Ripresa della sicurezza dei cantieri da Securitrans
Personale Securitrans: miglioramenti dopo trattative difficili
Al termine di dure trattative, che hanno riguardato soprattutto casse pensioni e salari, il SEV ha potuto ottenere miglioramenti per i circa 600 collaboratori della sicurezza dei cantieri della Securitrans SA che dal 1° gennaio verranno integrati in FFS Infrastruttura.
L’accordo ha potuto essere raggiunto il 21 settembre, dopo quattro tornate in cui il SEV ha dovuto battersi su ogni dettaglio.
Valida e cassa pensioni
Il SEV ha in particolare ottenuto importanti concessioni su Valida, il modello di pensionamento anticipato delle FFS per le professioni con sforzi fisici particolarmente intensi e retribuzioni modeste e sulla cassa pensioni:
- Il contributo per Valida del 2022 sarà assunto completamente dalle FFS. Questo andrà a beneficio di 400 dipendenti, che altrimenti avrebbero visto il loro salario netto diminuire di oltre l’1% a partire dal 1° gennaio 2022.
- I colleghi nati nel 1962 e prima riceveranno un versamento supplementare sull'avere di vecchiaia della cassa pensioni, in modo da evitare pesanti riduzioni dell’imminente rendita a causa del passaggio poco tempo prima alla cassa pensioni FFS.
Stipendio
Trattandosi di un trasferimento di attività, le FFS devono riconoscere per il 2022 ai dipendenti Securitrans gli stipendi attuali. L’inserimento di tutti i dipendenti nel sistema salariale FFS ha comunque permesso di accertare che per 480 dei circa 600 dipendenti in questione non vi sarà alcuna perdita di salario. Ad agosto 2021, 120 avevano un salario superiore a quello previsto dal sistema FFS. Per circa 80 di loro, si può supporre che, grazie a formazioni e altri provvedimenti, al termine dell’anno di garanzia 2022 non avranno più eccedenze salariali. Per i restanti 40 dipendenti circa, i cui salari sono troppo alti per il sistema FFS, il SEV ha ottenuto i seguenti impegni:
- I dipendenti nati nel 1964 e prima ricevono la garanzia di poter mantenere il loro stipendio netto del 2021 fino al pensionamento.
- I dipendenti che a fine 2022 avranno un salario superiore al livello delle FFS, riceveranno per il 2023 un importo garantito pari al 75% della differenza. Nel 2024, questa garanzia diminuirà al 50%. Le FFS avrebbero voluto riconoscere questa garanzia solo nella misura del 50% già al 1° gennaio 2023.
Trattative difficili
«Sono state trattative difficili, in quanto le FFS erano molto restie a fare concessioni», commenta la vicepresidente del SEV Barbara Spalinger. «La difficoltà principale veniva dai tempi molto stretti, perché gli interessati dovevano firmare i loro nuovi contratti di lavoro al più tardi il 30 settembre e almeno una settimana prima volevano comprensibilmente capire a cosa andassero incontro», riferisce il segretario sindacale Urs Huber. «Dai contratti e dagli altri documenti che hanno ricevuto solo dopo metà agosto, continuavano però a emergere nuove ambiguità e durante le trattative ho spesso dubitato che la delegazione FFS fosse davvero in grado di capire i problemi dei dipendenti».
Una pressione particolare incombeva poi sui dipendenti alle soglie della pensione: «si trattava di ragionare su eventuali provvedimenti per migliorare la loro futura situazione pensionistica entro la fine di settembre», aggiunge Peter Käppler, presidente centrale AS, che ha partecipato alle trattative, così come Jan Weber, presidente centrale BAU.
Indennità regionale in sospeso
Il SEV non può capire, né accettare che le FFS abbiano semplicemente incluso l’indennità regionale nel salario di base di molti dipendenti: per evitare di pagare stipendi superiori ai dipendenti in una località costosa come Ginevra, hanno semplicemente ridotto i loro salari di base nella misura dell'importo dell'indennità regionale. Quest’ultima, che dovrebbe attutire le differenze di costo della vita di alcune località, non ha così più alcun effetto, se non quello contrario di abbassare i salari previsti dai contratti. "Così facendo, le FFS hanno stravolto il significato dell’indennità regionale", critica Urs Huber. Il SEV sta ora valutando la possibilità di intraprendere azioni legali, eventualmente tramite una denuncia.
Restano anche problematici alcuni cambiamenti a breve termine del luogo di lavoro, con tragitti sino a due ore e mezza in più, come quelli da Sion a Renens, per i quali si impongono soluzioni migliori.
I vantaggi di CCL FFS e LDL
Le assicurazioni ottenute di mantenere per il 2022 le stesse condizioni permettono però ai colleghi di verificare in tutta calma l’opportunità di restare alle FFS e al SEV di poter raccomandare serenamente di firmare i nuovi contratti. «Il CCL FFS offre sicuramente anche vantaggi agli ex dipendenti di Securitrans, soprattutto perché sono protetti da subito da licenziamenti per motivi economici», dice Barbara Spalinger. «CCL FFS e legge sulla durata del lavoro (LDL) migliorano anche significativamente le disposizioni di conteggio del tempo di lavoro». Il SEV continuerà a seguire la questione, con particolare attenzione alla transizione 2022/2023. Ha già avuto modo di intervenire a seguito di alcuni contratti sbagliati ed è tuttora in discussione con le FFS su alcuni punti, quali per esempio le disposizioni sull’uso dei veicoli per recarsi al lavoro, che invece di risultare dogmatiche dovrebbero portare soluzioni vantaggiose per azienda e dipendenti. Il SEV continua anche a sostenere i suoi membri con consulenze e interventi nei confronti del datore di lavoro.
Markus Fischer / SEV-Info