colpi di diritto
Solo contabilità elettronica dei salari?
Il mio datore di lavoro può obbligarmi a ricevere una busta paga mensile in formato elettronico o ho il diritto di chiedere una versione cartacea?
Goran, conducente di autobus, è in difficoltà: dall’inizio dell’anno, il suo datore di lavoro ha introdotto un sistema informatico che gli consente di inviare in modo sicuro il suo estratto conto mensile. Goran detesta i computer e non ha ancora imparato a usare gli strumenti. Nonostante i suoi sforzi, non riesce ad accedere agli estratti conto, quindi non può controllarli. Si chiede se il suo datore di lavoro possa costringerlo a procedere in questo modo che contrasta con i suoi interessi.
Ai sensi dell’ultima frase dell’art. 323b comma 1 del Codice delle Obbligazioni (CO), al dipendente deve essere consegnato un certificato di salario. Lo scopo è quello di verificare la retribuzione percepita. Sebbene non sia specificata la frequenza di invio dei conteggi, per i lavoratori il cui salario può variare su base mensile a causa di orari di lavoro irregolari, il conteggio deve essere inviato su base mensile. È il caso di Goran, che lavora regolarmente nei fine settimana e di notte.
Ai sensi dell’art. 321d comma 1 del Codice delle obbligazioni, il datore di lavoro ha il diritto e il dovere di impartire istruzioni al proprio dipendente. Il dipendente è tenuto a rispettarle in virtù del suo dovere di fedeltà e secondo le regole della buona fede. L’obbligo di fedeltà significa che il dipendente deve astenersi da qualsiasi comportamento che possa ledere i legittimi interessi del datore di lavoro. Questo dovere dipende dall’attività svolta e sussiste solo per i compiti necessari allo svolgimento della funzione contrattuale.
L’implementazione di un sistema informatico per le buste paga è principalmente legato all’interesse economico del datore di lavoro: il processo di invio fisico viene eliminato, con un risparmio di tempo e di costi. Il datore di lavoro potrebbe sostenere che, in virtù del dovere di lealtà, il/la dipendente è obbligato/a ad accettare il sistema di consegna elettronico, al fine di salvaguardare i propri interessi finanziari. Riteniamo che questa interpretazione dell’obbligo di fedeltà sia troppo ampia, che il suo limite risieda nella protezione della personalità del lavoratore/della lavoratrice e che debba essere applicata solo se esiste un legame sufficiente con il rapporto di lavoro. In questo caso, non c’è un legame sufficiente tra il rapporto di lavoro e un possibile risparmio da parte del datore di lavoro sull’invio di documenti cartacei e, soprattutto, l’obbligo di ricevere documenti elettronici è potenzialmente in grado di minare realmente gli interessi legittimi e finanziari di alcuni dipendenti che vorrebbero controllare la propria busta paga tramite una copia cartacea.
Sebbene i risparmi di tempo e di costi derivanti dalla digitalizzazione siano reali e non debbano essere esclusi dalle riflessioni delle aziende sui loro metodi organizzativi, riteniamo che sia necessario che i conteggi salariali siano disponibili in forma cartacea se un/una dipendente lo richiede.
Servizio giuridico del SEV