2 novembre 2023 | Attualità / giornale SEV

Programma di formazione 2024

«Trasmettiamo il nostro sapere alle generazioni future»

È disponibile il programma di formazione 2024. Come ogni anno, Movendo, l’Istituto sindacale di formazione, propone una vasta gamma di corsi di formazione continua su temi che riguardano il mondo del lavoro. Anche il SEV ha predisposto un programma speciale rivolto ai propri soci per l’anno prossimo. Abbiamo discusso di formazione continua per i nostri soci con Christoph Geissbühler, presidente TS Svizzera orientale e relatore SEV.

Al giorno d’oggi è fondamentale continuare a formarsi durante la vita professionale. Perché è importante per i soci SEV essere anche formati su temi sindacali?

A mio parere, per due buone ragioni. Dopo anni di situazione stabile e costante, stiamo vivendo un cambio generazionale nei comitati di sezione SEV. Molti colleghi raggiungono l’età pensionabile e con loro se ne va anche tutto il bagaglio di sapere sindacale. Ecco perché riteniamo necessario trasmettere queste conoscenze alle generazioni future. Gli attivi devono essere consapevoli delle aspettative nei loro confronti. Nei miei corsi (vedi riquadro) si apprendono i diritti e i doveri principali inerenti al lavoro sindacale e il modo in cui il SEV è radicato nelle imprese.

Inoltre, durante i corsi, i colleghi possono scambiare opinioni con persone che nella loro vita professionale affrontano le loro stesse sfide. Si creano reti e si ottengono consulenze. Questo aspetto sociale legato alla formazione mi sta particolarmente a cuore.

Da cinque anni tieni corsi per il SEV: che cosa è cambiato con il passare del tempo rispetto alle persone che frequentano questi corsi e nei corsi stessi?

Ho notato che l’età media delle persone si sta abbassando, il che naturalmente è direttamente collegato con il cambiamento generazionale nei posti di lavoro dei comitati, come abbiamo appena detto. Mi fa piacere vedere che i giovani si impegnano per il sindacato e sono disposti a formarsi per assumere determinate funzioni. Tuttavia, c’è ancora molto potenziale. Per questo invito a partecipare ai corsi SEV: un’occasione per acquisire conoscenze e creare contatti!

I corsi del SEV sono facilmente accessibili. Un altro lato positivo dei corsi di formazione è che generalmente i responsabili dei corsi sono radicati in entrambi i mondi: professionale e sindacale. Da parte mia, l’anno scorso ho riproposto il modulo 3 «Attivo in seno al comitato». Organizziamo assemblee dei soci fittizie, esaminiamo i punti all’ordine del giorno e sperimentiamo i processi democratici fondamentali. Per me, i corsi PowerPoint e la didattica frontale appartengono al passato; i corsi di oggi sono molto più interattivi. I partecipanti sono direttamente coinvolti; ci sono giochi di ruolo, lavori di gruppo e simulazioni. Certo, la preparazione di un corso di questo genere è più complessa. Ci si aspetta maggiore spontaneità, dato che alcuni temi possono essere proposti dai partecipanti stessi. Questi, tuttavia, traggono molti più vantaggi da questo modo di procedere.

In futuro saranno ancora organizzati corsi online?

No, non per quanto mi riguarda. E non su queste tematiche per i colleghi attivi nel sindacato. Durante i miei corsi si parla di esperienza sindacale, di creazione di reti e di scambi, spesso al di fuori dell’orario dei corsi. Credo che tutto ciò sia praticamente impossibile da fare in remoto. Durante la pandemia, abbiamo potuto sperimentare questa modalità, o meglio, siamo stati costretti a farlo. I partecipanti hanno quindi espresso il desiderio di incontrarsi fisicamente per potersi scambiare opinioni.

Questo si spiega con la psicologia dell’apprendimento: ciò che possiamo associare a una situazione vissuta concretamente è più facilmente memorizzabile e rimane impresso nella memoria. Ne sono certo.

Vi sono tuttavia alcune formazioni che non devono necessariamente svolgersi in presenza.

Chantal Fischer