Trattative salariali alla BLS: come funziona in pratica?

Ogni autunno il tema delle trattative salariali è presente nei media ed è un argomento di conversazione diffuso non solo tra i membri del SEV. Quest'autunno le trattative salariali sono di nuovo sotto i riflettori, dato che il rincaro attuale e quello accumulato negli ultimi due anni pesano molto sul borsello.

Il SEV sta conducendo trattative salariali in molte aziende, tra cui la BLS.

Perché vengono avviate trattative salariali?

l Contratto collettivo di lavoro (CCL) della BLS prevede un sistema salariale in cui i dipendenti assoggettati al CCL ricevono ogni anno, il 1° aprile, un aumento salariale automatico basato su vari fattori quali la funzione, l'età, l'esperienza e il rendimento. Indipendentemente da ciò, grazie al CCL BLS, ogni anno si svolgono trattative tra le parti sociali (=parti contraenti) su misure salariali aggiuntive. Il CCL BLS afferma quanto segue all’articolo 6, paragrafo 1 "Trattative salariali":

Le parti contraenti negoziano una volta all’anno l’eventuale adeguamento di salari e assegni in una rispettiva trattativa. In tale sede le parti terranno in considerazione le condizioni economiche e finanziarie della BLS e dei relativi enti di corresponsione dei compensi, l’evoluzione del costo della vita nonché le condizioni del mercato del lavoro.

Esistono quindi criteri concordati su cui si basano le trattative salariali. Di conseguenza, è importante tenerne conto nella rivendicazione salariale.

Come nasce una richiesta di rivendicazione salariale?

Il SEV e le altre due associazioni dei lavoratori transfair e VSLF formano la comunità di trattativa (CT) per rappresentare i/le dipendenti nei confronti della BLS. Fanno capo a comitati con membri che si riuniscono regolarmente e sono responsabili, tra l'altro, dell'elaborazione delle richieste salariali. In questo processo, i sindacati e le associazioni ricevono un mandato dai loro membri. Nel caso del SEV, il comitato centrale della BLS è responsabile dell'elaborazione delle richieste salariali e del relativo mandato per la rappresentanza del SEV. La CT consolida quindi le varie richieste in una sola e la trasmette alla BLS. La BLS, in quanto datore di lavoro, è a sua volta incaricata di negoziare dal proprio consiglio di amministrazione.

Come funzionano le trattative salariali?

A novembre/inizio dicembre si svolgono due o tre tornate di negoziati. Da una parte c'è la delegazione della BLS come datore di lavoro e dall'altra la delegazione della CT. Quest'ultima è composta da rappresentanti dei rispettivi sindacati e associazioni, con il SEV che guida la delegazione negoziale.

Una volta concluse le trattative, il risultato viene nuovamente sottoposto agli organi competenti di entrambe le parti (nel caso del SEV il Comitato centrale della BLS) per l'approvazione o il rifiuto. Di norma, a ciò segue un'adeguata comunicazione ai/alle dipendenti della BLS. Le misure salariali negoziate saranno applicate il 1° aprile (in casi eccezionali già il 1° gennaio) dell'anno successivo.

Cosa succede se le parti sociali non riescono a raggiungere un accordo?

È un caso raro, ma è già accaduto in passato. L'articolo 6, comma 2, del CCL BLS prevede la possibilità di ricorrere al tribunale arbitrale (cfr. CCL BLS 1.3 Procedura arbitrale e di conciliazione):

Ove le parti non raggiungano un accordo entro il 15 dicembre, ciascuna parte contraente avrà la possibilità di rivolgersi entro 30 giorni al tribunale arbitrale, che dovrà tenere conto dei criteri indi- cati al comma 1.

 

Hai domande e/o suggerimenti sulle trattative salariali? Il SEV è a tua disposizione all'indirizzo , saremo lieti di ascoltarti!