Primo maggio
Premi più bassi – salari più alti
Sono migliaia le persone scese in piazza in tutta la Svizzera mercoledì 1° maggio per celebrare la Giornata internazionale dei diritti dei lavoratori. Le proteste si sono concentrate sui salari e sulla perdita del potere d’acquisto.
Anche in Ticino, nonostante la pioggia battente, un migliaio di persone hanno partecipato al tradizionale corteo che dalla stazione di Bellinzona si è snodato fino in Piazza Governo (vedi foto). Sull’onda delle proteste contro le misure di risparmio cantonali, qui lo slogan era: «Uniti per salari, pensioni e lavoro di qualità. Pubblico e privato: solidarietà». Misure di risparmio che, come ha ricordato il segretario sindacale SEV Angelo Stroppini: «Stanno incidendo anche sui trasporti pubblici e nel 2025 potrebbero esserci delle conseguenze in termini di offerta del servizio, con possibili conseguenze anche sul fabbisogno di personale. Compito del SEV far sì che eventuali misure di risparmio non ricadano sulle spalle delle lavoratrici e lavoratori».
In generale in Svizzera i premi della Cassa malati sono stati al centro dei temi della giornata, all’insegna dello slogan «Premi più bassi, salari più alti» e gli oratori dalle varie Piazze del Paese hanno sottolineato la necessità di aumenti salariali reali e si sono espressi a favore dell’iniziativa socialista per la riduzione dei premi, in votazione il 9 giugno.
Nel suo discorso tenuto a Bienne (BE), Pierre-Yves Maillard, presidente dell’USS, ha denunciato le «Cifre completamente false sull’inflazione» annunciate in Svizzera. Il fatto che i premi della Cassa malati siano esclusi dal calcolo offusca la realtà. A causa di questa "omissione", la realtà dell’inflazione è ampiamente sottostimata. L’USS si batterà anche contro la riforma del 2° pilastro, oltre che contro la liberalizzazione del sistema sanitario e per la difesa del servizio pubblico nell’elettricità e nei trasporti.
L’USS ha organizzato manifestazioni in una cinquantina di città del Paese. Circa 10.000 persone hanno partecipato al corteo del Primo Maggio a Zurigo. Altre manifestazioni hanno richiamato 2.500 persone a Basilea e Ginevra, 800 a Losanna e diverse centinaia a Berna. A Delémont, erano circa in 300 al corteo intergiurassiano del Primo Maggio, mentre a Bienne erano presenti dalle 150 alle 200 persone.
Veronica Galster
Fermare il declino salariale
Secondo il Rapporto 2024 dell’USS sulla ripartizione, "gli unici vincitori sono le persone con un reddito molto alto. I salari reali bassi e medi ristagnano; l’onere dei premi di cassa malati è diventato troppo pesante da sostenere. La politica fiscale della Svizzera sta chiaramente andando nella direzione sbagliata: mentre i redditi medio-bassi vengono compressi, gli stipendi più alti sono addirittura saliti alle stelle.
Da qui il duplice obiettivo di questo Primo Maggio: contro l’aumento dei premi di cassa malati e a favore di salari più alti. Per quanto riguarda la prima questione, l’USS si batte a favore dell’iniziativa per la limitazione dei premi. Questo provvedimento comporterebbe un miglioramento concreto per centinaia di migliaia di famiglie e costituirebbe un segnale importante dopo l’accettazione della tredicesima AVS. La battaglia per i salari, invece, non si combatte alle urne. Il suo esito dipenderà dalla capacità di mobilitazione nei luoghi di lavoro. La manifestazione nazionale di settembre annunciata dall’USS potrebbe essere un passo in questa direzione.