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Conferenza CCL FFS e FFS Cargo

«Il trasporto pubblico è la nostra passione»

La seconda conferenza CCL si è svolta l’8 ottobre presso la sede centrale di Unia all’Egghölzli di Berna e ha visto i 130 delegati discutere molto animatamente sul futuro dei CCL FFS e FFS Cargo. Essi hanno deciso all’unanimità che le regolamentazioni specifiche settoriali per la durata del lavoro (BAR) devono restare una componente integrata nel CCL.

«Noi vogliamo prorogare e migliorare il contratto collettivo – ha detto in apertura della conferenza il vicepresidente SEV Patrick Kummer che ne ha diretto i lavori – come ha deciso l’ultima conferenza CCL. Da allora, non è cambiato nulla. Entro fine ottobre, le parti sociali hanno la possibilità di disdire unilateralmente il CCL, imponendo di condurre trattative per il suo rinnovo. Se non viene inoltrata alcuna disdetta, il CCL attuale viene automaticamente prorogato, con la possibilità di essere disdetto ogni anno. Vi sarebbe anche la possibilità di concordare una proroga di durata da definire».

Le BAR fanno parte del CCL

Nelle ultime settimane, le FFS hanno suscitato incertezze con la loro richiesta di scorporare le BAR dal CCL. Secondo il SEV, questa richiesta non ha fondamento giuridico, a meno di disdire anche il CCL. Le BAR possono essere rinegoziate in ogni momento, ma non possono essere disdette in modo unilaterale o indipendente dal CCL. «È senz’altro opportuno mantenere questo legame tra BAR e CCL», ha spiegato il segretario sindacale SEV Jürg Hurni, ripercorrendo le circostanze che hanno portato alla loro elaborazione. «Senza le BAR, diverse categorie, quali per esempio i macchinisti, gli assistenti alla clientela o la polizia ferroviaria non potrebbero lavorare con le modalità d’orario attuali. Le regolamentazioni della durata del lavoro sono state elaborate in modo specifico per ogni settore proprio per tener conto delle particolarità con le quali questi sono confrontati». 

«Credo di sapere perché le FFS vogliono disdire le BAR – ha commentato in toni molto accesi un collega, suscitando convinti applausi - Vogliono semplicemente spremerci come limoni e noi non dobbiamo permetterlo». Sono seguiti altri interventi molto chiari e dai toni combattivi: «spesso ci si dimentica chi è che permette, con molta passione, al trasporto pubblico di questo paese di svolgere la propria funzione».

Decisione unanime

«Noi siamo senz’altro disposti, nella nostra qualità di partner sociale, a negoziare le singole BAR – ha affermato Patrick Kummer, - fermo restando che eventuali modifiche hanno bisogno dell’accordo di tutte le parti sociali». Per chiarire in modo definitivo la questione, anche nei confronti delle FFS, i delegati sono stati chiamati a votare sulla domanda: «le regolamentazioni specifiche settoriali sulla durata del lavoro devono rimanere una componente integrata nel CCL?». Il verdetto non avrebbe potuto essere più chiaro: tutti i delegati hanno votato SI.

I delegati si sono espressi in modo altrettanto chiaro in favore di un miglioramento del CCL. «La carenza di personale e l’elevata fluttuazione in diversi settori non sono casuali – ha indicato un collega – in temi come la conciliabilità tra vita privata e professionale, la tutela della salute e altri dobbiamo ottenere chiari miglioramenti». Il CCL ha diversi punti che devono essere rivisti e la conferenza dello scorso aprile aveva approvato numerose proposte in merito. «Siamo così pronti se le FFS dovessero effettivamente disdire il CCL a fine ottobre», ha concluso Patrick Kummer.

Rivendicazioni salariali

La conferenza CCL ha anche discusso delle trattative salariali per il 2025, per le quali il SEV ha rivendicato la compensazione integrale del rincaro attuale, il recupero del ritardo sul rincaro accumulato nei due ultimi anni e la messa a disposizione dei mezzi finanziari necessari per garantire gli aumenti individuali da sistema salariale.