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Colpi di diritto

Dieci giorni che vanno stretti

Questa misura è la più grave prima del licenziamento ed è quindi inquadrata da disposizioni più restrittive rispetto al richiamo o all’ammonimento. È inoltre limitato a un anno.

È però possibile fare opposizione. La gestione del caso viene affidata ad un organismo composto da una persona che rappresenta la gerarchia e un’altra proveniente dal servizio giuridico della sede delle FFS.

Questo nostro articolo fornisce un parere critico, necessariamente soggettivo, su due aspetti di questa procedura, alla luce dei recenti sviluppi basati su molte esperienze sperimentate dall’autore.

Prima difficoltà

La prima difficoltà risiede nel periodo di opposizione che è soltanto di 10 giorni. Ciò lascia molto poco tempo alla persona interessata per organizzare la propria difesa. Inoltre, la rigidità del procedimento adottato dalle FFS vieta di fare opposizione per rispettare la scadenza, a cui fare seguire in un secondo tempo le motivazioni del ricorso.

Il CCL 2015, che ha introdotto questa nuova pratica, prevede una procedura rapida e semplice. Certo, ma a nostro avviso questi tempi precipitosi non dovrebbero essere sinonimo di inuguaglianza dei diritti alla difesa.

Secondo problema

Il secondo problema riguardano le condizioni da soddisfare per ottenere l’annullamento della sanzione. L’istanza di opposizione cercherà di comprendere se la minaccia di licenziamento era davvero l’unica ed ultima misura prima del licenziamento, propria ad indurre il dipendente sanzionato a migliorare il suo comportamento o le sue prestazioni. Ciò presuppone, dunque, che i fatti contestati siano a priori considerati come dimostrati dall’istanza di ricorso, a meno che non venga fornita la prova formale del contrario. Se, ad esempio, un ammonimento dato sei mesi prima non è stato oggetto di una presa di posizione formale e non figura nel dossier personale del dipendente, viene considerato come accettato dal diretto interessato.

E per ottenere le prove, ci vuole spesso del tempo. Pertanto i dieci giorni menzionati all’inizio dell’articolo, spesso davvero non bastano. È un circolo vizioso.

In questo contesto, possiamo solo consigliare ai nostri membri coinvolti in una simile procedura, di rivolgersi al servizio giuridico in tempi sufficientemente rapidi affinché i loro diritti vengano difesi al meglio.

Servizio di protezione giuridica

Commenti

  • cygnus001

    cygnus001 13/02/2018 14:45:16

    Und wo genau soll ich mich da melden?

  • jmatter

    jmatter 19/02/2018 11:42:10

    Das Rechtsschutzteam des SEV steht allen Mitgliedern zur Verfügung:
    Tel. 031 357 57 57.