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sottofederazione LPV

Una LPV battagliera e in piena forma

Manuel Avallone (a destra) e Hanny Weissmüller, candidata alla presidenza della LPV.

La 130a assemblea dei delegati della sottofederazione del personale di locomotiva LPV si è svolta presso l’hotel Kreuz di Berna. I locali che di solito vedono l’UDC festeggiare i risultati delle votazioni hanno stavolta assistito ad intense discussioni. I delegati hanno dapprima ascoltato le retrospettive sull’anno trascorso di Hanny Weissmüller (rappresentante donne), Sven Zimmermann (gioventù), Janos Jorosch (migrazione) e Christoph Erker (reclutamento) e poi il commiato del vicepresidente SEV Manuel Avallone che, nel suo breve intervento, ha tenuto ad esprimere i suoi ringraziamenti ai delegati per la sempre ottima collaborazione.

Il presidente centrale Hans-Ruedi Schürch ha ripercorso le sfide con le quali la LPV è attualmente confrontata, constatando come i cosiddetti programmi di aumento dell’efficienza abbiano in realtà portato presso numerose aziende ad un aumento del personale addetto alla pianificazione e amministrativo. Dal punto di vista sindacale, potrebbe anche esser considerata un’evoluzione positiva, se non andasse a scapito del personale di locomotiva, sempre più spesso confrontato con documentazioni di lavoro lacunose e sistemi e veicoli inaffidabili. Il presidente centrale ha lanciato anche un appello alla solidarietà e alla partecipazione al previsto sciopero delle donne*.

È il momento delle donne*

Hans-Ruedi Schürch (che lascerà la sua carica nel 2020) ha poi presentato a grande sorpresa una prima candidata alla propria successione nella persona di Hanny Weissmüller, attualmente rappresentante delle donne in commissione centrale. La LPV potrebbe così avere per la prima volta una donna alla presidenza! La relazione della consigliera nazionale e segretaria sindacale SEV Edith Graf-Litscher, attuale presidente della commissione trasporti del consiglio nazionale, ha suscitato un’accesa discussione sulle prospettive future. Da una parte, la politica intende ampliare l’infrastruttura ferroviaria, mentre dall’altra le aziende di trasporto ferroviario stanno intensificando i propri sforzi in favore della digitalizzazione. Varrebbe la pena di riflettere anche sul rapporto tra capitale investito e benefici.

Il trattamento delle proposte al congresso, nuove e in sospeso, ha dato adito ad un dibattito sulla strategia delle FFS nel traffico viaggiatori. I delegati constatano che le filiali hanno problemi sempre più grandi nel reclutamento e nella formazione di personale e chiedono quindi con insistenza che il personale di locomotiva venga riunito in una sola società. I delegati hanno inoltre deciso di estendere le prestazioni del fondo di solidarietà per i propri membri, includendo un adeguamento alle nuove norme del CCL FFS, che prevedono ora un pagamento delle indennità anche in caso di malattie di lunga durata.

La LPV si è così confermata in buona forma e pronta a battersi contro le previste misure di riduzione e le nuove strategie di digitalizzazione.

Stefan Bruderer