Finanziamento dei trasporti pubblici
Sostegno parlamentare ai trasporti pubblici: il SEV è soddisfatto
Il Sindacato del personale dei trasporti SEV è sollevato che il Parlamento abbia corretto i piani di risparmio previsti dal Consiglio federale per i trasporti pubblici nel 2025: nessun taglio al traffico regionale viaggiatori e incentivi per l’acquisto di autobus elettrici e per i treni notturni! Questo scongiura, per il momento, i paventati tagli a danno del personale e dell’offerta di trasporto pubblico.
Nel febbraio 2024 il Consiglio federale aveva annunciato un’ulteriore riduzione lineare delle spese non vincolate nel budget 2025, per poi annunciare a settembre il blocco con effetto immediato sia degli incentivi per le propulsioni alternative per autobus e battelli sia degli incentivi per il traffico viaggiatori internazionale (treni notturni), fondamentalmente decisi dal Parlamento con la legge sul CO2. Si temeva quindi che nel 2025 le imprese di trasporto sarebbero state costrette a ridurre drasticamente i costi, il che nel breve periodo sarebbe stato possibile solo a scapito del personale o dell’offerta. «Per fortuna, però, il Parlamento ha ampiamente respinto i tagli ai trasporti pubblici proposti dal Consiglio federale nel budget 2025», constata Simon Burgunder, coordinatore della politica dei trasporti del SEV, al termine della sessione invernale.
Il Parlamento ha aumentato di 7,7 milioni di franchi il credito 2025 per il traffico regionale viaggiatori (TRV), mantenendolo così al livello del 2024. Una decisione, questa, ampiamente giustificata dall’aumento del numero di passeggeri e dal potenziamento dell’offerta. Inoltre, il Parlamento ha stanziato 10 milioni per la promozione dei treni notturni e oggi, finalmente, 36,3 milioni per incentivare l’uso di autobus e battelli a propulsione elettrica. «Il Parlamento ha così conferito al Consiglio federale il mandato inequivocabile di abbandonare l’assurdo blocco dei crediti e di ripristinare la certezza del diritto», afferma Simon Burgunder.
Con le decisioni sul budget 2025, il Parlamento ha dimostrato di essere consapevole dell’importanza dei trasporti pubblici per la Svizzera: per la quotidianità, la coesione sociale, gli scambi tra le regioni e per una mobilità sostenibile. Si tratta di un segnale positivo e motivante per il personale dei trasporti. Il SEV si augura che la politica continui a sostenere i trasporti pubblici anche in futuro.
Piani di risparmio del Consiglio federale dal 2026
Nonostante le decisioni positive sul budget, il dibattito sul risparmio nel settore dei trasporti pubblici è lungi dall’essere chiuso. A medio termine, infatti, il Consiglio federale punta a fare tagli sostanziali, soprattutto nel traffico regionale viaggiatori: per esempio, ha posto in consultazione un credito d’impegno TRV per il periodo 2026–2028 di circa il 10% inferiore all’importo necessario a coprire il fabbisogno d’indennizzo delle imprese di trasporto. Inoltre, il Consiglio federale intende ridurre del 5% i costi del TRV, come proposto dal gruppo di esperti Gaillard, e tagliare anche i versamenti al Fondo per l’infrastruttura ferroviaria.
Per realizzare le proposte di risparmio del Consiglio federale nel TRV esistono tre possibilità: aumentare le tariffe dei trasporti pubblici, ridurre il servizio sopprimendo linee o riducendo corse o, infine, accrescere l’efficienza economica delle imprese di trasporto. Con la terza variante, il personale si troverebbe ancora più sotto pressione di quanto non lo sia già oggi.
Per il SEV è chiaro che un peggioramento delle condizioni di assunzione e di lavoro è fuori discussione. «Il limone è spremuto. Non vi è alcun margine per un ulteriore aumento dell’efficienza», afferma Simon Burgunder. «Molte imprese di trasporto devono già fare i conti con la carenza di personale. I trasporti pubblici possono funzionare correttamente solo con un organico sufficiente e motivato».
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Simon Burgunder
Coordinatore politica SEV