Giorgio Tuti risponde
«Il SEV non è politicamente neutro»!
Perché il SEV si è impegnato in questa campagna sulla legge sul CO2? Un sindacato non dovrebbe rimanere neutrale su una questione che non fa parte della sua attività principale?
È vero, il nostro impegno nella campagna sulla legge sul CO2 ha suscitato molte reazioni da parte dei nostri membri, in particolare sulla nostra pagina Facebook. Tornerò brevemente in seguito sui nostri argomenti a favore di questa legge, ma prima risponderò alla domanda sulla posizione neutrale che un sindacato dovrebbe avere.
Cosa dicono i nostri statuti? Sono loro a guidare le nostre azioni e le nostre prese di posizione. L’articolo 4 afferma che il SEV è confessionalmente neutrale e politicamente indipendente. Quindi il SEV non ha il dovere di essere politicamente neutrale. Tuttavia è indipendente dai partiti politici, ma può collaborare con loro per raggiungere i suoi obiettivi sindacali che richiedono lobbismo politico. Il SEV è sempre stato politicamente attivo in due settori principali: la politica sociale, in cui l’obiettivo è fornire le migliori condizioni quadro possibili per le pensioni, e la politica dei trasporti.
Alcune organizzazioni professionali ritengono di doversi concentrare unicamente sulle condizioni di lavoro e quindi sul rapporto con il datore di lavoro. Al contrario, noi del SEV crediamo che per difendere i lavoratori sia anche indispensabile agire politicamente. Negli ultimi anni abbiamo fatto tutto il possibile affinché la concessione per il traffico a lunga percorrenza rimanesse nelle mani di un solo attore, per evitare che la concorrenza portasse a un deterioramento delle condizioni di lavoro e dei salari. Abbiamo agito allo stesso modo contro l’arrivo degli autobus nel traffico a lunga percorrenza, che avrebbe generato dumping sulle spalle del personale viaggiante e messo sotto pressione la ferrovia. Questo dimostra che il nostro impegno politico è sempre legato alle condizioni di lavoro e salariali.
Due elementi principali hanno guidato la nostra posizione nei confronti della legge sul CO2: le prospettive d’impiego legate al Fondo per il clima e la convinzione che i trasporti pubblici sono una parte essenziale della soluzione al problema del riscaldamento climatico.
Giorgio Tuti è presidente del SEV. Sarà lieto di rispondere alle tue domande. Scrivici a