. L’opportunità di questo rafforzamento, se del caso a scapito delle casse pensioni, è stata resa ancora più evidente della crisi economica.

Risanamento delle casse pensioni

Nell’ottobre del 2008, il Consiglio federale ha avviato una procedura di consultazione con quattro varianti di risanamento per la cassa pensione FFS. Il Governo predilige la variante «finanziamento di base ampliato», che porterebbe alla cassa pensioni FFS 662 milioni supplementari. Dal canto suo, il SEV chiede alla Confederazione di assumersi il costo totale del risanamento della cassa, ossia circa 3,2 miliardi di franchi. Il Consiglio federale presenterà un messaggio in proposito alle camere, probabilmente nel corso dell’estate 2009.

Il SEV partecipa attivamente al dibattito politico e cercherà di convincere i parlamentari a correggere le conseguenze dell’insufficiente finanziamento della cassa pensioni FFS. Soltanto con un risanamento totale, la cassa potrà uscire dal circolo vizioso dell’indebitamento.

La crisi finanziaria e il crollo delle borse hanno notevolmente peggiorato la situazione delle casse pensioni. Occorrono decisioni ragionevoli che evitino misure di risanamento unilaterali a danno degli assicurati. Nel caso delle casse pensioni FFS e Ascoop, le misure causate dalla crisi finanziaria devono essere chiaramente distinte da quelle causate dal finanziamento insufficiente.

Se nei prossimi anni misure di risanamento dovessero rivelarsi inevitabili, a causa dell’evoluzione economica, le imprese dovranno assumersi la loro parte. Per il SEV è pensabile che le FFS investano a questo scopo il valore dei loro terreni spesso inutilizzati.

Lo stesso vale per la cassa pensione Ascoop che, nonostante le premesse negative, con il suo capitale di previdenza consegue prestazioni superiori alla media. Anche per l’Ascoop è urgente un   risanamento equivalente a quello della cassa pensioni FFS, al quale devono contribuire Consiglio federale, Parlamento e gli altri proprietari delle ITC.

Finanziamento dell’AI

L’assicurazione contro l’invalidità incontra grosse difficoltà finanziarie, a causa del cronico indebitamento ed un marcato aumento dei beneficiari di rendite, durante numerosi anni. Questa situazione si ripercuote anche sull’AVS. Lo sdebitamento e il consolidamento dell’AI dev’essere avviato senza ulteriori indugi. Il temporaneo aumento dell’IVA è perciò inevitabile e gli eventuali deficit futuri dell’AI non dovranno più essere coperti dall’AVS, ma dalla Confederazione.

Assicurazione disoccupazione

Proprio in tempi di difficoltà economiche, le prestazioni di questa assicurazione non possono essere ridotte. L’assicurazione di disoccupazione è il paracadute sociale per tutti i lavoratori, che li tranquillizza nel caso dovessero perdere il posto di lavoro. Se non ci fosse, molti lavoratori ridurrebbero massicciamente i loro consumi per in qualche modo prepararsi alle conseguenze di una crisi, che verrebbe però così peggiorata. L’AD deve perciò essere risanata, tramite contributi temporaneamente più alti. Inoltre, il periodo che dà diritto al lavoro a tempo parziale dovrebbe essere prolungato, per evitare il ricorso ai licenziamenti.

Il reinserimento nel processo lavorativo dei disoccupati dovrebbe essere favorito con la formazione.

Collaboratori pensionati

Il SEV si impegna in favore delle rivendicazioni dei collaboratori pensionati, dei loro coniugi, delle vedove e dei vedovi, in particolare:

Cassa pensioni

  • Adeguamento delle rendite al rincaro
  • Il calcolo del rincaro sulla base degli indici dei prezzi al consumo
  • Ad evitare una cassa dei beneficiari di rendita FFS e ASCOOP priva di garanzie da parte della Confederazione
  • Ad evitare decurtazioni delle rendite

FVP

Il riconoscimento di un moderato diritto quale riconoscimento delle prestazioni lavorative apportate durante decenni, che permetta ai pensionati, ai loro coniugi e alle vedove e vedovi di beneficiare di una possibilità economica di mobilità.