colpi di diritto
Assemblee sezionali: evento pubblico o privato?
Le assemblee sezionali non sono un evento pubblico, ma nemmeno una circostanza privata. Non tutto quanto vi viene discusso si presta a essere divulgato.
Dopo il lavoro, Giovanni si reca direttamente alla «Casa del popolo», dove si svolge l’assemblea della sua sezione. È contrariato, perché ha appena avuto un diverbio con il suo superiore. Durante la cena in comune, la sua mente e le sue discussioni sono dominate da un solo tema: quello stupido di un capoteam che vuole a tutti i costi implementare quella fesseria di una ristrutturazione creata a tavolino da burocrati che non capiscono niente, nonostante lui stesso non sia all’altezza di svolgere il suo compito.
Una settimana più tardi, passata l’arrabbiatura, Giovanni viene convocato dal capoteam, il quale è venuto a sapere che Giovanni si è espresso in toni non proprio lusinghieri nei suoi confronti. La discussione che ne segue è ancora più accesa della prima, con Giovanni ancora più arrabbiato per il fatto che qualcuno della sezione è andato a spifferare tutto. Telefona pertanto al presidente, chiedendo di chiarire chi possa essere stato, senza che ciò porti naturalmente a un risultato concreto.
Bisogna tener presente che un’assemblea sezionale non è un evento pubblico. Dal punto di vista giuridico, va considerato pubblico un evento in cui un numero imprecisato di persone non legate tra loro possono venire a conoscenza di affermazioni o azioni. Questo non è però il caso di un’assemblea sezionale, nemmeno quando i partecipanti non si conoscono. Infatti, la partecipazione è limitata a una cerchia precisa di persone, ossia i membri della sezione. Questa constatazione non cambia con la presenza di ospiti, o relatori, che partecipano in quanto invitati espressamente.
Ciò non basta però a fare dell’assemblea un evento privato. Capita quindi molto spesso che le esternazioni che vi vengono fatte giungano sino al datore di lavoro, con conseguenze, anche spiacevoli, come quella riportata nel nostro esempio. È vero che ciò può capitare anche in altre circostanze, al ristorante, oppure in un altro ambito. Dal momento che però molto spesso le assemblee sezionali riuniscono persone che hanno lo stesso datore di lavoro e si occupano delle condizioni di lavoro, è normale che lo stesso datore ne sia a conoscenza e sia interessato a quanto vi viene discusso.
Proprio poi quando le questioni interne a un’ azienda sollevano emozioni intense, occorre tener presente che le discussioni e le affermazioni fatte potrebbero giungere anche ad orecchie indesiderate.
I o le presidenti sezionali, che devono dirigere discussioni magari anche delicate, farebbero quindi bene a ricordare e a far presente che quanto discusso non dovrebbe lasciare le mura della sala. Se è stato invitato un rappresentate dell’azienda come relatore, in genere, i membri si trattengono da commenti troppo focosi. Quando invece è un membro ad avere anche funzioni dirigenziali, giova ricordare, nonostante la maggior parte dei soci ne sia già consapevole, che la discussione non deve essere riportata in azienda.
I principi qui illustrarti evidenziano d’altra parte come i resoconti assembleari pubblicati sul giornale o sul sito internet siano da considerare pubblici, con la sola eccezione delle pubblicazioni in pagine internet accessibili solo ai membri sezionali.
Una realtà di cui chi redige questi rapporti dovrebbe tener conto.
Team di protezione giuridica