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Riforma LPP: una chiaraprovocazione
Chi guarda indietro alle ultime tre settimane non può che scuotere la testa. Quando c’è da salvare una grande banca, allora vi sono subito a disposizione i miliardi dei contribuenti, e in men che non si dica ecco trovata la soluzione. Viceversa, sulla riforma della LPP dopo settimane di dibattiti il parlamento federale non ricava altro che un puro progetto di smantellamento. E questo proprio quando l’inflazione torna a mordere. Una provocazione a regola d’arte per i lavoratori e i futuri pensionati!
Perché una maggioranza dei parlamentari non capisce che un’esistenza degna di questo nome dovrebbe essere una priorità politica e sociale anche in età pensionabile? Per quale motivo il parlamento ha ignorato il compromesso equilibrato delle parti sociali (USS, Travail Suisse e Unione svizzera degli imprenditori USI) e sostenuto anche dal Consiglio federale? Evidentemente un’ampia cerchia di parlamentari nega e dimentica una parte della realtà sociale, vale a dire la quotidianità di quelle persone che per tutta la loro vita si sono dovute accontentare di bassi salari. Oppure qualcuno osa davvero pretendere che le nuove e i nuovi pensionati, il cui ultimo salario percepito ammontava a 5000 franchi, possano vivere degnamente con meno di 3000 franchi di pensione al mese con cui pagare affitto, premi di cassa malati e altre spese fisse? Mi auguro sinceramente che i membri del parlamento federale riescano a capire che, dopo aver lavorato quasi 50 anni, ricevere un reddito da pensione vicino al minimo esistenziale è una cosa assolutamente inaccettabile.
Da questa riforma della LPP usciranno i soliti vincitori: le banche e le compagnie di assicurazione. Perché l’indebolimento del 2° pilastro renderà notevolmente più interessante il 3° pilastro e il risparmio individuale. E siccome qui le commissioni di banche e assicurazioni sono assai più care, si ridurranno di molto le tutele di assicurati e risparmiatori. Una classica situazione «win-lose» a scapito degli assicurati della previdenza professionale! È davvero potente la lobby dei fornitori di servizi finanziari.
Per tale ragione, care colleghe e cari colleghi, aiutateci nella campagna a sostegno dell’iniziativa per una 13esima AVS e del prossimo sicuro referendum contro questa spilorcia riforma della LPP.
Aroldo Cambi