PAssaggio di testimone
Michael Spahr arriva e Vivian Bologna va
Vivian Bologna ha assunto la direzione del settore Comunicazione del SEV quasi sette anni fa, ottenendo in tutti questi anni eccellenti risultati. Presto Vivian lascerà l’incarico, affidando al suo successore Michael Spahr un team consolidato – e anche alcune sfide. Una grande sfida è stata anche quella di uniformare la veste del SEV per il centenario del 2019. Prima di allora, i loghi delle sezioni, delle sottofederazioni e dello stesso SEV non davano l’impressione che dietro tutto ciò ci fosse un unico e medesimo sindacato. C’è ancora margine di miglioramento, ma nel complesso la nostra nuova identità visiva è stata ben accettata e implementata.
Vivian, come sei approdato ai vertici della Comunicazione SEV?
Ho iniziato la mia avventura al SEV il 1° settembre 2013 come specialista della comunicazione. L’obiettivo dell’allora direzione era quello di sviluppare la comunicazione del SEV in Svizzera francese e posizionare il SEV come sindacato forte anche al di là della Saane. Ci siamo riusciti soprattutto perché nell’estate del 2014 la TPG aveva annunciato il taglio di oltre un centinaio di posti di lavoro, ma la sezione SEV TPG si era opposta e aveva indetto uno scioperato. Questa esperienza mi ha segnato profondamente.
E come sei giunto alla direzione della Comunicazione SEV?
Mi sto perdendo nei ricordi… (ride). L’esperienza di comunicazione in Romandia e la mia specializzazione in comunicazione aziendale mi hanno permesso di subentrare all’allora responsabile della comunicazione Peter Moor nell’agosto 2016. Il fatto che io capisca il tedesco, lo svizzero tedesco e l’italiano mi è stato di grande aiuto.
Quali sono state le maggiori sfide degli ultimi anni?
Quando ho assunto la direzione del team addetto alla comunicazione, il Comitato SEV aveva appena deciso di tagliare il nostro budget di 300 000 franchi, costringendoci ad analizzare a fondo la nostra comunicazione: era troppo stampata e non abbastanza digitale. Abbiamo quindi riorganizzato radicalmente il settore.
A quale esperienza ti piace ripensare?
Sono molto felice dell’aumento dei nuovi soci nel 2022. Mi auguro che questo contribuisca a interrompere l’emorragia di iscritti. Anche le trattative per il rinnovo del CCL FFS nel 2018 e la mobilitazione dei ferrovieri rimarranno impressi nella mia memoria! Gli eventi hanno influito sul numero di tesseramenti nel 2018, così come nel 2022 allorché il SEV si è battuto contro le misure di austerità delle FFS e per gli aumenti salariali. A mio avviso, c’è un chiaro nesso tra mobilitazioni sindacali e aumento del numero di iscritti.
E ora lasci il SEV…
Dopo quasi un decennio di esperienza al SEV, è giunto il momento di andare avanti. A quasi 45 anni, assumerò l’incarico di segretario politico del «Parti ouvrier populaire» (POP) del Cantone di Neuchâtel. Poiché siedo nel consiglio comunale di Le Locle dall’inizio del 2021, questa nuova sfida è una logica conseguenza del mio mandato politico.
Cosa vorresti trasmettere al tuo successore?
Il settore Comunicazione del SEV è ben posizionato ed è di supporto all’attività sindacale. Il team è composto da persone fantastiche che collaborano in modo eccellente. Con Michael Spahr come successore e un team di questa levatura, la Comunicazione può proseguire tranquillamente il suo lavoro fondamentale per il SEV.
Il SEV augura a Vivian Bologna ogni bene per il suo futuro professionale e privato!
Con Michael Spahr, la direzione della Comunicazione SEV acquisisce un comunicatore esperto. Michael fa parte del team Comunicazione SEV dal settembre 2021 in qualità di specialista della comunicazione e redattore. Da allora, grazie al suo background versatile e all’esperienza come videogiornalista ha anche rafforzato la comunicazione digitale del SEV.
A quasi 50 anni passerai a questa funzione chiave. Quali sfide ti attendono?
Ce ne sono moltissime! (ride) Voglio sicuramente portare avanti ciò che Vivian ha costruito. Abbiamo un ottimo spirito di squadra e voglio preservarlo.
Senza un buon team di Comunicazione, non può esserci una buona comunicazione! E una buona comunicazione è uno strumento importante se vogliamo avere successo nel nostro lavoro sindacale. Un’altra sfida è rappresentata dagli avvicendamenti di personale nel SEV in generale. Ad esempio, un cambiamento in seno alla presidenza comporta anche alcuni cambiamenti nelle esigenze di comunicazione. Oltre alle sfide sindacali, ci sono certamente anche aspetti della comunicazione rispetto ai quali dobbiamo reagire, come la digitalizzazione. Dobbiamo costantemente chiederci su quale treno vogliamo salire e dove preferiamo il regionale al TGV…
Che cosa non vedi l’ora di fare?
Sono ansioso di dedicare più tempo al lavoro nel SEV. Ho vissuto molto intensamente l’ultimo anno e mezzo e ho conosciuto molte persone e ambiti di lavoro. Spesso sentivo il bisogno di dedicare più tempo a questo lavoro. Mi piace molto il lavoro al SEV e sono felice di poter dare una piccola accelerata nella mia nuova funzione.
Cosa ti suscita maggiore rispetto?
Potrei dirlo in due parole: responsabilità e strategia. Da un canto sono felice di essere sempre più coinvolto nella pianificazione strategica del SEV e poter proporre nuove idee. D’altro canto, devo avere sempre un occhio di riguardo per gli interessi del mio team. Ora porto la grande responsabilità di preservare lo spirito di squadra e mettere in campo le energie necessarie a tradurre in realtà le nostre proposte.
Che idea ti fai della Comunicazione SEV del futuro?
Diventeremo più digitali, questo è certo. Immagino che potremmo offrire qualcosa di più nel settore audiovisivo, data la mia pluriennale esperienza nel settore. Continueremo a modernizzare anche gli strumenti del nostro lavoro. Tuttavia, credo anche che finché esisteranno i titoli di trasporto cartacei, anche le nostre informazioni rimarranno disponibili sotto forma del nostro Giornale cartaceo.
Il SEV augura a Michael Spahr tanta costanza e soddisfazioni nel suo nuovo incarico!
Chantal Fischer