Presidenza inopportuna nel Consiglio di amministrazione di TILO
Il SEV chiede chiarezza
Il SEV chiede che si faccia chiarezza sulla figura dell’attuale presidente del CdA di TILO SA, ingegner Michele Molina, implicato in questioni tanto gravi da sollevare seri dubbi sull’opportunità della sua permanenza al vertice di un’azienda con un’importante funzione di servizio pubblico.
Michele Molina, che nel CdA di TILO rappresenta le ferrovie Trenord, siedeva infatti anche nel consiglio di amministrazione della Ed.Im Suisse SA, di cui è stato dichiarato il fallimento lo scorso mese di aprile e che ha lasciato un buco milionario (è stato accertato che, per ora, si tratta di poco meno di 41 milioni di franchi).
In precedenza, la stessa Ed.IM SA era stata coinvolta nella catena di subappalti su un cantiere di Gandria balzando agli “onori” della cronaca per gravissimi casi di dumping salariale e di caporalato. Nel 2011, anno della sua designazione nel CdA di TILO, Michele Molina figurava pure indagato dalla Procura di Monza per una vicenda di rapporti economici “opachi e anormali” legati alla realizzazione di un centro commerciale e d’intrattenimento progettato nei pressi dell’aeroporto di Milano Linate.
Il SEV sottolinea come TILO sia un’azienda giovane e dinamica, che opera con successo ed elevata professionalità nel settore del trasporto pubblico, con grande soddisfazione dell’utenza. Sarà inoltre chiamata ad affrontare importanti sfide, come l’estensione del servizio verso Milano e Varese. Come società di trasporto pubblico, che offre un servizio pubblico, TILO ha dunque bisogno di una persona al di sopra di ogni sospetto alla presidenza del proprio CdA. Il SEV auspica che Trenord presti attenzione a questa necessità prima designare la propria rappresentanza in seno al CdA.
Giorgio Tuti, presidente
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