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Aroldo Cambi risponde

«Ridurre il tasso di conversione non è mai una buona notizia»

Dal 1° gennaio 2023, la cassa pensioni delle FFS (CP FFS) abbasserà il tasso di conversione. Per gli assicurati che compiranno 65 anni nel 2023, scenderà dal 4,72% al 4,54%. L’opinione del SEV.

Con la presenza di 4 membri del Consiglio di fondazione e avendone assunto la presidenza per questo periodo amministrativo, il SEV porta evidentemente una certa responsabilità per questa decisione. L’abbassamento del tasso di conversione non è mai una buona notizia. Al contrario, costituisce una decisione molto difficile, in quanto ha inevitabilmente conseguenze negative per il livello delle rendite, per cui deve poggiare su motivazioni molto solide. Nella fattispecie, questo passo si è reso necessario a causa del perdurare dei tassi di interesse negativi. La CP FFS è poi confrontata con una quota particolarmente elevata, circa il 60 percento, di beneficiari di rendite, che va ad incrementare la necessità di redditività per mantenere stabile il grado di copertura.

La riduzione del tasso di conversione di quasi il 4 percento è certamente importante, ma va rilevato che la CP FFS ha adottato un pacchetto di misure per contenerne le conseguenze. Questo pacchetto è stato fortemente voluto dai rappresentanti del personale e il consiglio di fondazione ha finito per accettarlo.

Esso è stato concepito in modo da andare a beneficio di tutte le categorie di età. Mi limito qui a descriverne le due misure principali: in primo luogo, è previsto un aumento del quattro percento di tutti gli averi di vecchiaia. Questa misura va principalmente a beneficio delle classi d’età più elevate, tanto da annullare o contenere al minimo la diminuzione di rendita per chi è alle soglie della pensione. Secondariamente, avremo un aumento sistematico dei tassi d’interesse sugli averi di vecchiaia degli assicurati attivi.

Questa misura è, dal canto suo, particolarmente importante per i giovani, che beneficeranno in misura particolare degli effetti dell’interesse composto. Per noi, l’equità intergenerazionale è un principio importante, che siamo riusciti a rispettare con l’adozione di questo pacchetto di misure, finanziato integralmente dalla CP FFS.

 

Aroldo Cambi è il capo delle finanze del SEV e presidente della Cassa pensioni FFS. Hai qualche domanda per lui o per il SEV in generale? Scrivici a .