| Comunicati stampa

Prevista fusione tra il Sindacato della Comunicazione e il SEV

Un passo fondamentale nell’unificazione delle forze

Martedì mattina, gli organi decisionali del Sindacato della Comunicazione e del SEV (Sindacato del personale dei trasporti) si sono pronunciati a favore della fusione e di unire le loro forze. La decisione vera e propria relativa alla fusione sarà presa nel mese di maggio del 2007. Il nuovo sindacato sarà operativo presumibilmente a partire dal 1° gennaio 2009 e potrà contare su 80'000 iscritti.

Martedì, i membri del Sindacato della Comunicazione e del SEV (Sindacato del personale dei trasporti) si sono espressi per la prima volta pubblicamente e negli organi decisionali in merito alla prevista fusione dei due sindacati. Dopo discussioni costruttive e qualitativamente elevate, i delegati del congresso del Sindacato della Comunicazione e l’organo direttivo del SEV hanno preso una decisione, che rappresenta un passo fondamentale nell’unificazione delle forze dei due sindacati. La decisione di continuare a perseguire il processo di fusione è stata presa a larga maggioranza.

Entrambi i sindacati fanno registrare delle similitudini, che hanno indotto ad avviare il processo di fusione: gran parte dei loro iscritti lavora presso aziende, che fanno parte dei servizi pubblici e che fino a pochi anni fa erano assoggettati al diritto dei funzionari. La maggioranza dei membri del Sindacato della Comunicazione lavora presso la Posta o Swisscom, mentre gli iscritti del SEV lavorano prevalentemente per le FFS. Negli ultimi anni, entrambi i sindacati hanno intensificato il tasso di sindacalizzazione tra gli operatori privati dei loro principali partner sociali. E entrambi i sindacati stanno affrontando conflitti con le rispettive aziende della Confederazione: il Sindacato della Comunicazione con la Posta e il SEV con le FFS.

Il progetto di fusione dettagliato sarà presentato ai delegati di entrambi i sindacati nel mese di maggio del 2007 in occasione di due congressi distinti in cui i delegati decideranno se avviare delle trattative riguardo alla fusione. Ma anche gli iscritti stessi avranno voce in capitolo. Entrambi i sindacati hanno infatti deciso che gli 80'000 membri potranno pronunciarsi attraverso le sezioni, i gruppi professionali e i gruppi d’interesse. Il nuovo sindacato dovrebbe essere operativo a partire dal 1° gennaio 2009.