conferenza delle sezioni - ticino
Tra soddisfazioni e timori
Ottima partecipazione alla Conferenza delle sezioni in Ticino 2023, sia in termini numerici che di rappresentanza delle varie sezioni e aziende concessionarie di trasporto.
Si può decisamente parlare di folta partecipazione per quanto riguarda la conferenza delle sezioni tenutasi in Ticino il 6 febbraio scorso. Alla Casa del Popolo di Bellinzona erano infatti presenti, oltre ai tre membri di direzione e all’intero ufficio del segretariato SEV di Bellinzona, una quarantina di colleghe e colleghi in rappresentanza di tutte le sezioni ticinesi e di diverse imprese concessionarie di trasporto (ICT), dall’alto Ticino fino al mendrisiotto.
Il neo-presidente del SEV Matthias Hartwich ha dato il via alla conferenza, ma prima di entrare nel vivo ha voluto spendere due parole sulla decisione dell’Unione sindacale svizzera (USS) di sospendere la raccolta firme per l’iniziativa «Rafforzare l’AVS con gli utili della Banca nazionale (iniziativa BNS)», scusandosi per la tempistica e spiegando questa decisione, sottolineando inoltre che il SEV aveva già raccolto molte firme e ringraziando i militanti per questo (ulteriori informazioni sullo stop a questa iniziativa le trovate a pagina 7). Si è poi presentato per chi non lo aveva ancora conosciuto al Congresso di ottobre 2022, ripercorrendo il suo percorso sindacale iniziato in giovane età in Germania e che lo ha portato fino a noi: «Sono arrivato al SEV perché, dopo anni, volevo tornare a lavorare sul terreno, a contatto con i militanti, e in questo sindacato ciò è possibile, perché il SEV appartiene ai suoi membri», ha detto. Hartwich ha poi ricordato la sua visione sindacale, che comprende quattro punti fondamentali: trasparenza, rispetto, solidarietà e democrazia.
La parola è poi passata a Valérie Solano, vice-presidentessa del SEV, la quale ha esposto i punti forti per il 2023. Le aggressioni verso il personale dei trasporti pubblici e la questione della digitalizzazione che dovrebbe essere di supporto e non sostituire le persone, sono al centro delle preoccupazioni del sindacato. «Le professioni evolvono e cambiano, ma i posti di lavoro devono rimanere», ha detto. Solano, che ha espresso la volontà del sindacato di essere più presente nel settore del trasporto merci, ha pure ricordato la difficoltà a raggiungere alcune categorie di personale da sindacalizzare, una problematica alla quale dovremo trovare una soluzione, così come si dovrà lavorare per fare in modo che il personale temporaneo diventi personale fisso.
Riprendendo il discorso di Solano, il coordinatore regionale Angelo Stroppini ha ricordato il momento di protesta davanti alla stazione di Bellinzona dello scorso autunno. Una piccola manifestazione di militanti che ha aiutato la delegazione di trattativa del SEV a scongiurare l'abolizione dell'invalidità professionale. Stroppini ha ricordato l'attuale situazione contrattuale presso le aziende di trasporto pubblico ticinesi. Un quadro rassicurante ma sul quale non bisogna assolutamente abbassare la guardia. I rinnovi contrattuali arriveranno e a quel momento dovremo farci trovare pronti e se dal caso aumentare la pressione.
I fiduciari hanno espresso soddisfazione per il lavoro sindacale svolto e qualche critica non è mancata. Giusto così, anche perché le critiche possono e devono aiutarci a crescere ulteriormente.
Matthias Hartwich ha poi sollevato la questione climatica e l'importanza dei trasporti pubblici come soluzione al problema. Si è poi complimentato con i presidenti di sezione per i risultati nel reclutamento. Ha ribadito l'importanza di due gruppi di lavoratori e lavoratrici in particolare: i giovani e le donne. Ha poi speso alcune parole sullo sciopero femminista che si terrà il 14 giugno, sulla parità di genere e ricordando che tutti i lavoratori e le lavoratrici beneficerebbero di condizioni di lavoro migliori se questa diventasse una realtà.
È poi stata la volta di Christian Fankhauser, vice-presidente del SEV, che si è soffermato sugli obiettivi di reclutamento di nuovi membri per il 2023: «Quando qualche anno fa ho parlato per la prima volta di un obiettivo di 2000 membri sembrava un'utopia, lo scorso anno invece abbiamo raggiunto e superato questo traguardo. Ora l'obiettivo è di consolidare questa cifra», ha detto. In merito alle difficoltà sollevate dai presenti nel reclutare i giovanissimi, ha spiegato che aderire al sindacato significa difendere dei diritti che non sono acquisiti per grazia divina, ma che sono il frutto di aspre lotte e negoziati e che possono in ogni momento vacillare. Questo è quello che secondo lui andrebbe spiegato ai giovani titubanti.
Al termine del pomeriggio è stata fatta girare tra i presenti la petizione in sostegno dei lavoratori delle TPG di Ginevra, che ha raccolto molta solidarietà. La serata è poi proseguita in modo meno formale con un ricco aperitivo offerto ai presenti e un'ottima cena.
Veronica Galster