Autopostale: echi dall’assemblea di Yverdon-les-Bains
Rivendicazioni sul tavolo
La Commissione del personale e dei sindacati SEV e syndicom ha organizzato un’assemblea per fare il punto della situazione in seguito alla petizione consegnata alla direzione di Autpostale d’ Yverdon-les-Bains lo scorso 13 febbraio.
Nella petizione, con più di 70 firme, i conducenti chiedono, in particolare, di eliminare il flagello del numero di ore di lavoro negative, di implementare turni più compatti, diminuire il numero di giorni lavorativi consecutivi, sopprimere il servizio di picchetti e l’allestimento di servizi igienici al capolinea.
A seguito di questa petizione, ci sono stati due incontri il primo e il 21 marzo. La delegazione del personale era composta da 4 membri di syndicom e da 2 del SEV.
Primi timidi risultati
- Per quanto riguarda i WC ai capolinea, la direzione ha promesso che servizi igienici mobili «Toitoi» sarebbero stati installati nel corso del mese di maggio.
- Il servizio di picchetto dovrà essere necessariamente eliminato, in quanto secondo la legge sulla durata del tempo di lavoro (LdL), il personale di guida non ha il diritto di svolgere il servizio di picchetto. Alla ripresa dell’anno scolastico, in agosto, sarà sostituito da un servizio di riserva, che implica tuttavia che il conducente deve rimanere presente nel deposito.
- La riduzione del numero di giorni lavorativi consecutivi, solleva delle domande. Certo, i turni di 12 giorni consecutivi permettono di godere maggiormente di fine settimana liberi, ma lavorare 12 giorni consecutivi sulla strada è molto impegnativo e il limite è anche pericoloso per la sicurezza! Ma per la direzione turni di 12 giorni sono legali... (da notare che è l’unica regione in Svizzera in cui Autopostale pratica tali orari).
- La domanda di compattare le ore dei turni di servizio si scontra con difficoltà di attuazione. «Non è raro iniziare a lavorare alle 6 del mattino e finire alle 19, per solamente 6 ore di lavoro effettivo pagato. Se durante le lunghe pause si vive vicino al deposito, va bene. Altrimenti è davvero dura», ha osservato un autista. Per la direzione di Autopostale «questa richiesta va oltre i requisiti di legge e del CCL. La compattazione dei turni non può essere raggiunto senza compromettere la produttività della società o diminuire il tasso di occupazione».
- Infine, la rivendicazione di sopprimere il numero di ore negative implica una revisione completa della organizzazione dell’orario di lavoro, che richiede lunghe trattative tra i rappresentanti sindacali e la direzione di Autopostale.
«Processo in evoluzione»
Nonostante i timidi risultati di questa prima serie di discussioni, i conducenti hanno ringraziato i rappresentanti dei sindacati SEV e syndicom per il loro impegno e chiedono di proseguire le discussioni con la direzione di Autopostale di Yverdon. Per il segretario sindacale SEV Christian Fankhauser, si tratta di «un processo in evoluzione»; la cosa importante è compiere progressi gradualmente. La prossima riunione è già stata fissata per il 2 maggio.
Alberto Cherubini