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parità

Salari e pensioni migliori

Le donne sono ancora spesso pagate meno, assumono sulle loro spalle un maggior numero di lavori non retribuiti (di cura) e ricevono pensioni più basse. Prima del voto sull’innalzamento dell’età pensionabile per le donne, molti politici avevano promesso alle donne pensioni migliori. La revisione della LPP non mantiene questa promessa. Il SEV respinge chiaramente questa proposta ed è a favore di pensioni eque. Le donne interessate possono saperne di più sulla loro situazione pensionistica personale in occasione della Giornata di formazione del SEV destinata a loro.

Venerdì scorso, in occasione del 14 giugno, numerose persone sono scese nuovamente in piazza per difendere una maggiore uguaglianza. I/le manifestanti hanno fatto sentire la loro voce soprattutto in merito alla valorizzazione finanziaria e sociale del lavoro femminile. Da un lato, la parità salariale deve essere finalmente attuata, soprattutto nei settori in cui la maggioranza dei dipendenti è costituita da donne e i salari sono bassi. Ciò richiede aumenti salariali mirati. Dall’altro lato, i bassi livelli salariali fanno sì che le donne in particolare debbano convivere con preoccupazioni finanziarie, dipendere dai loro partner e trascorrere la pensione in povertà a causa di rendite insufficienti. Questa situazione sarà aggravata dall’attuale revisione della LPP: La maggior parte delle donne dovrà pagare di più, ma riceverà una pensione inferiore. Anche il SEV si oppone fermamente a questa sciagurata proposta.

Le proteste contro la legge LPP si sono alzate nell’ambito della mobilitazione per la giornata di sciopero femminista del 14 giugno. In vista dello sciopero, oltre 60 donne della politica e della società hanno firmato un manifesto contro la riduzione delle rendite delle casse pensioni. Non ne vogliono saperedi ulteriori riduzioni delle pensioni a causa di una riforma iniqua. «Quando l’anno scorso abbiamo accettato l’ aumento dell’età pensionabile per le donne, ci sono state promesse soluzioni rapide ed efficaci per colmare il divario pensionistico esistente. Con questa revisione della LPP, invece, noi donne riceveremmo una pensione ancora più bassa di quella attuale, anche se i nostri contributi salariali aumenterebbero», afferma Lucie Waser, responsabile delle pari opportunità del SEV.

La revisione della LPP ignora anche la causa principale del divario pensionistico (le donne hanno ancora una pensione inferiore di un terzo rispetto agli uomini): il lavoro di cura non retribuito. Con l’attuale riforma della LPP, le madri lavoratrici che hanno responsabilità di cura si troveranno in età avanzata in una situazione peggiore di quella attuale.

Le numerose riforme pensionistiche di quest’anno avranno effetti diversi sulla vita prima e dopo la pensione. La Giornata di formazione delle Donne SEV di quest’anno, che si terrà venerdì 15 novembre, è dedicata proprio a questo tema e offre un aggiornamento sulla riforma pensionistica con presentazioni interessanti e gruppi di lavoro specifici. «Le partecipanti riceveranno informazioni preziose e una panoramica sulla propria situazione pensionistica in età avanzata», sottolinea Lucie Waser. «Oltre alle presentazioni, ai gruppi di lavoro e alla tavola rotonda, la giornata offre molto tempo per il dialogo tra le partecipanti». Ci sono ancora alcuni posti disponibili. Cogliete questa opprtunità:
Giornata di formazione per le donne : SEV-Online

Chantal Fischer

Giornata di formazione

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