Consigli per il colloquio di reclutamento
«Un membro ne recluta un altro»
L’attività di reclutamento di nuovi membri avviene nelle sezioni e da parte dei membri attivi. Possibilmente, le sezioni designano un responsabile del reclutamento fra i membri del comitato. Il/la responsabile della propaganda coordina le relative attività e riceve informazioni e materiale dalla sua sottofederazione e dal SEV, in merito alle azioni previste.
È raccomandabile che collaborino vari altri membri di comitato e attivi, così da convincere colleghe e colleghi ad aderire al SEV. Ognuno fa uso di argomenti propri e della sua convinzione di far parte del nostro sindacato. La diversità personale rafforza così l’attività propagandistica della sezione.
Suggerimenti per il colloquio personale
- Atteggiamento positivo
- Buona preparazione
- La giusta partenza
- Dialogo anziché monologo
- La simpatia è importante
- «Dove» e «quando»
- La tecnica del colloquio
- La scelta del modo
- Tener presente l’obiettivo porta alla conclusione positiva
- Far uso corretto delle conoscenze
- La nostra forza
- Indicare le prospettive
Il successo dipende da come si comporta il reclutatore:
- convinto à perciò posso convincere.
- Sono motivato a condividere la mia convinzione con l’altro.
- Non voglio fare pressione e non mi aspetto una decisione immediata.
Suggerimento: sentirsi bene influisce sul comportamento. Non è sempre il momento giusto per condurre in porto un colloquio di reclutamento. Il momento migliore dev’essere individuato dal reclutatore stesso.
Conoscenze del SEV, della sezione e del mio interlocutore sono preziose:
- So di cosa parlo à perciò mi sento sicuro.
- Conosco il materiale di propaganda e i mezzi ausiliari e li posso usare in modo corretto.
- Sapere quali sono le aspettative e gli interessi del mio collega mi facilita il compito.
Suggerimento: il SEV organizza corsi pratici per reclutatori, che aiutano a gestire bene i colloqui e ad usare in modo corretto i migliori argomenti.
Iniziare con una domanda può rendere tutto più facile:
- Conosci il SEV e la nostra sezione? Ne hai già sentito parlare?
- Che cosa sai del SEV e della sua attività e del vantaggio di farne parte?
- Hai già avuto occasione di parlare del SEV? Che impressione ne hai avuto?
Suggerimento: per rispondere alle domande, il tuo interlocutore ha bisogno di tempo. Il contatto riesce meglio se l’interlocutore viene avvicinato dove si trova.
Ascoltare è spesso più importante che soltanto parlare:
- Anche l’interlocutore ha un’opinione sui sindacati, sul SEV.
- Prendere sul serio le riserve significa prendere sul serio pure l’interlocutore.
- Domande e riserve possono essere affrontate meglio con buona informazione e buona documentazione.
Suggerimento: tutti desiderano che il loro punto di vista sia tenuto in considerazione. Il successo del colloquio dipende anche dal fatto che l’interlocutore stesso capisca che l’adesione al sindacato è vantaggiosa. Per farlo, è importante adattare i messaggi alle persone che si vogliono convincere: una donna che è anche mamma o un uomo che è anche papà, per esempio, saranno sensibili all'impegno del SEV per la conciliazione tra vita privata e professionale. Un uomo o una donna vicini alla pensione, possono essere interessati al fatto che la protezione giuridica professionale non si ferma al momento della pensione.
È più facile convincere una persona se c’è un rapporto di simpatia:
- La simpatia è bilaterale: anche l’interlocutore avverte simpatia e antipatia.
- Il colloquio non può avere successo, se l’uno o l’altro avvertono antipatia.
Suggerimento: se il compito della propaganda è ripartito su diverse persone, si può meglio tener conto dell’aspetto simpatia/antipatia. È consigliabile disporre di diversi propagandisti.
È meglio scegliere il posto più adatto e il momento migliore:
- Per un buon colloquio occorre prendersi il tempo necessario ed evitare i giri di parole
- La scelta del luogo in pubblico (locale del personale, deposito, posto di lavoro…) o in privato dipende dalle preferenze personali.
- Può essere necessario avere più di un contatto, lasciare il tempo di riflettere e di farsi un’opinione.
- Un “no” ottenuto sotto pressione rende più difficile un successivo “sì”.
Suggerimento: se si ha poco tempo a disposizione, è meglio limitarsi a consegnare la documentazione, rinviando ad un secondo momento la discussione.
Occorre mettere al centro i punti essenziali e in risalto quanto si condivide.
- Essere aperti ai desideri e agli interessi dell’interlocutore e approfondire così la discussione.
- Per ottenere l’adesione, occorre a volte pazienza e ripetuti approcci.
Suggerimento: il potenziale nuovo membro si aspetta qualcosa dal colloquio, senza tuttavia sempre esprimerlo chiaramente. È importante dare possibilmente seguito alle sue aspettative.
Il modo migliore di iniziare è essere amichevoli e convinti:
- Con gli argomenti e il dialogo si costruisce la fiducia.
- Dar prova di convinzione fa effetto.
- Correttezza e oggettività fanno sì che anche le critiche non diventino personali.
Suggerimento: con argomenti oggettivi e validi si possono controbattere le critiche personali e favorire il successo del colloquio.
Un colloquio di propaganda può assumere varie connotazioni, ma il traguardo deve sempre essere l’adesione:
- Durante il colloquio è importante essere coerenti e discutere in modo rispettoso.
- Se l’interlocutore non fa che esprimere critiche e non dimostra alcun interesse ad aderire, meglio troncare il colloquio.
- L’interlocutore si aspetta che alla fine del colloquio il reclutatore arrivi al punto: “Vuoi diventare membro?”
Suggerimento: verso la conclusione di un colloquio intenso, è utile proporre chiaramente di aderire al sindacato, firmando il relativo tagliando.
Il reclutatore è convincente se non dà l’impressione di sapere tutto.
- Ammettere onestamente di non sapere qualcosa rafforza la fiducia.
- Entrambi contribuiscono al colloquio con le loro conoscenze.
- Eccedere nel senso di sicurezza può essere controproducente.
Suggerimento: le lacune conoscitive possono essere eliminate con una ricerca su testi o in internet o anche chiedendo ai colleghi. Il successo è un compito comune.
Un ampio consenso e obiettivi chiari.
- Il sindacato e i suoi membri perseguono obiettivi comuni.
- Il minimo comun denominatore è la salvaguardia e lo sviluppo di buone condizioni di lavoro
- C’è posto per opinioni diverse, poiché riguardo agli obiettivi principali siamo uniti.
Suggerimento: il comun denominatore della rivendicazione di buone condizioni di lavoro e di posti di lavoro sicuri è la chiave per dimostrare l’importanza del SEV.
Insieme siamo più forti e otteniamo miglioramenti:
- La forza del SEV dipende dal numero dei suoi membri.
- Si può influire sulle decisioni se si è presenti.
- Solidarietà verso gli altri significa pure fare l’esperienza della solidarietà per sé.
Suggerimento: se si riesce a far nascere nel potenziale nuovo membro l’interesse per l’adesione, il compito del reclutatore risulta facilitato nel portare a termine il suo compito.