Congresso 2015
Testo di orientamento Europa
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I trasporti pubblici svizzeri dipendono dalla politica dei trasporti dell'Unione europea (Ue) sotto molti punti di vista. Infatti, al centro dei dibattiti dell'UE vi sono questioni come l’apertura dei mercati, la completa separazione tra infrastruttura ed esercizio, la concorrenza nel traffico viaggiatori. Le basi sono pertanto gettate e bisogna che la Svizzera esprima tempestivamente la propria visione a livello europeo.
4. Pacchetto ferroviario
Con il suo quarto pacchetto ferroviario, l'Unione europea ha compiuto un ulteriore passo verso la liberalizzazione. La commissione propone che tutto il traffico ferroviario viaggiatori interno sia completamente liberalizzato a partire dal 2019. Quale membro dell'ETF, il SEV vi si oppone categoricamente e si batte con la stessa ETF contro la concorrenza nel trasporto viaggiatori per ferrovia, in quanto porterebbe ad una privatizzazione degli utili e a una socializzazione delle perdite. I sindacati lottano anche per evitare il dumping salariale e sociale, schierandosi chiaramente per il mantenimento degli standard sociali e per la protezione di lavoratori e lavoratrici quando vengono messe a concorso le prestazioni dei trasporti pubblici su ferrovia e su strada.
Il traffico viaggiatori ferroviario è un servizio pubblico che deve essere accessibile a tutti. Una rete ferroviaria ben integrata è una combinazione di linee redditizie e deficitarie. La liberalizzazione aprirebbe ad offerte private sulle linee redditizie, lasciando alle aziende pubbliche il servizio delle regioni periferiche. Se così fosse, lo Stato pagherebbe di più, mentre le società private intascherebbero gli utili derivati dalla gestione delle linee redditizie.
Prescrizioni sulla sicurezza e controllo della sicurezza
Se anche l'agenzia ferroviaria europea (AFE/ERA) diventerà in Europa l'unica sede abilitata a rilasciare autorizzazioni per la messa in servizio di veicoli e attestati di sicurezza alle compagnie ferroviarie, non potrà limitarsi a questi compiti. L'ETF e il SEV esigono che vengano prese in considerazione le competenze di collaboratori e collaboratrici, la formazione e la formazione continua, regole accettabili sul tempo di lavoro, elevate norme sulla salute e sulla sicurezza sul posto di lavoro come elementi di base per la sicurezza delle ferrovie. Chiedono inoltre che l'AFE fissi degli standard, di cui va controllato il rispetto.
L'infrastruttura non è privatizzabile
Il dibattito sul quarto pacchetto ferroviario continua. Il SEV, unitamente all'ETF, continuerà a lottare contro l’ulteriore liberalizzazione prevista da questo pacchetto e contro la separazione tra infrastruttura e esercizio.