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Protezione giuridica: «Vogliamo offrire ai nostri membri un ottimo servizio»

All’inizio dell’anno, Franziska Schneider è subentrata a Barbara Spalinger in veste di responsabile del servizio giuridico del SEV. Quali sfide dovrà affrontare? Intervista.

Franziska, quali erano i tuoi precedenti compiti presso il servizio giuridico prima della tua nuova funzione. E quali sono i nuovi?

Finora mi sono occupata soprattutto di dossier, risposto a richieste individuali ecc. Ora la mia attenzione si concentrerà sui compiti amministrativi e di coordinamento, come le autorizzazioni per il coinvolgimento di un avvocato o il contatto con i nostri avvocati, nonché discutere sull’opportunità di portare un caso in tribunale. Oppure questioni giuridiche prioritarie nei negoziati CCL, il coordinamento con altri sindacati e la gestione del personale. Sono felice di potermi occupare di tutto questo.

La protezione giuridica professionale è uno dei servizi principali offerti dal SEV. Come sono evoluti i casi?

Da quando sono arrivata al SEV nel 2008, i casi di protezione giuridica sono aumentati considerevolmente, ma negli ultimi anni il loro numero si è stabilizzato tra 600 e 800 all’anno. Questi sono i nuovi casi che si aggiungono a quelli in corso.

Hai una spiegazione per questo aumento?

In generale il lavoro è diventato più complesso e incerto. Anche le aspettative nei nostri confronti sono aumentate. I membri ci contattano con le loro richieste molto prima e questo ci permette anche di intervenire per tempo e sostenerli. Se qualcuno, che ha un termine di 30 giorni, si rivolge a noi solo il ventottesimo giorno, tutto si complica.

Quali sono le questioni di cui vi occupate di più nei casi di protezione giuridica?

Le questioni più comuni sono la malattia, i conflitti sul posto di lavoro e incidenti stradali. Gli infortuni sul lavoro sono diminuiti perché le aziende hanno investito nella prevenzione degli infortuni. Gli effetti si vedono e anche la consapevolezza in fatto di sicurezza è migliorata. Oggi gli infortuni accadono più spesso sul tragitto casa-lavoro o nel tempo libero praticando sport. Per i casi di malattia, sono aumentati i problemi psicologici rispetto ai disturbi fisici.

Perché?

Si tratta di uno sviluppo che riguarda la società nel suo complesso. Le ragioni sono la pressione per il rendimento, le riorganizzazioni, le insicurezze e quant’altro genera stress. Mentre in passato si parlava di stringere i denti e farcela, oggi questo viene dato quasi per scontato, il che è difficile quando l’apprezzamento manca o è meno evidente. Inoltre, pressati dal tempo e dalla prestazione, si ha meno tempo l’un per l’altro e si comunica meno. Il troppo è troppo e a un certo punto tutti cedono.

Il servizio giuridico del SEV aiuta anche i pensionati?

Tutti i membri hanno diritto ai nostri servizi e la protezione giuridica è uno di questi. Aiutiamo per problemi legali professionali e anche per quelli relativi all’AVS, alla cassa pensione, alle prestazioni complementari e altre questioni legate alla pensione. Ciò che non trattiamo sono eredità, divorzio e problematiche riguardanti affitto e abbonamenti. Per problemi legali non professionali i nostri membri possono assicurarsi con Coop per la protezione giuridica Multi, attualmente per 78 franchi all’anno inclusi i familiari, per i quali generalmente non prendiamo in carico alcun caso. È anche importante sapere che è il servizio giuridico del SEV a decidere quando un dossier va a uno dei nostri avvocati di fiducia. Non ci sono garanzie di pagamento per avvocati scelti da sé.

Quante persone lavorano nel servizio giuridico e sono abbastanza?

Mario Schmid, Wossen Aregay ed io siamo responsabili per la Svizzera tedesca, Vincent Brodard ed Elodie Wehrli, con il supporto di assistenti, si occupano della Svizzera francese. In Ticino, i segretari e le segretarie sindacali si occupano di molti casi. Solitamente anche i segretari sindacali aiutano con la protezione giuridica, in particolare per le ITC. Per l’attività corrente siamo ben organizzati, tuttavia il nostro carico di lavoro aumenta durante le riorganizzazioni o quando modifiche di legge portano a una verifica dei diritti. Dieci anni fa abbiamo vissuto un autentico tsunami con l’introduzione del sistema salariale Toco delle FFS. Anche in futuro, le trattive sul CCL, nuovi sistemi salariali o questioni riguardanti le casse pensioni potranno scatenare ondate di richieste che sono difficili da stimare in anticipo.

Quali altre altre sfide intravvedi per il servizio giuridico?

La pandemia ha mostrato che lavoriamo ancora in modo troppo analogico, anche se certe strutture sono già digitali. Abbiamo bisogno di aggiornarci tecnologicamente, soprattutto per l’elaborazione e la gestione dei dossier. In ogni caso vogliamo continuare a offrire ai nostri membri un ottimo servizio. Negli anni scorsi abbiamo ottenuto alti tassi di soddisfazione e vogliamo continuare così.

Markus Fischer
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Breve biografia

Franziska Schneider è cresciuta a Berna e, dopo la formazione commerciale, ha lavorato in diversi settori e funzioni, tra cui l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali in ambito AI. Ha portato a termine la maturità federale parallelamente all’attività professionale, ha studiato Diritto a Berna e nel 2008 è entrata a far parte del servizio giuridico del SEV, che dirige da inizio 2022. Tiene anche corsi Movendo sulla tutela della salute. Nell’aprile 2017 è stata eletta nel Consiglio di fondazione dagli assicurati della cassa pensione FFS e confermata in carica nel 2020 (fino al 2024). È sposata e ha due figli (24 e 15 anni).