Matthias Hartwich risponde
Bilaterali III: sui binari svizzeri, diritto svizzero
Nelle ultime settimane, i partiti e le associazioni hanno reso nota la loro posizione sugli accordi bilaterali III con l’Unione europea. Qual è concretamente la posizione del SEV sugli accordi con l’UE?

Anche il SEV ha presentato la sua risposta alla procedura di consultazione del Consiglio federale. La nostra posizione è e rimane chiara: in Svizzera devono valere condizioni di lavoro svizzere: «su binari svizzeri, diritto svizzero». Per noi questo significa: priorità al traffico cadenzato, riconoscimento dei biglietti svizzeri (abbonamento semestrale e annuale), nessuna ingerenza dall’esterno nel traffico interno alla Svizzera, sovranità sulle tracce ferroviarie in Svizzera, possibilità di cooperazioni come già avviene oggi. Per noi, l’elemento centrale nell’eventuale ammissione di imprese straniere nel traffico ferroviario internazionale di viaggiatori su lunghe distanze è il seguente: le condizioni di lavoro dei/delle dipendenti delle imprese ferroviarie che assicurano questi trasporti devono essere conformi alle condizioni svizzere.
Dobbiamo però anche dire che la Svizzera ha promesso l’apertura del traffico transfrontaliero già oltre vent’anni fa. Non si tratta quindi di decidere se aprire il traffico ferroviario transfrontaliero di passeggeri – e solo quello –, ma come farlo e a quali condizioni. E in questo senso crediamo di fare tutto il possibile.
Nel quadro della consultazione abbiamo anche ribadito in modo molto chiaro i nostri paletti: il pacchetto sarà accettato solo se saranno soddisfatte le condizioni sopra menzionate. Ci stiamo impegnando con tutte le nostre forze per raggiungere questo obiettivo, attraverso colloqui con la politica, le imprese e l’UFT. Abbiamo ancora molta strada da fare, soprattutto per quanto riguarda il controllo del rispetto dei salari e degli orari di lavoro svizzeri. Lo abbiamo comunicato chiaramente anche alla politica. Non c’è nulla da discutere: non ci bastano belle parole, abbiamo bisogno di garanzie concrete per poter dire sì alla fine.
Matthias Hartwich è il presidente dell’SEV.Hai domande? Scrivici allâ