Congresso
75. Congresso ordinario 2009
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Si discutevano argomenti di attualità e erano prese decisioni. In proposito, i delegati ricevano i documenti programmatici, in uno con la documentazione per il congresso. Il congresso approvavo cinque risoluzioni.
Le proposte per il congresso 2009
Il segretariato SEV ha ricevuto 15 nuove proposte che sono state presentate da sezioni o sottofederazioni al congresso SEV, a Berna il 19 e 20 maggio. Le pubblichiamo qui sotto, unitamente alle motivazioni dei dipendenti.
- Pensionamento anticipato dai 60 anni (accettata - con proposta complementare del RPV)
- Votazione per ogni nuovo Contratto collettivo di lavoro (CCL) FFS (respinta)
- Riforma delle strutture di milizia: strutture organizzative (accetata)
- Pensionamento anticipato per lavoratori che esercitano servizi a turni o irregolari (accettata)
- Salario massimo nella funzione pubblica (accettata)
- Rincaro per tutte e tutti (accettata)
- Evasione delle proposte (respinta)
- Maggior trasparenza presso le aziende (accettata - seconda la raccomandazione della commissione direttiva)
- Contributi CCL (accettata)
- Informazione dei viaggiatori sull’applicazione dell’Art. 18a della LTV (accettata)
- Limite d’età per la guida professionale di bus di linea o di pulmann da turismo (accettata)
- Prezzo dell’AG FVP e assoggettamento alle imposte (pt. 1: accettato, pt. 2: respinto, pt. 3: accettato - seconda la raccomandazione della commissione direttiva)
- Commissione interna al SEV per LDL / OLDL (accettata con modificazione)
- Composizione degli Organi dirigenti SEV secondo le quote di genere (Accettata, nella sua nuova formulazione)
- Rappresentanza di entrambi i sessi negli organi delle strutture organizzative (accettata)
Pensionamento anticipato dai 60 anni
Proposta:
La Commissione Centrale TS chiede che tutte le categorie professionali che esercitano attività artigianali e che in tutte le divisioni prestano servizio a turni, che auspicano volontariamente un pensionamento anticipato a partire da 60 anni, possano beneficiarne senza decurtazioni di natura finanziaria.
Motivazione:
La Commissione Centrale TS è consapevole che la Cassa Pensione FFS non si trova al momento in una situazione confortevole. Pertanto ci si potrebbe abbandonare alla tentazione di considerare il momento attuale come non ottimale per porre la rivendicazione del pensionamento anticipato. Come noto però questo momento non sarà mai quello giusto. La mozione non deve avere però un significato generale: uno studio sull’ergonomicità condotto dalla SUVA e dall’Università di Zurigo nel 2001 nell’ambito delle FFS ha dato risultati chiari. Ciò viene dimostrato anche dalle esperienze di pensionamento anticipato nell’economia privata, come nelle costruzioni, Migros e Coop. Con un buon piano di finanziamento, un poco di buona volontà da parte dell’impresa e la solidarietà di tutti coloro che ne sono coinvolti, tutto è possibile.
Decisione:
Accettata, con la proposta complementare RPV
Votazione per ogni nuovo Contratto collettivo di lavoro (CCL) FFS
Proposta:
L’Assemblea della Sezione LPV Lucerna chiede che ogni nuovo Contratto Collettivo di Lavoro (CCL) venga presentato a tutti i membri dei sindacati della comunità di trattative per il CCL e a coloro che non sono organizzati, perché il Contratto venga approvato in votazione.
Motivazione:
Non è comprensibile il motivo per cui gli iscritti abbiano potuto e dovuto votare sull’approvazione del primo CCL e per i successivi sia stata invece loro impedita questa possibilità.
Non può essere condiviso il fatto che coloro che ne sono direttamente coinvolti non possano esprimersi su un contratto il cui contenuto ha per loro conseguenze dirette.
Una votazione generale favorirebbe la fiducia tra la base e la comunità di trattative e la base dovrebbe assumersi la propria parte di responsabilità per un nuovo CCL.
Decisione:
Respinta
Riforma delle strutture di milizia: strutture organizzative
Proposta:
Si incarica il Segretariato sindacale di condurre colloqui con le Sottofederazioni su un possibile riesame dell’apparato di milizia nella forma attuale, che esplicitamente non escluda fusioni tra Sottofederazioni o forme alternative di strutture.
Motivazione:
Il Comitato centrale VPV ha preso conoscenza con interesse delle decisioni del Comitato federativo (CF SEV) del 5/7.11.08. Esso accoglie con esplicito favore le sue decisioni.
Ciò nonostante esso ritiene che queste decisioni non vadano ancora abbastanza in là. La questione è ora quella di trasformare il SEV in modo sensato e duraturo, per essere preparati nei confronti delle sfide che si presentano. Una trasformazione delle strutture di milizia nella forma attuale è imprescindibile. Già oggi la sopravvivenza di molte Sezioni è in pericolo. Le Sottofederazioni sono sì autonome in quanto strutture organizzative, d’altro lato però è urgente e necessario riflettere su come esse possano essere riformate – anche per via di fusioni – in modo che siano in grado di affrontare le sfide future.
Decisione:
Accettata
Pensionamento anticipato per lavoratori che esercitano servizi a turni o irregolari
Proposta:
Il Segretariato sindacale viene incaricato di elaborare soluzioni e di aprire trattative con le FFS per permettere a tutti i lavoratori che esercitano servizi a turni o irregolari il pensionamento anticipato. Il pensionamento deve essere possibile senza decurtazioni della rendita. A seconda degli anni di lavoro a turno o in servizio irregolare possono essere introdotte soluzioni graduate. Come direttiva deve valere: ogni 10 anni di lavoro a turni, pensionamento con 1 anno di anticipo sull’età prevista, senza obbligo di rimborso della rendita ponte.
Motivazione:
Il lavoro a turni è usurante per la salute dei lavoratori. Negli ultimi anni molti posti di lavoro hanno subito razionalizzazioni, le pretese sono aumentate e l’intensificazione dei processi di lavoro avanzerà anche in futuro sempre di più.
Decisione
Accettata
Salario massimo nella funzione pubblica
Proposta:
Per evitare eccessi, occorre fissare un massimo per i salari nella funzione pubblica. La competenza di definire un importo praticabile spetta ai sindacati nell’ambito del partenariato sociale. Il SEV si batte per salari decenti per tutti e deve pertanto anche lottare contro salari che possono essere considerati indecenti.
Motivazione:
Il ricorso a top-managers e a specialisti non può avvenire a ogni costo. Nelle aziende pubbliche, semi pubbliche o miste, i soldi dei contribuenti devono essere utilizzati nell’ambito di limiti accettabili. I recenti casi presso le FFS dimostrano come la sorveglianza di queste situazioni da parte dei sindacati, in particolare del SEV, sia giustificata.
Decisione:
Accettata
Rincaro per tutte e tutti
Proposta:
L’importo totale dedicato al rincaro è diviso in un importo uguale per ogni lavoratore dell’azienda (importo intero per gli impiegati fissi al 100% e calcolato in proporzione per ausiliari, dipendenti a tempo parziale o con salario orario).
Motivazione:
Per favorire la giustizia sociale, il sindacato deve ridurre al minimo le disparità, in particolare il divario esagerato tra i salari più bassi e quelli più elevati. Questo procedimento assicura a tutti un importo. È indecente che attualmente vi siano collaboratori che ricevono una compensazione del rincaro 10 volte superiore a altri.
Decisione:
Accettata
Evasione delle proposte
Proposta:
Quando una proposta è accettata, la competenza di trovare una risposta e di concretizzarla spetta alla commissione direttiva. Se il suo trattamento è difficoltoso, oppure essa non può essere realizzata immediatamente, o deve essere riformulata o sostituita da un testo o da un orientamento più adeguati, queste soluzioni devono ricevere l’accordo del Congresso o dei proponenti. La commissione direttiva deve informare ogni congresso sui progressi fatti per ogni proposta in sospeso (è sufficiente una semplice informazione scritta – testo d’orientamento).
Motivazione:
Una proposta accettata ma che non ha potuto essere realizzata non deve più essere stralciata sulla base della semplice considerazione che è in sospeso da diversi anni. Normalmente, una proposta presentata al Congresso viene accettata o respinta. La sua accettazione può avvenire per esame e ciò permette comunque di trattarla e applicarla. La direzione del SEV ha la responsabilità di cercare e proporre soluzioni corrette per la realizzazione della proposta. Possiamo capire che talvolta occorra un certo lasso di tempo. Lo stralcio automatico della proposta è profondamente ingiusto e urta la sensibilità dei militanti della base e delle sezioni che si sono impegnate per formulare una proposta, argomentandola in vista del dibattito sindacale. I proponenti si sentono pertanto presi in giro constatando che la loro proposta è stata accettata, ma che non ha ricevuto alcun seguito.
Decisione:
Respinta
Maggior trasparenza presso le aziende
Proposta:
Occorre rendere pubblica la parte assegnata ai membri della direzione e ai quadri superiori della massa salariale totale, dato che questi casi non sottostanno ai CCL. L’insieme delle retribuzioni e di salari, bonus, premi, vantaggi materiali (auto di funzione ecc.) dei membri della direzione, dei quadri superiori (non sottoposti ai CCL) e dei membri del Consiglio d’amministrazione deve essere raccolto in un inventario annuale e pubblico.
Motivazione:
Il personale spesso non può capire perché si fa riferimento ad una massa salariale globale che comprende, oltre agli stipendi assoggettati ai CCL, anche quelli che non vi sono sottoposti e gli importi necessari per gli aumenti individuali di stipendio previsti dal CCL, senza che venga fatta una distinzione tra il salario del personale della base e quello dei membri della direzione e dei quadri superiori. I collaboratori devono invece poter verificare questa ripartizione. Si tratta di soldi della collettività, per cui si impone una trasparenza totale sulle retribuzioni e gli altri vantaggi dei membri delle direzioni e dei Consigli di amministrazione.
Raccomandazione della commissione direttiva
La commissione direttiva raccomanda di accettare la proposta, senza tuttavia creare un inventario.
Una pubblicazione degli stipendi delle persone non sottoposte al CCL che non si limiti all’indicazione della somma totale è molto importante per le trattative salariali, dove nella maggior parte dei casi si discute in termini di aumento percentuale della massa salariale.
La creazione di un inventario pubblico che comprenda anche i fringe benefits è invece irrea-listica e dovrebbe essere realizzata tramite un’iniziativa popolare. Vi è pertanto da chiedersi se sia il SEV a dover lanciare una simile iniziativa in un’epoca in cui si discute soprattutto dei bonus presso il settore privato.
Decisione:
Accettata, come da raccomandazione della commissione direttiva, senza creazione di un inventario
Contributi CCL
Proposta:
per rafforzare la posizione del sindacato presso le aziende con un CCL, il SEV procede come segue:
- In via generale, il contributo di solidarietà deve essere ribattezzato contributo CCL
- L’importo del contributo CCL deve avvicinarsi il più possibile a quello della quota ordinaria del SEV e deve essere adeguato al rincaro
- I membri del sindacato devono beneficiare di vantaggi particolari e specifici che esulano il campo d’applicazione normale dei CCL, che si rivolge a tutti i collaboratori.
Motivazione:
L’elaborazione dei CCL dà ad alcuni colleghi lo spunto di distanziarsi ancora più apertamente dai sindacati, sostenendo che contribuiscono comunque al funzionamento del CCL, pagando la loro quota. D’altra parte, perché pagare una quota sindacale completa, se si può lavarsene le mani versando solo una piccola parte? Viene quindi meno il sentimento di solidarietà che dovrebbe prevalere con i CCL. Molti colleghi sindacalizzati sono del parere che debbano beneficiare di prestazioni particolari che vadano oltre a quelle che il campo d’applicazione riconosce a tutti. Il personale affiliato ad un’associazione firmataria di un CCL dovrebbe poter avere maggiori riconoscimenti (sotto forma per esempio di più giorni di libero).
Decisione:
Accettata
Informazione dei viaggiatori sull’applicazione dell’Art. 18a della LTV
Proposta:
La sezione sev-vpt-gatu-tl chiede:
- Che il SEV intervenga il più presto possibile presso l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) e l’Unione dei trasporti pubblici (UTP) per richiedere una direttiva che inciti le aziende di trasporto a posare un pannello autoadesivo in tutti i veicoli che spieghi l’art. 18a LTV e il perseguimento d’ufficio in caso d’aggressione al personale.
- Che il SEV sostenga le sue sezioni sindacali in un intervento presso i loro datori di lavoro per un’informazione sull’art. 18a LTV su tutti i veicoli all’attenzione della clientela.
Obiettivo :
Informare gli utenti dei trasporti pubblici dell’introduzione dell’art. 18a della LTV al 1. gennaio 2007.
Motivazione:
constatiamo che le vie di fatto e le aggressioni fisiche e verbali sono in costante aumento, nonostante questa modifica di legge del gennaio 2007. Ciò è da attribuire anche al fatto che le aziende minimizzano le aggressioni, filtrando l’applicazione dell’art. 18° della LTV ed evitano ogni informazione preventiva dell’utenza su questa modifica di legge. Un anno fa, siamo intervenuti unitamente alla ZPV presso l’UTF e l’UFT per chiedere che nei veicoli dei trasporti pubblici venga posato un pannello informativo, com’è il caso per l’uso senza titoli di trasporto. Sino a oggi, non abbiamo però ricevuto nessuna risposta.
Viene quindi da chiedersi se le aziende e gli enti pubblici non considerano più grave il viaggiare senza biglietto che le aggressioni ai loro impiegati. Ciò sarebbe contrario anche ai principi della « Charta » in cui si sono impegnate a migliorare la sicurezza dei trasporti pubblici che, tra l’altro, recitano : « le aziende firmatarie affermano che l’aggressione ad un loro dipendente costituisce un atto contro l’azienda stessa ».
Osservazioni:
Sostenuta dal gruppo autonomo dei trasporti urbani della Svizzera romanda della VPT SEV (GATU) e dalla ZPV-Léman (sottofederazione del personale treno):
Decisione:
Accettata
Limite d’età per la guida professionale di bus di linea o di pulmann da turismo
Proposta:
La sezione sev-vpt-gatu-tl chiede:
- che il SEV intervenga il più presto possibile presso l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) per modificare la legge federale, iscrivendo un limite d’età di 65 anni per la guida di veicoli professionali.
Obiettivo:
fissare nella legislazione federale (LCStr) un limite di età di 65 anni per la guida professionale di autobus (patente categoria D) lanciando il dibattito presso le istanze competenti.
Motivazione:
Constatiamo sempre più spesso che società di trasporto pubblico ricorrono al subappalto per esercitare determinate linee di bus, con il chiaro intento di ridurre i costi, grazie anche all’impiego di personale ausiliario in pensione “senza limiti d’età” per la guida professionale di autobus. Il ricorso a questa forma di manodopera “a buon mercato” tramite il subappalto costituisce una forma di dumping salariale e sociale. Il problema della sicurezza che ne deriva ci tocca molto direttamente. Il recente, grave incidente, di un autobus del canton Vaud diretto in Italia con conseguenze mortali evidenzia in modo drammatico la portata del problema. La polizia italiana ha subito indagato sui legami tra l’avanzata età del conducente (81 anni) e le cause dell’incidente. In alcuni paesi europei, la guida professionale di autobus viene limitata ai 60, rispettivamente 65 anni al massimo.
Decisione:
Accettata
Prezzo dell’AG FVP e assoggettamento alle imposte
Proposta:
La sezione SEV VPT Tpf rete urbana chiede :
- che il SEV torni in trattativa con l’UTP
- che il prezzo dell’AG FVP non superi i fr. 240.- all’anno
- che la tassazione dell’AG FVP di 2a classe sia abolita.
Osservazioni:
Nel 2007, siamo stati sorpresi dal nuovo prezzo dell’AG FVP e della sua tassazione. Non comprendiamo infatti perché questo abbonamento sia tassato e troviamo inoltre i prezzi del tutto irragionevoli: Fr. 536.- per l’acquisto dell’AG FVP e Fr. 2000.- di tassazione, senza differenziazione tra 1° e 2° classe.
Motivazione:
Noi dipendenti dei trasporti pubblici beneficiamo di pochi giorni di congedo con la nostra famiglia a causa degli orari di lavoro irregolari. Per questo motivo, riteniamo giusto di poter disporre di un AG FVP a prezzo ragionevole, senza che esso sia assoggettato alle imposte, a compensazione di quanto facciamo per la popolazione del nostro paese. Inoltre, la maggioranza di noi usa l’AG FVP per motivi di servizio.
Decisione sul punto 1:
Accettato
Decisione punto 2:
Respinto
Decisione punto 3:
Accettato
Commissione interna al SEV per LDL / OLDL
Proposta:
La sezione SEV VPT Tpf rete urbana, chiede:
- che sia costituita una commissione interna SEV LDL. Essa deve essere composta da due rappresentanti delle sottofederazioni FFS, da due rappresentanti per ogni settore VPT e da colleghi del centro di competenza “durata del lavoro” del SEV. Il suo funzionamento potrebbe ricalcare quello della conferenza CCL FFS. Essa si riunirebbe tutte le volte che è necessario, ma almeno due volte all’anno prima della riunione della commissione federale della legge sulla durata del lavoro.
- Che le sottofederazioni e i settori VPT partecipino al dibattito condotto in tutta trasparenza.
- Che il SEV, in caso di attacco del padronato, faccia ricorso a tutti i mezzi a sua disposizione (mobilitazione, référendum…) per contrastarlo.
Osservazioni:
I partecipanti alla conferenza dei presidenti dei trasporti urbani su strada SEV / VPOD del novembre 2008 sono stati sorpresi nell’apprendere che il 1. dicembre 2008 sarebbero entrate in vigore alcune modifiche degli articoli 6 e 8 OLDL.
Queste modifiche apporteranno senz’altro miglioramenti nella protezione del personale in caso di lavoro notturno o di servizio di picchetto. Ciononostante, esse avrebbero dovuto essere oggetto, sin dall’inizio delle discussioni in seno alla commissione federale della legge sulla durata del lavoro, di una consultazione delle sezioni, in modo da evitare di ritrovarsi spiazzati nelle discussioni con la parte padronale.
Da quanto ci è dato di sapere, LDL e OLDL dovrebbero essere oggetto di revisione a seguito della riforma II delle ferrovie ed è pertanto importante coinvolgere le sezioni in questo processo.
I rappresentanti del padronato non sono preoccupati del nostro benessere. Il loro obiettivo è di spremere al massimo il limone, ricercando continui aumenti di produttività, nonostante la LDL debba proteggere i lavoratori.
Motivazione:
Chi meglio dei responsabili sezionali e, quindi, dei lavoratori stessi, è in grado di capire e valutare le modifiche di legge ?
Occorre quindi un processo democratico che riguarda le decisioni importanti che modificano le condizioni di lavoro. Le sezioni devono quindi essere coinvolte nel processo di decisione sulle modifiche di LDL e OLDL.
Decisione:
Accettata, con gli emendamenti ai punti 1 e 2 della proposta
Controproposta:
Il centro di competenza „durata del lavoro“ è tenuto ad informare costantemente il Comitato SEV (attuale commissione direttiva) sulle discussioni in seno alla commissione LDL e ad approvare gli orientamenti di futuri adeguamenti della LDL e della OLDL.
Motivazione:
In questo modo, i rappresentanti delle sottofederazioni nel Comitato SEV saranno informati sulle modifiche della LDL e potranno, dopo averne discusso all’interno della sottofederazione, riferire in comitato sull’opinione di questa sui singoli punti.
Decisione:
Respinta. Gli emendamenti della proposta hanno fatto decadere la controproposta.
09/14 - Commissione femminile SEV
Composizione degli Organi dirigenti SEV secondo le quote di genere
Proposta:
La Commissione femminile richiede di completare come segue l’articolo 3.4 degli Statuti SEV:
- «Esso opera per un giusto ordinamento economico, sociale e per l’equità tra i sessi e si prefigge …»
Motivazione:
Dei 47'000 membri attivi del SEV 10'000 sono donne. La quota delle donne tra gli iscritti continua a salire (la percentuale di crescita delle donne nel SEV aumenta di circa il 0,2% all’anno).
In particolare nel settore del Servizio pubblico la quota delle donne è molto alta. Le migliori intenzioni politiche non servono a nulla, se le strutture ostacolano le donne nella loro professione. Assicurare una rappresentanza minima è determinante per il successo di un’organizzazione, che si è posta tra l’altro come obiettivo l’aumento del numero degli iscritti. I membri saranno compatti e fiduciosi dietro gli organi del SEV, se questi considereranno pienamente nella loro attività le esigenze delle lavoratrici.
Decisione:
Accettata, nella sua nuova formulazione
09/15 - Commissione femminile SEV
Rappresentanza di entrambi i sessi negli organi delle strutture organizzative
Proposta:
La Commissione femminile richiede che all’Articolo 15.4 degli Statuti del SEV venga aggiunto il seguente punto:
- Nei Comitati e negli Organi dirigenti delle Strutture organizzative entrambi i sessi sono rappresentati da almeno una persona, qualora fossero entrambi presenti nell’ambito organizzativo.
Motivazione:
Tradizionalmente il SEV e le sue Strutture organizzative sono stati soprattutto maschili; la situazione è ora radicalmente cambiata e il SEV organizza oggi oltre 10'000 donne. Nella maggior parte dei Comitati le donne sono già presenti. Per essi il contenuto di questa proposta non è altro che la messa in atto delle regole fondamentali di un sindacato. Desideriamo ciò nonostante che questo principio basilare sia riconosciuto negli Statuti, appunto per adeguarli alle condizioni reali. Regole antiquate non farebbero che ostacolare in futuro possibili sviluppi positivi.
Decisione:
Accettata