colpi di diritto
Dita quasi bruciate
Grazie alla protezione giuridica del SEV il nostro membro non è stato condannato per incendio doloso.
Un dipendente delle pulizie, fuma una sigaretta durante la pausa e getta il mozzicone nel cestino che, poco dopo, prende fuoco.
«In seguito alla vostra obiezione, abbiamo ricontrollato i fatti e concluso che le vostre osservazioni sono giustificate». Questo il laconico messaggio dell’ufficio distrettuale incaricato del caso dell’impiegato delle pulizie che aveva contestato, con l’assistenza del SEV, una multa di 440 franchi. Ecco i fatti: il dipendente lavorava di notte ed era confrontato con una lotta contro il tempo, dal momento che l’elettricità sarebbe stata interrotta durante la notte. Doveva dunque passare l’aspirapolvere rapidamente. Con il collega, aveva svuotato i sacchetti di aspirapolvere e gettato quelli pieni nell’immondizia. Alla fine aveva fumato una sigaretta, schiacciato il mozzicone nel posacenere e gettato nella spazzatura.
I pulitori erano poi tornati sul treno per svuotare la spazzatura. Intanto la pattumiera contenente il mozzicone aveva preso fuoco, in modo comunque contenuto e non pericoloso. Nonostante questo, è stato multato per «violazione della legge sulla protezione contro gli incendi». Dietro ciò planava soprattutto lo spettro dell’assicurazione contro gli incendi, che avrebbe proceduto alla ricerca del responsabile dell’incendio. Il pulitore si è dunque rivolto al SEV, che ha messo a sua disposizione un avvocato; il legale è giunto alla seguente conclusione: la responsabilità del dipendente non poteva essere esclusa, ma sarebbe stata difficile da provare. A causare l’incendio avrebbero potuto essere sia i rifiuti trovati sul treno, sia le apparecchiature tecniche presenti sul luogo del sinistro. L’avvocato ha perciò giustificato l’opposizione alla multa come segue: «In queste circostanze, la causa del fuoco non può essere determinata a livello giuridico». Un giudice avrebbe sicuramente assolto il nostro membro. Era quindi logico sospendere il procedimento e concedere un adeguato indennizzo. A questi argomenti, nulla avrebbe potuto essere aggiunto. Il procedimento penale è dunque stato annullato e, logicamente, lo spettro di un’azione da parte dell’assicurazione è svanito.
Servizio giuridico del SEV