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traffico regionale viaggiatori

Il SEV si oppone alle misure di risparmio nel trasporto pubblico

Il Sindacato del personale dei trasporti SEV esprime il suo sconcerto per la decisione del Consiglio nazionale di non aumentare il credito d’impegno per il traffico regionale viaggiatori (TRV). Con questa decisione, il Consiglio nazionale segue il Consiglio federale – e non il Consiglio degli Stati – e mette in discussione il finanziamento dell’offerta ordinata nel TRV. Per il SEV è chiaro che il Consiglio degli Stati deve mantenere la propria posizione e aumentare il credito di 160 milioni di franchi. I tagli lineari proposti dal Consiglio federale porterebbero inevitabilmente a una riduzione dell’offerta di servizi pubblici e a una pressione aggiuntiva sul personale, le cui condizioni di lavoro sono già difficili.

«Un traffico regionale efficiente non è un lusso, ma un elemento centrale della coesione sociale e della prosperità. Risparmiare ora rischia di provocare riduzioni degli orari, sovraccaricare il personale e limitare la mobilità. Sarebbe un passo indietro per tutta la Svizzera», dichiara Barbara Keller, vicepresidente del SEV.
 
«Il SEV contesta fermamente la decisione del Consiglio nazionale. Il credito deve essere aumentato per garantire un finanziamento sostenibile del TRV. In assenza di mezzi sufficienti, a pagarne le conseguenze saranno il personale e gli utenti dei servizi pubblici. Il SEV invita il Consiglio degli Stati a correggere questa decisione e a confermare l’aumento del credito», aggiunge Pablo Guarino, vicepresidente del SEV.
 
Garantire posti di lavoro e offerta – non metterli a rischio
 
Il SEV si impegna a garantire l’offerta e a rendere i posti di lavoro più attrattivi. Il personale è la premessa per un trasporto pubblico affidabile, efficiente e orientato agli utenti. Un trasporto pubblico ben funzionante è un valore per la Svizzera, ma ha un costo. L’aumento del credito d’impegno per il TRV è indispensabile per il personale e per una mobilità sostenibile.